Politica out & Crisi d’interessi…

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Di Francesca Nardi

Il vero problema, se per una volta riuscissimo a parlar chiaro, non è la crisi propriamente detta, visto che di “politica” nessuno ha mai parlato, se non citandola nei convegni ufficiali, per offrire un senso compiuto alla presenza dei relatori. L’unica cosa ad essere in crisi, a margine degli ultimi fatti giudiziari, sono gli interessi individuali e di cordata e…far finta che l’interesse sia una brutta parola, totalmente estranea a quelle brave persone, che pensano soltanto al benessere dei loro concittadini, è soltanto l’ennesimo insulto impunito, intollerabile e continuato all’intelligenza collettiva…Certo…ce la va sans dire che l’intelligenza collettiva è un’altra bella parola, utile a santificare l’ensemble  e che solo apparentemente, si traduce in dato di fatto… in realtà si auto viviseziona in piccoli agglomerati palpitanti per sopravvivenza, ma silenti per amore o per forza, distaccati per regola di vita, annoiati dalla ripetitività priva di fantasia della fandonia, ovviamente disincantati o chiaramente interessati. Ebbene… se in un angolo sperduto della coscienza collettiva sopravvivesse, naufraga ma viva, una sfrantumatissima ‘ntecchia di appartenenza a questa sorta di intimo regno di mezzo, tra la casa del Borbone e le sue viscere, qualcosa o qualcuno avrebbe già azzardato, senza tanti complimenti, evitando di porsi quel pernicioso grappolo di scrupoli, che alla fine inquina il sentiero, un sano commissariamento che avrebbe, in virtù di qualche misterioso equilibrio dell’anima, prodotto quell’illusione liberatoria, cui inconsapevolmente aspiriamo. Invece, dopo la dichiarazione di azzeramento della Giunta che, in virtù dei toni quasi profetici, usati dal sindaco, avrebbe dovuto compiersi dodici ore dopo il comunicato ufficiale, tutto ciò che riguardava la cosiddetta “crisi”, ha trovato l’habitat naturale per la discussione incrociata, l’unica realmente valida secondo gli obiettivi, sul Litorale Domizio, nelle cui atmosfere salmastre, secondo l’ora e la location, in modalità, che definire trasversale, equivarrebbe soltanto alla volontà di sminuire la bellezza fantasiosa del tour e circonvoluzioni del pensiero, si sono incontrati i protagonisti reali e nevralgici dell’impiccio comunale, come il sindaco, accompagnato, pare, dall’assessore uscente Sadutto e in determinati momenti, e opportunamente separati, i reali protagonisti della soluzione o presunta tale, secondo le circostanze e le scuole di pensiero, l’onnipresente Zannini e l’incombente Oliviero…ciascuno per la propria parte direttamente interessati, il primo a ricoprire o continuare a ricoprire un preciso e fondamentale ruolo decisionale nelle maggioranze “politiche” (sic) dei Comuni del territorio, leggi Marcianise che, ultimamente ha prodotto un cocktail di maggioranza da brividi e adesso in sequenza, Caserta che non vorrà certamente sottrarsi al privilegio di poter essere, prima inter pares, riferito alla servitù….Il secondo invece , che ad occhio e croce dovrebbe essere “prudentemente” preoccupato, per i suoi precisi interessi ed il suo ruolo, quello ufficiale e quello in spirito che non fa mancare ai suoi fedelissimi…non mancherà di correre in aiuto del sindaco di Caserta, laddove il ruolo del suo bravo intermediario marcianisano, si riveli ancora una volta all’altezza, o no? E qualcuno parla ancora di politica?, quanti ignari bestemmiatori o consapevoli infingardi?, ma adesso, attendiamo di vedere cosa succederà…e soprattutto…qualora l’azzeramento dovesse avvenire in maniera totale e senza eccezioni di sorta né ricatti sottobanco…ed il tempo trascorso, un po’ troppo in verità, cincischiando con i nomi, farebbe pensare proprio a questa soluzione, sarà davvero interessante osservare e riflettere sulle scelte…dalle quali si dovrebbe arguire il peso e la qualità di quella volontà di riscatto cui resta un’ultima occasione…da considerare con particolare attenzione. Hasta la suerte companeros!