– di Alessandro Aita –
CASERTA – Nessuna nuova in casa Caserta. O meglio, qualche movimento sembra esserci, ma al momento senza la conferma delle parti coinvolte. La scorsa settimana le testate specializzate, in primis Spicchi d’Arancia, hanno riferito del possibile arrivo come coach per il 2024/2025 di Damiano Cagnazzo, visto negli ultimi due anni a Piombino e autore del basket forse più divertente dell’intera Serie B la scorsa stagione, mentre Biagio Sergio, al momento coinvoltissimo negli ultimi preparativi del suo matrimonio, passerebbe dietro la scrivania nel ruolo di club manager per Cestisticamente Parlando. Senza però avere la certezza di quale sarà la categoria di appartenenza del 2024/2025.
Le possibilità di fusione sono definitivamente tramontate, con il termine ultimo dello scorso 15 giugno. Escluso dunque un trasferimento di sede, che non porterebbe in nessun modo la Juvecaserta 2021 di Francesco Farinaro in B Nazionale, gli unici modi per poter tenere accesa una flebile speranza per la terza serie nazionale sono quelli della richiesta del ripescaggio e di una wild card. Al momento spifferi non ce ne sono e non ce li inventiamo di sana pianta, non siamo onniscienti. Ma possiamo, sulla base di dati e certezze, capire quando terminerà quest’incertezza.
Data da cerchiare sul calendario, il 5 luglio. Quella è difatti la data in cui deve essere pagata la prima rata per la stagione 2024/2025 alla FIP, che sia per i campionati nazionali (anche Serie B) che per quelli regionali (B interregionale). Ovviamente i prezzi cambiano: per la terza serie nazionale bisogna versare 4200 euro, mentre sono ‘solo’ 2500 per quelli della serie B interregionale. Semmai da oggi al 5 luglio dovesse arrivare un insperato passaggio in terza serie, la società del presidente Farinaro sarebbe obbligata a pagare una rata integrativa sempre entro la stessa data, che andrebbe a colmare la differenza di 1700 euro tra la B Nazionale e la B Interregionale, oltre a dare la possibilità della riconferma rapida dei giocatori a contratto. Il ritardo al 9 luglio porterebbe alla penalizzazione di tre punti da scontare nel campionato, come successo a Salerno, mentre andare oltre a quella data significherebbe perdere il diritto d’iscrizione al massimo campionato nazional di pertinenza, come descritto dal documento ‘Contributi a carico delle società non professionistiche’ dello scorso 12 giugno.
Insomma, secondo un paese giusto e che si muove in maniera intelligente, sono ancora undici giorni di passione e poi si capirà quale sarà la serie in cui vedremo giocare la Juvecaserta 2021 di Francesco Farinaro. Il possibile ingaggio di Cagnazzo, coach con passato in A2 a Jesi, potrebbe essere un indizio. Non una certezza, chiaro, anche perché sempre secondo i rumors l’ex Piombino sarebbe disposto a legarsi alla società anche in caso di serie inferiore. E anche se fosse B Interregionale, o anche B2 per fare i nostalgici, non è che possa essere necessariamente un male. Parliamo di una società giovane che ha compiuto i suoi errori nella scorsa stagione e che, in un campionato così ruvido e laborioso come il quarto livello cestistico d’Italia, non può fare altro che creare una corazza dura. Certo, il problema arriverebbe dal lato sportivo, con una sola promozione per ventiquattro squadre e con qualsiasi errore che può essere pagato a carissimo prezzo. Ma proprio per questo, si può crescere nella capacità di scelta e analisi, provando a rafforzare un legame con il pubblico che nello scorso anno si è rafforzato nelle difficoltà. Tornare in giro per la Campania e poco più potrebbe essere un boccone amaro da digerire per una tifoseria esigente come quella bianconera. Ma come si dice… ‘nella gioia e nel dolore’. E assorbire il dolore insieme aiuta a lenirlo, e velocizza il processo nel trasformarlo in gioia.