FRIGNANO – Il Consiglio Comunale di ieri, convocato per l’approvazione di importanti documenti finanziari (rendiconto 2022 e 2023, bilanci di previsione 2023/2025 e 2024/2026), è stato segnato da gravi irregolarità procedurali e dalla mancanza di trasparenza da parte dell’Amministrazione Santarpia, impedendo di fatto alla minoranza di partecipare al voto in modo informato e consapevole.
I consiglieri di minoranza Mastroianni, Simonelli, Natale e Alidorante hanno sollevato serie preoccupazioni riguardo alla difformità dei pareri del revisore dei conti, obbligatori per legge. Tali pareri, inizialmente carenti della necessaria dicitura di approvazione, sono stati “aggiornati” solo poche ore prima del Consiglio, sollevando dubbi sulla legittimità del procedimento e rendendo impossibile un’adeguata analisi della documentazione.
“Come minoranza, riteniamo inaccettabile che l’Amministrazione abbia dimostrato tale superficialità e improvvisazione nella gestione di atti così cruciali per il futuro del Comune”, dichiarano i consiglieri. “Abbiamo chiesto il rinvio del Consiglio per consentire un riesame degli atti e poter esercitare il nostro ruolo di consiglieri in modo responsabile, ma la maggioranza ha ignorato le nostre richieste e calpestato i nostri diritti.”
Nonostante il Segretario Comunale abbia concordato sulla necessità di rinviare la seduta, la maggioranza ha preferito proseguire con i lavori. I consiglieri di opposizione, impossibilitati a partecipare a un voto consapevole su documenti complessi e forniti in ritardo, hanno abbandonato l’aula in segno di protesta.
“Il Consiglio avrebbe dovuto essere riconvocato a inizio agosto, ma l’atteggiamento della maggioranza, preoccupata più dalle ferie estive che dagli interessi dei cittadini, dimostra ancora una volta la sua inadeguatezza”, proseguono i consiglieri.
“Non potevamo avallare un voto alla cieca su atti così importanti. Se i passaggi fossero stati regolari, avremmo anche potuto valutare il voto favorevole per dimostrare compattezza sui conti pubblici. Ma i nostri diritti sono stati negati. Il Consiglio Comunale non è un passacarte, ma l’organo più alto della nostra comunità. Con l’assenza di due consiglieri di maggioranza (Maisto e Garofalo), abbiamo assistito all’ennesima dimostrazione di impreparazione, a danno di un Comune già in dissesto”, concludono Simonelli, Alidorante, Natale e Mastroianni.