OSPEDALE MOSCATI, RACCOMANDAZIONI & PRIVILEGI…SENZA LIMITI NÉ PUDORE…

3

(f.n.) – Fantastica Asl!, il silenzio denso e ben nutrito della convenienza, ha svolto il suo ambiguo compito con perfetta efficienza…tanto è vero che, da quando la Tolleranza ha ritenuto di aver contribuito abbastanza, suo malgrado, all’ingordigia altrui ed esasperata, ha lacerato la copertura, ogni giorno emerge una novità, piccola, grande, nuova, antica, conseguente o principiante, ma sempre e comunque interessante ed assai utile al faticoso ricomponimento del mosaico delle cofecchie…Ciò che avviene, passa, si perpetua o si trasforma sotto allo sguardo stellato del Dg dell’Asl Amedeo Blasotti, incanta addirittura, soprattutto per la spregiudicatezza degli atti e la sfrontatezza degli autori…segni prodromici ed inequivocabili di una decadenza morale, irreversibile ed allargata… Incanta, dicevamo e “stupetea”, ma non quanto l’apparente, nonché totale ignoranza dei fatti che tra una risatina di autoscherno e commiserazione e l’altra, un rassegnato Blasotti dichiara di avere. Il preambolo sarà ripetitivo di un intento preciso, è vero…ma necessario per evitare distrazioni. La vicenda emersa ultimamente dai corridoi dell’Asl ed esattamente al PO Moscati di Aversa, riguarda il tipico caso di un “raccomandato di ferro” che, indipendentemente dalle sue capacità reali e dai suoi meriti oggettivi e qualità varie, è volontà chiara e dichiarata del suo sponsor, che imperversi nei reparti che godranno della sua presenza non richiesta e soprattutto ricopra per statuto imposto dallo stesso super sponsor, una posizione di primo piano che gli consenta “e’ cumannà”. Chiaro il concetto?, aggiungiamo che, è notorio che se tali personaggi non sono dotati di intelligenza e diplomazia, nell’arco di 48 ore riescono a scavare trincee insondabili tra la loro boria ed il resto del mondo ma…è chiaro che…  se i personaggi sono intelligenti e astuti, non si prestano a fare i servi e qualora si prestino, lo fanno simulando in maniera egregia e produttiva, ma… non è questo il caso…e la storiella di oggi, è talmente significativa e squallida, da superare la nostra resistenza ad interessarci del PO Moscati, al cui interno, fin dai tempi del prode Correra e di qualcun altro, meno coreografico, ma altrettanto permaloso, l’atmosfera era decisamente irrespirabile… Ed oggi, guarda caso, allo stesso modo in cui ai tempi di Correra & la bandana, il Moscati funzionava come uno stato indipendente ad ordinamento speciale, a quanto pare anche oggi, alcuni soggetti continuano a fare e a disfare a piacer loro, in virtù di quella griglia intrecciata di omertose e scambievoli cortesie che, inutile ripeterlo, hanno minato irrimediabilmente alle basi, la sanità di questo territorio. Il soggetto in questione è tale Felice Di Stasio, uomo superfidato dell’ex primario della Rianimazione del Moscati e suo caposala di quei tempi. Il primario, professor Francesco Diurno fu in seguito trasferito dal Dg D’Amore, (per capirci Bimbò), all’Ospedale di Pozzuoli (Asl Na Nord) e naturalmente, a sua volta fece trasferire anche il Di Stasio…Nell’arco di poco tempo, così come indica il dettato dell’arroganza sotto tutte le costellazioni, scoppiò il putiferio. Infatti il Di Stasio nel trasferimento, aveva perduto la sua posizione e cosa fece, secondo voi il professor Diurno? Senza pensarci più di tanto, firmò un documento che attestava che il Di Stasio, era il coordinatore ff, nonostante la Rianimazione di Pozzuoli, fosse già dotata di un coordinatore…Il massimo della spocchia o forse del candore, anche soltanto immaginare che, dinanzi ad una tal prepotenza, tutti sarebbero scattati sull’attenti…Si mossero invece i sindacati ed iniziarono gli scontri, finché il “blindato” infermiere ma non troppo, non ritornò all’ovile normanno, dove il suo prestigioso sponsor, nel frattempo andato in pensione a Pozzuoli, era tornato come consulente. Si trattava quasi di una sorta di romantica riunione di famiglia, visto che il primario della Rianimazione di Aversa è la dottoressa Eufrasia Silvestro, incidentalmente moglie del professor Diurno…Tornato al Moscati, precisamente nel suo habitat naturale, il complesso operatorio e la Rianimazione, il Di Stasio pensò di riprendere il filo dove lo aveva lasciato, quindi continuò a cumannà, senza tanti complimenti, soprattutto protetto e tutelato da quelli che contavano e che continuano a  contare…Si scoprì che il far poco o nulla del brillante raccomandato,  era dovuto al fatto che sconosciuto ai più, Di Stasio era un esperto di Robotica e quindi, aveva la mission di dedicarsi alla formazione…La sua autonomia specialistica, dovuta  appunto al sacro fuoco ispiratore della “Robotica”  era stata addirittura legittimata, se così si può dire, dal capodipartimento dottor Luciano Fattore che lo attestò in un documento…  La scintilla che, infine ha provocato l’uscita dell’ennesimo “caso”, dai confini blindati delle solite cofecchie ed in questo caso dalla roccaforte del Moscati, è stata una nota delle OOSS Cgil, Cisl e Uil, avente per oggetto “criticità del complesso operatorio”, il cui contenuto è drammaticamente significativo di un andazzo, in perfetta linea con tutto ciò che il sistema rappresenta ma che si ostina a negare ufficialmente, in nome di qualcosa di cui non conosce nulla: democrazia e rispetto. Dalla nota si apprende che i dipendenti del complesso operatorio, per ben due volte avevano denunciato una grave disorganizzazione interna e l’estremo disagio dovuto alla carenza di personale infermieristico. Inoltre, fatto sconcertante, le OOSS dichiarano di essere venute a conoscenza in maniera del tutto casuale, di una nota a firma del dottor Fattore, il quale affidava al Felice Di Stasio, da poco assegnato al Moscati di Aversa, le funzioni organizzative e di formazione da espletare a favore del personale del Complesso Operatorio del Moscati. I sindacati considerando addirittura offensiva la decisione del Fattore, per ovvie e sacrosante ragioni, chiedono l’immediata revoca della nomina e  il trasferimento di Di Stasio ad un altro reparto del Moscati ed inoltre, audite audite, ricordano alla Direzione generale dell’Asl in indirizzo, un’altra cofecchia, semicelata nell’insieme di cofecchie che costituiscono e decorano questa, squalificante per tutti, vicenda…Infatti mancava il particolare più succulento: il Felice Di Stasio era tornato in provincia di Caserta, in virtù di un cambio compensativo che però… lo destinava al PO di Maddaloni e non al PO di Aversa…ma giustamente abbiamo parlato di sponsor di peso…non è così? Riteniamo di non dover commentare oltre onde evitare di far torto alla nostra dignità prima ancora che alla vostra…Hasta la vista!

3 Commenti

  1. All’Asl di Caserta sono troppo convinti di essere impuniti,vivono in un modo tutto loro, pensano sia grande quando invece è molto limitato.Se non li arrestano non capiranno mai.
    Sommessamente consiglio, potete anche parlare liberamente al telefono, oramai per alcuni di voi hanno già acquisito prove a sufficienza. Avete troppo strafatto.

    • Certe figure apicali non verranno mai arrestate. Fanno cofecchie e comunella anche con i pseudo tutori della legalità.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui