– di Francesca Nardi –
Folgorati sulla via di Damasco e trascinati assai poco romanticamente, sulla retta via…Ecco! È più o meno quello che è successo ieri pomeriggio, dalle parti di Piazza Vanvitelli proprio nella cosiddetta “controra”…Già, mentre i più dormono…loro lavorano, carucci! Protagonisti sindaco e capigruppo consiliari. Ma andiamo per ordine… Se alla scuola del pensiero confuso si fosse sostituita quella del pensiero lineare, gli irriducibili, i petulanti, i perfezionisti inclini alla polemica, non sarebbero lì a storcere il labbro con aria di sufficienza, per l’assenza di fantasia strategica che ieri ha, ufficialmente accompagnato e comunicato alla Città, il passo d’addio della Giunta, dopo averne caratterizzato il percorso …L’acume politico, che, tanto per fare un esempio, si traduce in quella piccola mossa magistrale che solleva, in zona cesarini, un dibattito consiliare destinato al fallimento, detto tra noi, non ha mai mostrato di essere l’asso nella manica del sindaco né di qualche oratore dell’ultim’ora, né dei signori della Giunta…Be quiet! non è un insulto…semplicemente non si può affinare e tradurre in prezioso mezzo risolutivo o almeno convincente, ciò di cui non si ha contezza…Ed è la Politica ciò che con grande e volgare presunzione, ciò che prima è stato millantato, poi stuprato e quindi accantonato, nella bieca convinzione che quello che quotidianamente, agitando il mocassino di Gucci con nappina, si soffia con leggiadria in faccia agli elettori potenziali, sia un discorso politico, un discorso di servizio alla comunità…Il rimpasto di metà mandato, atteso da molti consiglieri, non ci sarà perché diverse ed avverse circostanze, hanno deciso diversamente e mentre fino a stamani si parlava unicamente di due innesti di prestigio in Giunta e di semplice circolazione di deleghe, improvvisamente… nel breve arco di un primissimo pomeriggio, all’insegna del caldo asfissiante che, come si sa, riacutizza in maniera preoccupante, l’irascibilità tipica dei politici che stanno per immergersi in una trattativa che definire “sensibile”, è un eufemismo, ebbene, nonostante ciò, nell’arco di due ore circa, giusto il tempo di elaborare un comunicato significativo, i capigruppo consiliari ed il sindaco, come se avessero trascorso la notte in meditazione penitente alle falde di Montevergine, con il più radioso dei sorrisi concordi (non l’abbiamo visto ma ci giuriamo) decidono che la Giunta debba essere azzerata, aprendo opportunità a tutto il centrosinistra…Incredibile! E’ proprio vero che nella cosiddetta “politica”, può succedere davvero di tutto…Ed è proprio qui che viene a mancare l’acume politico, quello che salva la faccia nella maniera più intelligente possibile e soprattutto, impedisce agli elaboratori del comunicato ufficiale di ieri, di offendere l’intelligenza della comunità che legge…Almeno i tempi della comunicazione, companeros, avreste potuto sceglierli con più criterio, o no? Secondo voi è credibile che in un ‘ora, tutti quelli che avevano idee più o meno precise sul day after, convergano sulla necessità di azzerare la Giunta, azzeramento che fino a questa mattina rappresentava esclusivamente, la posizione dichiarata del centrodestra? Quindi, visto che ieri era venerdì, giorno che solitamente registra la presenza in città della commissaria Susanna Camusso, sarebbe stato davvero originale, che i capigruppo con il sindaco avessero scelto proprio il venerdì per stracciarsi le vesti, o no? Quindi abbiamo la netta impressione che le vesti se le siano stracciate… ma sia stata la Camusso, in nome e per conto della Schlein, ad ordinare l’azzeramento, punto e basta. Non si pretende che ci si umili, raccontando che si è stai obbligati senza possibilità d’appello ad eseguire ciò che non avevamo ritenuto di fare, e quindi… transeat il disegno di tacere…Ciò che offende è la maniera…est modus in rebus…In altri termini…raccontate ciò che volete, ma siate seri e credibili, almeno nella architettura dell’ensemble. Un comunicato bello ed articolato inviato il giorno dopo, non avrebbe cambiato la sostanza ma evitato la “scioliata” d’immagine. Ci sarebbe stata anche un’altra mossa, utile alla caduta in piedi, in modalità Oliviero prima crisi al Pd di Sessa …quando rispose a Boccia approdato nel feudo aurunco per dividere i buoni dai cattivi ed impartire ordini….“Qua si fa quello che dico io”, magari aggiungendo…altrimenti è guerra!, ed infatti si fece come diceva lui ed il giorno dopo candidò Di Iorio, che non era esattamente quello che si dice un candidato di partito……strano che Oliviero non l’abbia ricordato suggerendo a Marino come si fa…Ma il bello deve ancora venire…La giostra è appena iniziata! Hasta la vista!
…ma le grate delle patrie galere quando si apriranno per il presunto primo cittadino Carlo Marino? crede ancora che le logge massoniche che hanno garantito i suoi prossimi siano ancora salde? Non sospetta proprio che i nuovi procuratori di Napoli e Santa Maria siano lontani dalle aderenze di tutti i precedenti e che i profili ideologici di sinistra siano inderogabilmente svaniti? Suvvia Carlo, fai un passo indietro e paga tu i debiti con i tuoi elargitori di voti! Gli altri non possono pagare i tuoi debiti e poi lasciarti anche fare Giunte Tecniche con l’appoggio di un cachettico centro-destra!
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