Politica che va… interesse che viene…ipocrisia stazionaria

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di Francesca Nardi

Azzerata la Giunta, danzato con le consultazioni e ricomposta infine la compagnia, al Comune capoluogo tutto procederà secondo le indicazioni, dettate dalla saggezza e dalla prudenza, che esortano a tener conto di un dato imprescindibile: i fondi del Pnrr…tanti! Per la gestione lineare ed accademica dei marenghi “pro civitas”, senza ombre né mugugni, la manfrina delle correnti interne al Pd, cui se non altro, si deve il merito saltuario di aver tentato, da queste parti, di compensare l’assenza del Cinema, conviene che, allo stato,  si dia una calmata. Nominati i nuovi assessori, quindi, attivati i soloni ad orologeria, consumate le solite battute, addirittura obbligatorie, consensuali o contrarie, inizierà un nuovo corso, che non sarà diverso dal precedente se non all’apparenza e a nessuno pungerà vaghezza di chiedersi, al di là dei fatti giudiziari, cosa sia successo davvero, in Comune,  e soprattutto nella mente dei cosiddetti “pensatori autorizzati”,  cosa vi sia, realmente, a monte di questo azzeramento. E sarà un errore collettivo gravissimo, lasciar perdere, anche questa volta…evitare come al solito, di adoperarsi per comprendere a fondo, chi siano questi signori che, mentre ti azzoppano nelle strade cittadine, giocano alla battaglia navale nelle stanze dei bottoni. E allora…perché mai non elaborare qualche ipotesi, sulle quali poi argomentare, magari confrontarsi e perché no, elucubrare in maniera sana e meticolosa, addirittura noiosa?,…perché vedete… vale la pena sempre, nel bene e nel male, avere contezza piena del piano recondito di chi sta di fronte. Se consentiamo al nostro pensiero, di “scozzicarsi” dalla contemplazione quotidiana, della tazzina del caffé nel bar del centro di Caserta e lo facciamo girovagare sui pentagrammi del ragionamento, il primo dato che emerge è il quadro politico, attuale e prossimo, elezioni comprese ed ambizioni degli eventuali aspiranti…E se l’aspirante, più ingenuamente baldanzoso, fosse ad esempio Massimiliano Marzo, non sarebbe forse il caso di interrogarsi quali progetti o disegni o strategie, sarebbero stati disturbati dalle ambizioni del suddetto? Quali antipatie  si sia conquistato nel tempo o abbia ereditato da qualche familiare?Ad una analisi, sia pure stringata, comprendiamo come Marzo sia già automaticamente un candidato futuro, assai ingombrante e quindi, per nulla gradito, per una serie di ragioni nuove o antiche, ai politici locali che contano, leggi Zannini, amici di Zannini, Oliviero…e via col tango. Seguendo il filo dell’ipotesi, ce la va sans dire che le aspirazioni di Marzo, sicuramente avevano creato a Marino un certo imbarazzo, destinato ad aumentare dal momento in cui i suoi protector del PD, avessero espresso la loro contrarietà…  come abbiamo detto sopra, sempre ipotizzando…questo è un periodo che ha tutte le caratteristiche per essere definito “aureo” e quindi, ogni eventuale giochetto correntizio urge che sia rimandato…Tra l’altro, non dimentichiamo che la salvaguardia dell’ipotetico interesse pregresso è sacra… Soggiornando sempre tra le ipotesi, verrebbe da chiedersi per quale motivo le ambizioni di Marzo, non avessero incontrato neppure un sostenitore tra i big…strano…i Marzo in genere… spostano una barca di voti e poi… si dice in giro  che Massimiliano Marzo sia un ragazzo che si da parecchio fare…e che svolga il suo lavoro di assessore, in una maniera davvero impeccabile, molto attento soprattutto dal punto di vista economico… Insomma…uno che desidera candidarsi alle prossime elezioni regionali, si guarda bene dal fare anche un minimo errore e Massimiliano Marzo procedeva esattamente su questo percorso…quindi… nella maniera giusta…Ipotizziamo per un attimo che la maniera fosse troppo giusta…e che lui stesso fosse diventato troppo autonomo…che procedesse senza lasciarsi incantare da nessuno…Certo… si tratta solo di ipotesi…però Caserta è una strana Città…per quanto giochi a fare la comunista che lotta per l’uguaglianza, resta sempre attaccata con l’orecchino alle frange dello scialle della dama di compagnia di Maria Carolina d’Asburgo e la verità, quella vera, non è mai sofisticata come vorremmo che fosse, ma è sempre la più banale…Perché non considerare l’ipotesi che questa storia,  con relativa caduta di due assessori, a tracciarne l’inizio piuttosto ambiguo, due assessori per una serie di motivi ritenuti intoccabili, sia stata architettata a tavolino? Certo …una ipotesi del genere. ci porterebbe assai lontano ed i trasversalismi, sia pur nel cerchio ristretto della Città di Caserta, supererebbero in quantità, quelli devastanti della tanto deprecata Prima Repubblica…e lascerebbero intravedere un cinismo d’intenti senza paragoni…ma dobbiamo ammettere che la nostra diffidenza ha ben più di una ragione per esistere, o no? E poi…ci sono i vari prodotti dell’ambiguità da considerare…i silenzi, la convenienza, quel far finta di niente per non compromettersi troppo…Se fossimo cittadini, cioè… quello che forse non siamo mai stati, dovremmo pretendere che qualcuno ascolti la nostra verità, il nostro pensiero che può essere la verità di Marzo, di Casale o di un qualsiasi altro si trovi sfiorato da un’accusa… Se volessimo invece,  analizzare con la massima attenzione la lettera di dimissioni che l’assessore Annamaria Sadutto, ha inviato al sindaco in anticipo, rispetto alla data prevista per l’azzeramento, potremmo riassumere il commento in un lapidario: scusa, se le cose stanno come le racconti, per quale motivo ti sei dimessa soltanto quando era diventato inevitabile dimetterti? E adesso?, a qualcuno verrà in mente l’ipotesi che la faccenda non finisca qui?, che vi sia ancora qualcosa da dire e da scoprire? Oppure l’indolenza cronica che fiacca e rende distocico persino il parto delle idee, sempre che si riesca a concepirle, ha già inflaccidito le anticamere del pensiero? Hasta la vista!

1 commento

  1. …a questo punto sarebbe opportuno che Marzo conferisse con la Magistratura così come qualche politico di maggioranza ha fatto ed ha raccontato solo tanta falsa verità per attuare il piano di eliminazione giudiziaria dei fratelli Marzo.. Una Magistratura in fondo e che realisticamente non ha proprio creduto a tutto e dovrà ancora rendere tanta e vera giustizia ai cittadini di questa Provincia riconducendo qualcuno alle sue responsabilità circa un processo che ora è stato procrastinato a settembre… articolazioni di interdittive e interventi prefettizi più che mai evidenziano un attacco ai Marzo solo politico più che giudiziario…. ne vedremo delle belle perchè il peso manipolatorio del PD su alcuni Magistrati è veramente finito……

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