MELTDOWN

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MELTDOWN, in inglese, denota uno stato di tumulto fisico o eruzione derivante da un’ondata travolgente di emozioni, stimoli sensoriali o tensione cognitiva, o una combinazione di questi. L’intensità di questo sovraccarico può variare a seconda dell’età e dei tratti personali, ma in genere si manifesta attraverso comportamenti involontari come urla, pianto, attacchi violenti e gesti incontrollabili. L’esperienza di sovraccarico richiede una quantità eccessiva di elaborazione mentale, che alla fine porta a una manifestazione di maggiore agitazione o ad una perdita di autoregolazione. Se osservato isolatamente, un tracciato può essere visto come una risposta benefica da parte del corpo che non dovrebbe essere punita. Funziona invece come un modo per la mente di trovare conforto e fornire un senso di liberazione. Tuttavia, l’attenzione dovrebbe essere reindirizzata verso la comprensione delle cause profonde, siano esse ambientali o personali, che hanno scatenato questa esplosione. Di fronte a un Meltdown, il sistema nervoso autonomo di un individuo viene inondato da un eccesso di energia, provocando uno stato simile ad un “attacco di panico” in cui si perde il controllo sulle proprie azioni e la serenità diventa sfuggente. Questo aumento di intensità travolgente si verifica quando il sistema simpatico va in overdrive, innescando una risposta immediata e istintiva per salvare il corpo dalle minacce percepite. È una chiara indicazione di una reazione difensiva al trauma, che colpisce sia la persona che lo vive sia coloro che ne sono testimoni. L’individuo esplode in una frenesia di furia incontrollabile, cercando disperatamente di proteggersi dal danno imminente percepito causato da questa opprimente ondata di energia.

L’aggressività in questi casi si esprime verso l’interno o verso oggetti inanimati, senza il desiderio di causare danni agli altri. Ciò può manifestarsi come aggressione fisica o esplosioni verbali, accompagnati da ritiro, urla e pianto, lasciando alla fine una sensazione di esaurimento. Le conseguenze comportano angoscia sia fisica che emotiva, unita a un senso di vergogna, senso di colpa e un significativo deterioramento dell’autostima e della fiducia. L’esperienza è così angosciante che le persone che la attraversano spesso non ricordano gli eventi che hanno preceduto o durante il Meltdown.

15 Commenti

  1. Come sempre un nuovo argomento da provare…sicuramente non è semplice per chi lo prova.

  2. Anche a noi a volte capita di avere delle forti crisi e nessuno conosceva l’esistenza secondo me di questo meltdown autistico: Grazie a lei dottoressa riusciamo ad apprendere qualcosa di nuovo ogni volta in un articolo dei suoi.

  3. Non conoscevo la terminologia esatta di questi tumulti che avvengono nel cervello per il troppo carico emozionale e per altro . Ho sempre da imparare con te .Come sempre accrescere la tua preparazione , la tua professionalità e le tue ricerche sono un tuo costante obiettivo che riesci pienamente a compiere per aiutare e sorreggere chiunque . Grazie ….

  4. I meltdown sono una liberazione per i soggetti autistici ed è per questo che non devono essere bloccata, ma ovviamente osservati e studiati.
    Grazie, Dottoressa!

  5. Non ero a conoscenza di tale evento e credo che sia veramente debilitante. Come sempre un articolo utile ed interessantissimo

  6. Ora ho capito leggendo questo articolo come mai mio nipote ha queste profonde crisi pensavo fossero capricci. Bisogna educare la società come dice sempre lei cara Dott.ssa solo così si potranno evitare le crisi nelle persone autistiche. La sua sana divulgazione aiuta tantissimo perché ci apre un mondo a noi sconosciuto. Grazie

  7. Terribile! Per chi lo vive e immagino per il senso di impotenza che deve provare chi vi sta vicino…

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