SANTA MARIA CAPUA VETERE – Altri 2 milioni di finanziamenti stanziati per l’Anfiteatro Campano, che si aggiungono ai 7 già spesi, sono una bellissima notizia.
Un segnale importante che lascia ben sperare per la candidatura della nostra città a Capitale italiana della Cultura 2027.
Una candidatura che, è importante ricordarlo, fu voluta fortemente dal Movimento 5 Stelle, con l’allora candidato sindaco Raffaele Aveta, ed approvata all’unanimità dal consiglio comunale.
Oggi nonostante l’euforia per questo nuovo importante finanziamento, come Gruppo Attivisti M5S di Santa Maria Capua Vetere, non possiamo non denunciare delle criticità che minacciano di vanificare tutti gli sforzi e le risorse messe in campo.
Innanzitutto i ritardi del primo lotto di lavori all’anfiteatro cominciati nel 2021 e non ancora ultimati, dato che il cantiere non è stato ancora chiuso.
A tal proposito, pur non essendo degli addetti ai lavori, riteniamo che nella manutenzione di un bene archeologico dovrebbero utilizzarsi materiali e colori che non alterano l’estetica originaria del sito. Un criterio o, se preferite, una regola di buon senso, che non sembra essere stata applicata ai lavori dell’anfiteatro dal momento che in alcune aree esterne gli originali blocchi di pietra di epoca imperiale sono stati ricoperti con delle comuni piastrelle bianche.
Un’altra cosa da evidenziare è che, contrariamente a quanto fu annunciato anni fa durante la conferenza stampa, questi 7 milioni di euro non sono evidentemente bastati per rendere fruibile l’intero monumento di cui, ad oggi, sono ancora interdette molte aree, transennate per la presenza di grate arrugginite, insidie e trabocchetti o ingabbiate da tubi innocenti.
È importante ricordare, secondo il consigliere M5S Raffaele Aveta che l’accesso ad alcune zone molto suggestive, come i sotterranei, sono ancora preclusi alle persone con mobilità ridotta perché non sono state rimosse le barriere architettoniche.
Le nostre preoccupazioni tuttavia non si limitano ai lavori ma riguardano anche l’esperienza di visita dell’intero monumento il cui recente aumento del biglietto di ingresso, da 2 euro e cinquanta a 10 euro, non sembra aver portato benefici. Infatti, al netto di tutti i disagi dovuti al procrastinarsi dei lavori, mancano ancora tutta una serie di attività ed informazioni fondamentali.
In primis manca una vera e propria biglietteria. Per ottenere il biglietto bisogna acquistarlo on line oppure ad un totem automatico, presente in loco, che accetta solo carte di credito.
Inoltre, come fa notare Paolo Del Forno rappresentante del gruppo attivisti M5S sammaritano, è un vero peccato che presso l’Anfiteatro non siano disponibili audioguide, uno strumento diffusissimo ovunque da decenni ma non a Santa Maria Capua Vetere. In passato ci fu un tentativo di dotare il sito di tali strumenti ma attualmente, secondo il personale, non sono utilizzabili perché molto lente e prive delle indispensabili cuffie monouso. Appena entrati nel sito si resta purtroppo disorientati perché i pochi pannelli informativi sono sbiaditi e del tutto illeggibili.
Manca una mappa del percorso di visita che fornisca all’utenza le informazioni di base necessarie per una fruizione ottimale del sito come, ad esempio, la localizzazione dei bagni e del Museo dei Gladiatori. L’ingresso ai sotterranei non è segnalato col risultato che solo i più informati o i più avventurosi riescono ad accedervi con il rischio di perdersi proprio la parte più stupefacente e meglio conservata dell’anfiteatro.
Speriamo vivamente, prosegue il rappresentante degli attivisti, che la nuova direzione del sito, recentemente insediatasi, riesca a restituire alla cittadinanza e ai futuri visitatori la fruibilità dell’intero monumento.
Nel frattempo, conclude Il Consigliere Comunale M5S Raffaele Aveta, noi continueremo a vigilare e, tramite i nostri portavoce in parlamento, presenteremo quanto prima un’interrogazione al Ministro dei Beni Culturali per avere rassicurazioni e risposte certe circa la riuscita dei lavori e la data definitiva di consegna.