Lo sciame sismico registrato nell’area dei Campi Flegrei ha provocato spavento ed allarme tra la popolazione dei Comuni maggiormente interessati, come Pozzuoli, Bagnoli, Agnano e Fuorigrotta. Molte, troppe famiglie sono state costrette ad abbandonare le loro case, al momento chiuse con i sigilli e a riversarsi soprattutto sulle zone costiere del casertano. A circa due mesi dall’inizio di quello che era soltanto un continuum della nuova fase di sollevamento della caldera dei Campi Flegrei iniziata nel 2005, il disagio che ha caratterizzato il quotidiano della nuova ondata di “sfollati”, rischia di aumentare fino a diventare una costante se non si troveranno soluzioni durature ed efficienti. Un gruppo di famiglie che dopo il sisma del 20 maggio u.s., hanno trovato una sistemazione temporanea a Castelvolturno, hanno inviato una lettera alle istituzioni ed in particolare all’attenzione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, al Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare Nello Musumeci, al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, al prefetto di Napoli Michele di Bari, al sindaco di Pozzuoli Gigi Manzoni e al sindaco della Città Metropolitana di Napoli Gaetano Manfredi, in cui si legge:
Illustrissimi,
siamo alcune delle famiglie sfollate dopo il sisma dello scorso 20 maggio, residenti nel Comune di Pozzuoli. Vi scriviamo per porre alla vostra attenzione, una realtà che a nostro avviso, come istituzioni non potete non tener conto. Noi siamo “tra le famiglie fortunate” che sono riuscite ad essere collocate nelle strutture alberghiere fino al prossimo 15 luglio e “famiglie meno fortunate” che ancora non hanno un tetto. Nei giorni scorsi abbiamo preso atto dell’emanazione di un apposito decreto che tra i vari punti, impegna tutta la filiera istituzionale a sostenere le famiglie attualmente sfollate con un contributo economico per l’autonoma sistemazione. Siamo consapevoli dello sforzo economico cui si sta facendo fronte, ma allo stesso tempo, vorremmo porre alla vostra attenzione la contraddizione che si sta sviluppando nelle zone immediatamente fuori dalla zona rossa relativamente appunto, al reperimento di soluzioni abitative per le quali verranno erogate le risorse per l’autonoma sistemazione. In primis ci teniamo a sottolineare che, già nei giorni e settimane successive il 20 maggio, si è verificato un aumento inaspettato dei canoni di locazione. E’ bene evidenziare che le zone limitrofe il cosiddetto “cratere bradisismico” sono zone ad alta vocazione turistica e, come è normale che sia, soprattutto nel periodo estivo hanno costi per vacanzieri. Come sarà chiaro a voi tutti, noi non abbiamo alcuna intenzione di fare vacanze estive, dopo questi mesi di esistenza sospesa non ne abbiamo alcuna forza, piuttosto riteniamo e pretendiamo che venga riconosciuta la nostra dignità. Abbiamo vissuto per mesi lottando per riuscire ad andare al lavoro o portare i nostri figli a scuola, cercando di mantenere una apparente normalità. Le nostre case sono chiuse, inaccessibili come i nostri arredi, i giocattoli dei nostri figli e le nostre cose, reperibili solo quando le agibilità verranno ripristinate. Un processo che richiede tempi lunghi, che richiede risorse ingenti. Risorse che chi vive del frutto del proprio lavoro, spesso non ha, risorse che, anche volendo, i locatari non possono spendere. Intanto stiamo continuando a ricevere telefonate da parte di funzionari comunali, che sollecitano la compilazione delle domande per l’autonoma sistemazione, avvertendoci che entro il 15 luglio dovremo lasciare gli alberghi che ci ospitano. Forse non è chiaro che il 15 luglio è domani e noi non abbiamo dove andare. Centinaia di persone saranno lasciate per strada con la promessa di qualche centinaia di euro che non riusciranno ad utilizzare per trovare una casa. Le istituzioni locali continuano a ripetere che non ci saranno proroghe e che l’unica risorsa disponibile saranno i soldi per l’autonoma sistemazione, che potranno essere spesi come si vuole, non dovendo rendicontare nulla, comodo no? Vorremmo porre a Voi quindi alcune domande: Sapete quali sono i costi per trovare un’autonoma sistemazione tra fitti anticipati, agenzie immobiliari e mobili? Si è compreso che le uniche soluzioni reperibili sul mercato, con queste caratteristiche sono case vacanza da migliaia di euro a settimana? Il 15 luglio per molti di Voi significa vacanza, non per noi! Non chiediamo elemosine tanto meno vendiamo la nostra dignità. Come cittadini italiani pretendiamo rispetto e chiediamo all’intera filiera istituzionale che venga prorogata la sistemazione alberghiera con adeguate coperture economiche nell’attesa che si trovino le corrette modalità per utilizzare le risorse per l’autonoma sistemazione che altrimenti non saranno altro che la medesima truffa ai danni dei cittadini puteolani. Siamo umani e non bestie da mandare a pascolare nei prati. Chiediamo pertanto immediata proroga per la soluzione alberghiera ed estensione della stessa per tutti coloro che ancora non sono stati sistemati. Infine se siete così bravi a trovare autonoma sistemazione nelle nostre condizioni, fatelo voi per tutti noi!, ma fatelo prima del 15 luglio.
Elenco famiglie in via di definizione:
Grilli, Serino. Cipriani, Orsi, Innocente, D’Esposito, Perrone, Arciprete, Salemme, Gargiulo, D’Errico, Baiano, Lucignano, Di Bonito.