LE CAUSE DELL’AUTISMO

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Nonostante l’istituzione di criteri diagnostici, le cause dell’autismo rimangono sfuggenti. L’autismo è un disturbo complesso che coinvolge intricate connessioni tra mente e cervello, il che pone sfide nell’applicazione del modello lineare tradizionale utilizzato nelle discipline mediche. Questo modello tipicamente progredisce dalla comprensione della causa all’esame dell’anatomia patologica, della patogenesi e della sintomatologia. Inoltre, è fondamentale riconoscere che l’autismo, come sindrome o condizione neurodiversa definita esclusivamente da caratteristiche comportamentali, rappresenta il culmine di varie situazioni patologiche con origini diverse. Nel caso dell’autismo, i campi dell’eziologia, dell’anatomia patologica e della patogenesi sono ancora aree di studio distinti, poiché le precise relazioni causali tra loro devono ancora essere pienamente comprese. Questi ambiti di ricerca possono essere classificati come l’eziologia dell’autismo comprende vari fattori causali, mentre la sua anatomia patologica approfondisce le basi neurobiologiche del disturbo. La patogenesi, d’altra parte, coinvolge modelli clinici per l’interpretazione. Quando si esplorano i fattori casuali nella ricerca, l’obiettivo è identificare i potenziali fattori di rischio che avviano la sequenza che porta alla manifestazione dei comportamenti autistici. Questi fattori comprendono la gravidanza, il periodo neonatale, l’immunologia ei vaccini, nonché l’ereditarietà biologica ei geni, che svolgono un ruolo significativo nella trasmissione ereditaria della condizione. La conferma di questa associazione è stata fornita attraverso studi condotti su familiari affetti e su gemelli monozigoti. È fondamentale notare che l’autismo non deriva da un gene solitario, ma piuttosto da una combinazione di geni che contribuiscono alla suscettibilità di un individuo al disturbo. In particolare, i cromosomi 7, 2, 16 e 17 sono stati identificati come particolarmente influenti in questa vulnerabilità Pertanto, è evidente che lo sviluppo dell’autismo implica la partecipazione di più geni con caratteristiche diverse. Nel campo della ricerca neurobiologica, l’obiettivo primario è identificare le strutture anatomiche specifiche e i circuiti malfunzionanti che contribuiscono allo sviluppo dell’autismo. Utilizzando tecniche avanzate di imaging cerebrale come la TC e la risonanza magnetica, nonché studi di neuroimaging funzionale, i ricercatori sono stati in grado di rilevare anomalie in varie regioni del cervello, tra cui il cervelletto, il lobo frontale e il sistema limbico, in particolare l’amigdala e l’ippocampo. Inoltre, se si ipotizza che possano esserci irregolarità quantitative o qualitative nei recettori o nei neurotrasmettitori coinvolti nel sistema fronto-striatale, come la serotonina, la dopamina, l’ossitocina e la vasopressina, che potrebbero potenzialmente svolgere un ruolo nell’insorgenza dell’autismo. Inoltre, i modelli interpretativi clinici si sforzano di definire le caratteristiche specifiche del funzionamento mentale associato all’autismo e come queste caratteristiche si manifestano nel comportamento.

6 Commenti

  1. Chapeau, come sempre, ogni articolo nuovo è scritto per conoscenza della materia, ed io apprendo sempre più.
    Buona Domenica

  2. Nel viaggio della nostra salute, spesso incontriamo delle persone uniche come la Dr.ssa Mariarosaria Canzano,oltre l’infinità amicizia va riingraziata per la sua dedizione, competenza e umanità fanno una differenza significativa. Anche per la sua disponibilità e cura non è solo un gesto di cortesia, ma un riconoscimento del suo impegno incessante verso il benessere dei bambini autistici. Ma come esprimere adeguatamente questa gratitudine??!! Per Mariarosaria è essenziale trovare il giusto equilibrio tra emozione e professionalità. Un ringraziamento può essere espresso sia attraverso parole che con gesti significativi e io lo faccio con questa recensione. È importante ricordare, come tutti noi, apprezzano il riconoscimento sincero del suo lavoro. Inoltre, la ringrazio che nelle sue importanti informazioni e dalle sue esperienze ci insegnano anche a livello personale il valore del vostro gesto umano e amore verso i bambini autistici, riconoscendo il lavoro di essenziale e di tutti i buoni consigli che ci da. Grazie

  3. Le cause dell’autismo , oggi, sono ancora sconosciute . La maggioranza dei ricercatori, comunque, è d’accordo nell’affermare che esse possono essere genetiche ma che alla comparsa di questa patologia concorrano ancora cause neurobiologiche e fattori di rischio ambientale . Dottoressa grazie lei è una fonte di informazione e conoscenza

  4. È fondamentale notare che l’autismo non deriva da un gene solitario, ma piuttosto da una combinazione di geni che contribuiscono alla suscettibilità di un individuo al disturbo. Ne sono stata sempre convinta. Grazie dottoressa

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