OSPEDALE MOSCATI, CASTE & CLIENTELE

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(f.n.) – Un mese davvero “gagliardo” quello di Agosto…non delude mai e nonostante la calura insopportabile ed il rallentamento naturale delle attività, riserva sempre delle sorprese in materia di “sanità de noautri” e quelle attuali, a nostro parere, sono di tale interesse, da esortarci ancora una volta, a rivolgere la nostra attenzione alla sanità normanna ed in particolar modo a quanto accade nel PO Moscati. Come sempre, quando all’interno del Presidio, dura e perdura una situazione incresciosa, nel silenzio assenso del mondo circostante, è chiaro che ci troviamo, ancora una volta, davanti alla classica “cofecchia protetta” che procede indisturbata, provocando danni di ogni genere. Ma…consapevoli della suscettibilità della Duma normanna, che sovente “deborda” nel giudicare chi osa consegnare le verità, all’attenzione del pubblico,  siamo, come al solito, in dubbio, se pubblicare o meno, anche se certe situazioni, è addirittura salutare, che siano trasferite all’esterno…Ebbene… se dovessimo decidere di pubblicare, ciò di cui siamo a conoscenza , dovremmo assolutamente iniziare dall’ennesima prova provata, che nel Presidio aversano, insistono e preesistono piccoli centri di potere assoluto e consolidato, chiamati comunemente reparti. Ma preferiamo non dirlo..lasciar perdere per le ragioni di cui sopra, anche se sarebbe opportuno ricordare, qualora qualcuno dovesse rizzarsi sulla coda virtuale, inviperito, pronto a protestare, che proprio al Moscati vive e regna, uno per tutti e su tutti, fulgido esempio di totale immunità ed impunità,  superprotetto, intangibile ed inossidabile, potente quanto basta e se decidessimo di ricordarlo, dovremmo per forza di cose e tenuti ad una onesta informazione, aggiungere anche il nome intemerato, del Vip della cardiologia applicata, Luciano Fattore, ma rischieremmo di divagare troppo, evidenziando quei particolari interessanti, che, tutto sommato, è cosa buona e giusta e fondamentale, che si sappia essere a nostra conoscenza…Detto ciò …torniamo alla vicenda iniziale e se dovessimo decidere di pubblicarla, dovremmo innanzitutto chiarire che la gestione rustico- medioevale di uomini e cose di cui sopra, questa volta avviene nel reparto di Oculistica, naturalmente priva di ogni qualsivoglia controllo…Immaginiamo che… se scrivessimo anche questo, apriti cielo!, si scatenerebbero persino le ire “molleggiate” di tipo sibaritico, del gran visir Enzino Iodice, perché, companeros, dovreste sapere  che, anche la malagestio del reparto in questione, ha origini chiaramente clientelari o familistiche o come preferite definirle….Infatti, se dovessimo scrivere, non dobbiamo dimenticare di raccontare che lo sponsor principale del primario di Oculistica, dottor Perillo, fu proprio lui, il gran Enzino, “simpatico e carino”, il quale pare tragga ispirazione per queste “belle penzate” che a loro volta producono altre “belle penzate”, durante i lieti conversari che il nostro eroe plurincaricato, ha l’abitudine o il vezzo di intrattenere con i vari interlocutori del caso, lungo Corso Trieste…e fa bene!…fa bene!… con tutto quello che si sente dire…a proposito di quegli strani aggeggi che si infilano nei lampadari o dentro alle macchinette sparapunti…meglio quindi non spararsi le pose all’interno ma parlare all’aperto, o no? E il caro Enzino Iodice è un vero “masto”!  E dunque se decidiamo di scrivere, dovremmo spiegare che la “bella penzata” del  dottore Perillo, è stata quella di conferire pieni poteri, al suo “ragazzo di bottega”, o…non si dice?, ma noi stiamo pensando di scrivere e non abbiamo ancora deciso…dunque…diciamo ragazzo di bottega, perché l’infermiere caposala ff, promosso sul campo dalla benevolenza partigiana del primario, non si limita a svolgere il suo lavoro, ma corre ad ogni chiamata del suo primario-patron, all’interno e all’esterno dell’Ospedale e quindi…come vogliamo definirlo? Il ragazzo, inoltre, a quanto pare, non fa nulla per rendersi gradito o almeno una ‘ntecchia simpatico, ai colleghi e alle colleghe che, invece tratta piuttosto maluccio…Il primario ha preteso che il trentenne Antonio Mattiello, questo è il nome del giovane ardimentoso, diventasse il coordinatore ff del reparto, nonostante la presenza di colleghe con uno stato di sevizio assai più ragguardevole del suo…ma anche questa non è una novità e sono diversi i primari in modalità baronetto, che si comportano come i loro antichi predecessori, per i quali la società nonché la sanità era rigorosamente divisa in caste. Il paradosso sta nel fatto che una percentuale altissima di primari e dirigenti, che maneggiano il potere, sono diventati tali perché un politico di sinistra (ma guarda un po’) li ha imposti (raccomandati è arcaico)…se decidessimo di scrivere, non vi farebbe ridere uan simile constatazione?. A noi no, non più! Dovremmo anche aggiungere nell’eventuale pubblicazione delle “oculistica news” che, quotidianamente nell’area antistante il reparto di Oculistica, stazionano persone extra (pare siano tutti parenti del solerte infermiere), i quali accedono alle visite senza rispettare la lista di attesa…perché vedete…il bravo ragazzo è programmato in modalità:”me la vedo io” oppure “vai a nome mio” o ancora “devi dire al dottore che ti mando io”…Ce la va sans dire che in quel reparto, ogni giorno si registrano lamentele e discussioni …i colleghi non ne possono più e chiunque a dire il vero, avrebbe da un pezzo sollevato la questione in maniera seria e senza tanti complimenti…E lui pare risponda: se non vi sta bene, potete anche andare in un altro reparto….Ebbene non possiamo evitare di scrivere questi episodi squalificanti e prima o poi ci decideremo, n’est pas? Il ragazzo fa esattamente ciò che gli pare e ciò che gli aggrada, senza dover dar conto a nessuno perché il suo primario a quanto pare, gli ha concesso ogni licenza…per il resto del mondo che ruota attorno a lui è sicuramente motivo di frustrazione allo stesso modo in cui lo era l’altro campione protetto dal primario Diurno, che sicuramente ricorderete tutti, o no? Ed intanto il caro Enzino Iodice, padre padrone della sanità distrettuale aversana e zone limitrofe, quando non desidera che si sappiano i fatti suoi, sciama armoniosamente per il Corso, dove ultimamente è stato avvistato in compagnia del prode dottor Gazzillo, vittima e martire dei nostri tempi, sulla cui fortunata avventura non mancheremo di dissertare. Hasta la vista!

5 Commenti

  1. Mattiello……ah ah ah!
    Non sa fare manco la O col bicchiere…
    Mister capadondola come lo chiama il suo primario!
    Man a chi stamm! di male in peggio…………

    • Io conosco questo ragazzo e posso solamente dire che non sono d’accordo con quello che state asserendo almeno è una persona onesta e non un ladruncolo….non usa strategie per lucrare anzi di solito ci rimette di tasca sua….. esiste nella vostra asl gente vergognosa falsa gente che pensa solo a fare soldi nonostante alcuni hanno ancora vicende giudiziarie aperte e farebbero bene a stare zitti che sono lo scarto della società….

      • Tranquillo, è imminente la prossima vicenda giudiziaria che colpirà proprio il vertice.

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