Crisi al Comune, la Città si svegli e ringrazi la nuova giunta…

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di Francesca Nardi

Quale migliore occasione, della nomina di una nuova Giunta, peraltro ristretta, per tornare in piazza, scrostare infine la ruggine dal pensiero semi atrofico, e mettere in moto la stagione delle opinioni, che soltanto l’evento choc, riesce a determinarne. L’arena virtuale del confronto è pronta…compreso i distributori di caffè e bibite ai bordi, unica costante che non ti delude mai. Purtroppo… la materia prima che induce al fiorire coreografico della critica, questa volta scarseggia, ma…non tutto il “male” viene per nuocere e… acclarata, coram populo, la desolante assenza di ispirazione, sarà finalmente evidente per tutti (si spera), senza possibilità di errore,  che certa “critica” continuando il suo corso, come dicono a Oxford “avvacante”, ma ostinatamente concepita e ingenuamente dichiarata, si rivelerà infine per ciò che è, e soprattutto per ciò che è stata, perniciosamente, fino ad oggi, assolutamente deviante, nel bene e nel male.  Amigos, se la critica arriva dal popolo attraverso i suoi tribuni che, oculatamente e politicamente all’altezza , (sapete…quelli eletti trasportati da un unico spirito, quello di servizio) si confrontano in consiglio e giungono a quella che ritengono, la conclusione più saggia, che potrebbe essere quella di sfiduciare il sindaco e la sua giunta…nulla quaestio…Persone degne ritengono che vi siano motivi seri per mettere la parola fine al loro compito e a quello degli altri e procedono altrettanto seriamente. Ed è appena il caso di sottolineare che forse, non avrebbero atteso che qualcuno soffiasse loro il testimone, o no?…  Se le cose invece, come è accaduto, vanno diversamente e quando accade l’irreversibile, (leggi intervento della Procura),  fioccano in tempo reale come petardi, giudizi, aggiunte livorose, dichiarazioni in modalità: “io non c’ero e se c’ero dormivo”, accorate lettere in cui sembra che l’autore, abbia mostrato quello spirito di servizio di cui sopra, nella Guinea Sub Sahariana, ma comunque non qui…Un quadro desolante, almeno quanto il silenzio conveniente all’interno del quale per anni, sono sfrecciate cofecchie, interessi, proposte, rifiuti, inganni e sollazzi vari…Allora… ce la va sans dire che… qualcosa non torna e qualcosa quadra ancor meno.  Forse… sarebbe il caso che i cittadini casertani, sia che inneggino all’ amministrazione Marino, sia che la condannino, al di là di ogni preconcetto e soprattutto al di là delle ragioni, a monte del loro stato d’animo…soprattutto al di là dei presunti favori che hanno ottenuto o al di là dei presunti torti imperdonabili che hanno subito, come uomini, cittadini, casertani… liberi quindi, da condizionamenti di sorta, rifletteressero su ciò che sarebbe giusto e costruttivo programmare e decidere per questa Città, nell’interesse della Comunità in quanto tale…Dovrebbe essere assai interessante, sapete,  provare ad essere cittadini che guardano al governo della Città di oggi, preparandosi argutamente a stanare i disegni cialtroni, che si nascondono dietro il fulgido, spettacolare “sbattimiento in petto” di qualcuno e interrogarsi, riflettendo quindi, sull’onestà delle intenzioni di chi mostra una passionale appartenenza a questa Città, ed uno smisurato amore per la sua salvezza e rinascita. Sarà forse il caldo… ma fino ad oggi di smisurato amore ed appassionata appartenenza, in campo ne abbiamo visto assai poco e forse,  se evitiamo di spargere figurelle a destra e a sinistra, magari evitiamo il peggio.  La giunta annunciata dal sindaco è esattamente il tipo di Giunta consigliata o meglio imposta, al sindaco Marino dal suo partito, attraverso la senatrice Camusso…Una ‘ntecchia di decoro e di rispetto, imporrebbe un atteggiamento generale improntato al garbo…e soprattutto  una reazione collettiva ispirata alla considerazione che si deve a chi, avrebbe potuto godersi le ferie in grazia di Dio, ed invece, non si sa in virtù di quale peccato da scontare in questa vita, ha accettato di venire ad immolarsi per una Comunità sonnacchiosa che sembra aspettare il furbetto del quartierino col miele in bocca, che dia il là, per il pollice verso. Una amministrazione può cadere per diverse ragioni tutte valide ma…se deve cadere soltanto perché le motivazioni credibili, emergono da una trama tessuta in condizioni favorevoli, dal volgare spirito di vendetta di chicchessia, allora…in quel caso… dovremmo alzare la guardia e fare i conti con il prezzo della nostra dignità, perché è con la dignità di noi tutti, che si sta giocando. Hasta la visa!

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