Crisi al Comune,  Annamaria Sadutto si dimette da assessore

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sadutto annamaria Crisi al Comune,  Annamaria Sadutto si dimette da assessoreL’avvocato Annamaria Sadutto ha presentato oggi al sindaco Carlo Marino le sue dimissioni irrevocabili dalla carica di assessore.

Nella lettera inviata per conoscenza al presidente del Consiglio Comunale Lorenzo Gentile e al segretario Comunale Salvatore Massi si legge:

Caro Sindaco, 

dopo tre anni di esperienza amministrativa bella, formativa e stimolante, nel  corso della quale ho imparato tantissimo, sento che è arrivato il momento di  porvi fine.  Concorrono a questa mia decisione molteplici ragioni, fra cui, in primo luogo,  la sensazione che si sia chiuso un ciclo a seguito delle ultime, note vicende, che  hanno investito l’amministrazione cittadina. In più, avverto un crescente  disappunto per la slabbratura, in certi ultimi frangenti, dello spirito di  collegialità e del rispetto degli ambiti di competenza. 

Sino a oggi, la stanchezza personale e il rammarico per il tempo che l’impegno  civico ha sottratto alla mia famiglia sono stati tenuti a bada dal desiderio di  fare qualcosa di utile per la città. Ho avvertito molto forte il peso della  responsabilità di amministrare la cosa pubblica. Non ho mai preso una  decisione per tornaconto personale. Ho avvertito in ogni frangente la necessità  di tutelare l’interesse collettivo nel modo migliore possibile, contemperando  tutti gli interessi coinvolti nelle scelte in una logica di equilibrio e  ragionevolezza e, soprattutto, nel rispetto della legge. Il bene della comunità,  per poter essere soddisfatto al meglio, esige determinazione, voglia di fare,  consonanza di visione, speranza di poter incidere concretamente, affinità di  stile e di condotte. Se tutto questo non c’è, o tende inesorabilmente a evaporare,  è bene prenderne atto. E io sento che, da un po’ di tempo, qualcosa si è rotto. Non condivido più nulla del modo di governare la città: non i metodi; non lo  stile; non l’approccio ai temi senza una visione; non il pragmatismo senza  tensione ideale; non le continue transazioni senza prospettive; non le decisioni  prese altrove da ratificare; non l’assecondare soluzioni che, mettiamola così,  non guardano al bene comune. Nulla. 

Penso che nella vita tutto quello che facciamo debba essere fatto con passione,  con entusiasmo, con il sorriso sulle labbra. Quando questi sentimenti tendono  a sbiadirsi, per una qualunque ragione, significa che è arrivato il momento di  dare una svolta. 

Ho espresso il mio disagio e prospettato informalmente le dimissioni alcuni  giorni fa, sperando che tutto ciò potesse dare una scossa, ma constato che così  non è, e che la svolta che la città attende non c’è e non ci sarà, prefigurandosi  solo un’operazione di maquillage affidata, ancora una volta, a logiche politiche  mercantili e a estenuati e logori tatticismi: alcuni assessori ‘indotti’ alle  dimissioni, alcuni nuovi ingressi imposti da logiche di gruppo e di  appartenenza, qualche presenza scomoda che toglie il disturbo. Tutto qui.  Senza neppure una discussione nei partiti, fra i partiti, in coalizione. Eppure, i  problemi sono enormi, e ogni giorno più gravi e difficili da risolvere, con scarse risorse economiche a disposizione e pochi dirigenti, funzionari e dipendenti per farvi fronte (ai quali tutti rivolgo la mia convinta solidarietà per l’impegno  profuso e i rischi che corrono per la mole di lavoro che li sovrasta).  Per questo, e per molto altro che sarebbe qui digressivo esporre, ma che mi  riservo di spiegare meglio e con maggiore dettaglio, se sollecitata, magari in  un confronto pubblico, aperto, rassegno le mie dimissioni dall’incarico di  assessore, ringraziandoti per la splendida opportunità che mi hai offerto,  consentendomi di convogliare nell’impegno amministrativo l’esaltante  esperienza della candidatura alle scorse regionali con il PD. Il bilancio di  questo impegno è, sul piano personale, positivo, e, se tornassi indietro, rifarei  tutto. A te, ai colleghi di giunta, al consiglio comunale, ai dirigenti, ai dipendenti  tutti, oltre al mio sincero grazie, i più incoraggianti auguri di buon lavoro. Alla città, ai casertani, confesso di sperare in un arrivederci (sento, e spero, che  ci saranno altre forme di servizio e di impegno) e formulo i più calorosi auspici  di prosperità e benessere. 

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