OSPEDALE, SPORCIZIA & MALEDUCAZIONE

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(f.n.) – Dopo aver notato, fotografato ed osservato quanto sia lercio quel corridoio dell’Ospedale, lungo circa sessanta metri, abbiamo voluto sognare che le pulizie mattutine non fossero state ancora effettuate e prima di condannare, per mera curiosità lo abbiamo ripercorso il giorno dopo ed il giorno dopo ancora ed alla fine vi sottoponiamo il tutto in bella mostra, con l’eccezione di un paio di foto che, a dirla tutta, erano veramente disgustose…raffiguravano infatti che sulla parete gialla della scala che dal piano terra scende al “meno uno”, proprio di fronte al centralino, vi sono, diciamo così…le prove della maleducazione assoluta di qualche incivile…Qualcuno aveva sputato in più punti, sulla parete…La domanda sorge spontanea…poiché gli incivili sono dappertutto e dappertutto succede che i segni dell’inciviltà umana come sporcizia, gesti ed azioni luride e munnezza varia diano quotidianamente prova di sé ovunque, come mai in gran parte delle strutture sanitarie il tutto viene regolarmente ripulito?, e come mai nel nostro Ospedale ad intervalli regolari siamo costretti a pubblicare le prove della sciatteria con cui si provvede a far fronte agli episodi di inciviltà? E non finisce qui…dal momento che al disordine fisico e materiale, sovente corrisponde una mentalità adeguata, che si traduce negli atteggiamenti, sovente assai discutibili di chi lavora nel nostro Ospedale…E questa volta la lamentela su “uomini e cose” arriva da una persona non più giovanissima e noi non possiamo che leggere con grande attenzione e resocontare per chi di dovere. La persona che ci scrive è un signore piuttosto anziano che a causa dei suoi frequenti acciacchi è costretto a recarsi molto spesso in Ospedale. Il signor X ha specificato all’inizio della sua lettera, che non era sicuro se ci avesse scritto per uno sfogo o perché in fondo al suo cuore, era convinto che le cose nell’Ospedale, potessero ancora migliorare.  “Non entro nelle competenze tecniche e professionali del personale ma nella pulizia e nell’organizzazione- scrive il signor X- I bagni sono ovunque sporchi, maltenuti e vecchi e, considerando la mia prostata, mi creda che ne ho visti di bagni! Niente carta igienica, niente sapone e gli asciugamani somigliano alla cartavetra. Ma la cosa peggiore è l’organizzazione delle visite in ambulatorio e le voglio raccontare cosa mi è capitato. Ho prenotato una visita al Cup. Sul foglio c’è sia l’orario che il numero: Ore 9, numero 2. Io arrivo nel giorno stabilito, alle ore 8.40 e trovo una decina di persone in attesa. Vengo informato che si entra secondo l’ordine di arrivo. Non è assolutamente così ed io mi rivolgo all’infermiera per avere riscontro di quanto dico e lei, in maniera assai scortese mi risponde che la cosa non la riguarda, aggiungendo. “gestitevi voi”. Sono stanco e non ho più la forza di fare discussioni…Dalle 8.40 eravamo arrivati alle 11 ed io ero ancora in attesa…”  La lettera continua ma queste poche parole, oltre ad essere sintesi del tutto, dimostrano efficacemente, come a monte di ciò che si vede, si sente e si subisce, vi  siano chiare ed inequivocabili responsabilità che inducono ad ipotizzare qualcosa che somiglia da vcicino alla strafottenza, incompetenza e sciatteria organizzativa. La duchessina di sangue reale che, solo incidentalmente, si trova a deliziare l’orbe terracqueo abbigliata da infermiera, ovverossia angelo dei sofferenti, probabilmente non è mai stata redarguita e ricondotta all’ovile dei principi della buona educazione e pertanto continuerà a fare l’imitazione di sé stessa, nell’indolenza generale e le toilettes dell’Ospedale continueranno a coniugare lo stile della latrina di campagna con l’armonia di un orinatoio pubblico. Forse qualcuno dovrebbe provvedere almeno per quel che riguarda l’ordine delle prenotazioni e poi, se avanza tempo e voglia, dare un’occhiata a tutto il resto…E c’è un’altra domanda che sorge spontanea e resterà naturalmente senza alcuna risposta…Ma chi sono i dirigenti cui fanno riferimento tutte queste mancanze, che rendono il nostro Ospedale una sorta di moderno lazzareto? Sia la DS Annicchiarico che il direttore dell’OPSOS potranno chiamarsi fuori da questa vergogna n’est pas? E mentre la Ds potrebbe infine decidersi a fare un giro laddove è necessario da un pezzo, che lo faccia, il secondo, caruccio, la dovrebbe piantare di girare a vuoto e darsi infine una mossa per dare una mano di decenza al nostro Ospedale. È perfettamente inutile intonare ai quattro venti magnificat relativi alle opere in itinere, grazie al Pnrr, quando non si è in grado di ordinare e tantomeno di pretendere che si dia una ramazzata all’interno della struttura. Hasta la vista companeros!

1 commento

  1. Non c’è mai limita al peggio e in questo articolo si evince tutta la maleducazione, la strafottenza e la cattiva voglia di lavorare quando poi basterebbe un po’ di umanità per rendere tutto più semplice soprattutto alle persone che già hanno il loro problemi di salute e se sono in ospedale, certamente non per fare una passeggiata o perdere del tempo. Spero vivamente che la persona in questione legga questo articolo e che si ritrovi in questo vergognoso atteggiamento e che chieda scusa alla vittima di turno e che serva da monito per il futuro perché sappia campare😡😡😡

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