NUOVO SAN ROCCO, IERI LA KERMESSE AL CINEMA CORSO PER LA PRESENTAZIONE. SALA GREMITISSIMA…TUTTI PRECETTATI!

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   –   di Salvatore Zinno   –                                                                                           

“…A’ verità, è figlia d’ò tiemp’…”

                     (proverbio napoletano)

Immagine NUOVO SAN ROCCO, IERI LA KERMESSE AL CINEMA CORSO PER LA PRESENTAZIONE. SALA GREMITISSIMA…TUTTI PRECETTATI!Abbiamo iniziato a scrivere del nuovo San Rocco di Sessa Aurunca ben cinque anni fa…e a dire il vero, non ci siamo mai persuasi che quello della costruzione del nuovo nosocomio, fosse un progetto reale e concreto; ma dopo la kermesse di ieri pomeriggio nel Cinema Corso di Sessa Aurunca, voluta fortemente da Gennaro Oliviero, con l’attenta regia del sindaco Di Iorio, la qualificata presenza dei vertici dell’ASL di Caserta – Blasotti e Magnetta -, oltreché del sempreverde Vincenzo De Luca, roccioso e pugnace Governatore della Campania, dobbiamo ricrederci…o anche no.

Vediamo perché!

Innanzitutto, ogni volta che scriviamo del nuovo San Rocco, permettetecelo, apriamo con l’incipit che ci accompagna da cinque anni, ovvero: A’ verità, è figlia d’ò tiemp’, e prima o poi questa verità si disvelerà in un senso o in un altro…

Restando quindi fedeli al nostro incipit, vogliamo solo ricordare, ad esclusivo beneficio dei nostri lettori, l’ultimo articolo che scrivemmo sull’argomento, oramai un anno e mezzo fa (https://www.appiapolis.it/2023/01/30/nuovo-san-rocco-facciamo-il-punto-mentre-in-corsia-si-muore-in-attesa-che-la-zucca-si-trasformi-in-ospedale/ ), e vi consigliamo vivamente di andare a rileggerlo.

Detto ciò, la kermesse di ieri ha offerto qualche spunto di riflessione interessante, a partire dalla scarsissima partecipazione della popolazione; è vero, chi era presente o chi ha guardato le numerose foto presenti sul web, potrà dire: “ma la sala era gremita, che cavolo scrivete?”

Si, è vero, la sala era gremita, ma da un esercito di “precettati” che per un motivo o per un altro, sono tutti “clientes” di questa amministrazione comunale sessana o del Duca sessano Oliviero; nell’ordine erano presenti: le associazioni del territorio, di ogni frazione del comune, anche la più piccola e meno popolata, che a qualunque titolo vengono “foraggiate” da questa amministrazione, con sponsor morali, contributi economici e piccoli interventi di manutenzione ordinaria, che dovrebbero essere la normalità, ma invece vengono sempre fatti passare come interventi ad personam o grandi conquiste. Ci sono i comitati civici, quelli attivi, meno attivi o anche sgrammaticati passivi, con l’unico merito di mettere assieme qualche decina di voti degli associati (e che li buttiamo via?); le associazioni locali, quelle che organizzano le immancabili sagre di paese utili ad allietare qualche serata estiva dei compaesani, quelli delle freselle o delle terrecotte, dei fagioli o degli “strangolaprievti”, dei “borghi variopinti” o i briganti e brigantesse, le pro loco (diverse senza alcuna sinergia o intento comune). Per arrivare poi ai dipendenti (rigorosamente precari) della ditta che gestisce la raccolta rifiuti e parimenti quelli che lavorano nella refezione scolastica; i cooperanti che operano sui beni confiscati comunali; i dipendenti delle ditte di appalto presso il San Rocco (e che fai, quelli non li “inviti”?), siano essi addetti alle pulizie o O.S.S. da agenzie interinali…insomma, tutto il variegato mondo dei precari ricattabili o di chi bussa alle porte del municipio per elemosinare contributi o favoritismi, è stato precettato per riempire la sala in occasione della trasferta del Governatore De Luca… e non ci vogliamo fossilizzare su svarioni precedenti per i quali, il Governatore non aveva ben situato geograficamente il Ducato di Sessa, nella sua giusta collocazione regionale…lasciamo volentieri l’argomento agli spiritosoni che non hanno ben chiaro il punto della questione.

Per concludere l’elenco dei presenti, vogliamo offrire una menzione particolare a coloro che, se avessero un minimo di amor proprio e volessero tenere fede ai principi basilari del loro “giuramento professionale”, avrebbero dovuto allontanarsi anni luce dal Cinema Corso…e magari cogliere l’occasione di portare mogli, mariti, figli o amanti a fare una passeggiata pomeridiana in riva al mare o magari a mangiare un gelato per alleviare la calura bestiale del pomeriggio del 24 luglio ’24… parliamo ovviamente dei tanti…ma proprio tanti…dipendenti del San Socco: impiegati, infermieri e soprattutto dirigenti medici; tutti con contratto a tempo indeterminato si, ma in un certo senso anch’essi precari…precari del “primariato facente funzione”, una geniale forma di guinzaglio lavorativo per il quale “io” direttore generale (sostenuto dalla politica), ti nomino F.F.  (facente funzione), fino a quando mi ubbidisci, dopodiché, se scantoni, ne nomino un altro… quindi, nonostante il contratto di lavoro a tempo indeterminato, decisamente sotto ricatto pure loro. Perché, come si dice nell’agro aversano: “s’adda essere iscritt’ all’albo è l’uommen” (o donne che dir si voglia).

A chiudere il gran circo del Cinema Corso, una pattuglia di pericolosissimi “antagonisti” del comitato “San Rocco Bene Comune”, con un’età media abbastanza avanzata e per nulla preoccupante, hanno fatto passare nottate insonni ai solerti funzionari della DIGOS, accorsi in sala da mezza provincia di Caserta…ma per la gioia dell’organizzazione (Lorenzo Di Iorio), fanno numero pure loro; quindi, tra antagonisti e sbirri contiamo un’altra trentina di unità…tutto fa brodo!

In ultimo, ma non per ultimi, meraviglia delle meraviglie, una decina di sacerdoti, con tanto di codazzo di seminaristi, perpetue e parrocchiani vari…che hanno ricevuto i ringraziamenti personali dal sindaco per la loro presenza, durante il suo intervento di saluto. Ad essere onesti, a distanza di dodici ore dalla kermesse…ancora ci interroghiamo su questa tonacale presenza…anche se dopo una scarsa mezz’ora, in paranza si sono alzati e hanno lasciato l’edificio.

Veniamo alla ciccia della manifestazione, il sindaco Di Iorio apre con i saluti istituzionali ed in pieno stile “vasa vasa”, saluta e ringrazia tutti i presenti in sala, presenti che abbiamo ampiamente descritto, e che con la “normale” cittadinanza sessana, nulla hanno a che vedere.

La parola passa a Gennaro Oliviero, il quale non riesce ad argomentare nient’altro dal 2018 ad oggi, della mancanza dei requisiti antisismici del vecchio San Rocco, ospedale che vive da circa quarant’anni e non da quattrocento, e che ha superato anche un paio di terremoti notevoli. Il disco rotto di Oliviero, dovrebbe però indurlo a correre ai ripari anche per tutta l’edilizia scolastica pubblica sessana, nelle medesime condizioni architettoniche del San Rocco e di costruzione ancora precedente ad esso; strutture nelle quali hanno studiato, prima lui stesso, poi i suoi figli ed oggi i figli dei suoi figli…

Parola poi a Magnetta, che è stato acclamato dal sindaco Di Iorio con un entusiastico: “grazie Vincenzo per quello che hai fatto”, e promettiamo di approfondire l’affermazione più in là, perché ci ha molto incuriosito.

Poi ancora Blasotti, che oltre a magnificare il progetto, sottolineando che verranno reimpiantati centinaia di alberi di ulivo già presenti sull’area che dovrà essere cantierizzata, forse spoilerandosi il brand “dell’olio del San Rocco”, non ha aggiunto gran che, riservandosi un paio di carezze per i componenti del Comitato San Rocco Bene Comune, i quali vorrebbero solo capire se gli impegni presi con loro dal D.G. e fino ad oggi disattesi, possano vedere il compimento prima o poi. Un esempio per tutti, il reparto Pronto Soccorso, struttura di vitale importanza per un Ospedale che nel periodo estivo, grazie alla vicina Baia Domizia, ha un bacino d’utenza che supera le centomila unità, e lui, con atti d’ufficio trasferisce medici a Piedimonte Matese, famosissima e frequentatissima località balneare casertana con centinaia di migliaia di utenti; comunque, il P.S. doveva essere consegnato mesi fa, procrastinato poi al 20 luglio, ma il cantiere invece risulta sospeso e che forse (e sottolineiamo forse) riprenderà la sua attività verso ottobre…praticamente, c’à arrefrescata!

Bravo Blasotti, applausi, ottimo lavoro.

Arriviamo poi alla guest star della serata, il Governatore Vincenzo De Luca, sulle cui doti oratorie non ci permettiamo di eccepire e non faremo una disamina di ciò che ha detto…ci limitiamo solamente ad esaminare una sola cosa che non ha detto, ovvero quando inizieranno i lavori.

De Luca ha parlato di tutto, del fatto che LUI ha voluto questo ospedale, che LUI ha sbloccato le risorse per 110 milioni, e che presto diverranno oltre 130 mln (cit.), di come LUI ha azzerato i debiti nella sanità campana, e di come ancora LUI ha messo in condizione le AsL di pagare i fornitori a 15 giorni (unico in Italia), di politica in generale e di autonomia differenziata e referendum abrogativi…a proposito, vorremo vedere quanti dei presenti in sala, si recheranno alle urne la prossima primavera a votare contro il D.L. Calderoli.

Manca però l’inizio lavori…vero è che LUI ha dichiarato che: “ci sarò all’inaugurazione del nuovo San Rocco”, quindi dà per scontato che supererà lo scoglio del terzo mandato, vincerà le regionali del 2025 e governerà indisturbato per altri sei anni, ma quando iniziamo sto benedetto cantiere.

De Luca, Oliviero, Blasotti, Magnetta, Di Iorio e compagnia cantante… A’ verità, è figlia d’ò tiemp’ e noi saremo qui a ricordarvelo, come dal 2018 ad oggi…o ieri al Cinema Corso.