“THE CASE YOU”: UN DOCUMENTARIO CATARTICO

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di Mariantonietta Losanno

%name “THE CASE YOU”: UN DOCUMENTARIO CATARTICO“The case you” è un film del 2020 ed è l’opera prima diretta da Alison Kuhn, classe 1995, regista, attrice e scrittrice. Il lungometraggio ha avuto la sua prima mondiale all’International Documentary Film Festival di Amsterdam del 2020 ed è stato premiato al Munich International Documentary Film Festival come documentario per l’arte e la cultura.

In un teatro privo di oggetti di scena cinque giovani attrici ricostruiscono le dinamiche di violenza avvenute durante un casting. Viene riprodotto lo scenario dove si sono verificati gli eventi con lo scopo di entrare – letteralmente – nella sofferenza per comprenderla. Mentre il processo giudiziario è ancora in atto, le ragazze mettono a fuoco quello che si è verificato in quella che credevano fosse un’audizione e che, una volta realizzata, si è rivelata una protezione pubblica di una violenza sessuale. “The Case You” combatte l’abuso di Potere, ricordandoci pellicole come “Bombshell – La voce dello scandalo” o “North Country” e denuncia il pensiero discriminatorio normalizzato. La regista funge da testimone in queste ricostruzioni verbali, indaga le loro sensazioni con la macchina da presa che a volte sembra proteggerle, altre opprimerle. L’atmosfera ricorda, nonostante la diversità dei temi, la ricostruzione di un’altra violenza: quella di Gus Van Sant in “Elephant”.

Alison Kuhn mette in scena un documentario catartico: tra le attrici si crea un unico sguardo, quello affamato di recitazione e di vita. Quello consapevole di essere ancora padrone del proprio corpo, di poter rivendicare il diritto di decidere quando denunciare. Perché il tempo non lo può decidere né lo stupratore, né il codice penale, né tanto meno la morale. Lo scopo del documentario è sviscerare il dolore (e quello che ne consegue, come la rabbia, la vergogna e il senso di colpa) per comprendere come contrastare i meccanismi di potere e di manipolazione. Per allearsi, attraverso una vera e propria seduta di gruppo cinematografica.

%name “THE CASE YOU”: UN DOCUMENTARIO CATARTICO“Non possiamo impedire che la pioggia cada”: questa è l’espressione utilizzata per accusare le vittime di essere state corresponsabili – o addirittura colpevoli – e nel non avere impedito che si verificassero le violenze. La pioggia, però, non viene influenzata ed è naturale che cada. Negli abusi di potere non c’è nulla di naturale. Non sempre, però, per proteggersi basta avere un ombrello. Ed è ancora più innaturale combattere la cultura della violenza accusando chi subisce di non avere un ombrello (nel senso di un mezzo) per contrastare il Potere e la coercizione.

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