(f.n.) – Questa è davvero un’occasione speciale, che ogni dipendente del nostro Ospedale dovrebbe “appuntarsi” nella memoria, perché sarebbe davvero un peccato che la dimenticasse…Infatti, approfittando del Memoriale che, in maniera più incisiva, rispetto agli articoli pubblicati quotidianamente, evidenzia una notizia, una scoperta, oppure come in questo caso, un riconoscimento, desideriamo dare atto al Dg Gaetano Gubitosa di essere riuscito in un’impresa, in cui molti tra coloro che l’hanno preceduto alla guida di una struttura complessa ed impegnativa, come il Sant’Anna e San Sebastiano, non avevano neppure osato cimentarsi…Ebbene…il nostro Dg c’è riuscito! E pensare che rendendosi così spesso, passibile di critiche aspre, avevamo ormai perduto ogni, sia pur flebile, speranza, che potesse riscattarsi agli occhi di noi tutti, che pur essendo notoriamente brutti , sporchi e cattivi, siamo sicuramente in grado e soprattutto ben disposti, a riconoscere la buona volontà e l’impegno e soprattutto la buona fede, quando capita, assai raramente in verità, di incontrarla… Dunque…eravamo ormai così delusi e sfiduciati nei confronti delle Direzioni generali delle Aziende sanitarie in genere che, quando ci è capitato di leggere le ultime comunicazioni, inviate dalle diverse organizzazioni sindacali alla Direzione generale del nostro Ospedale, per un momento abbiamo vacillato…increduli, dinanzi a quella che è stata una vera e propria rivelazione, della quale dovevamo prendere atto e naturalmente adoperarci per renderla pubblica. Ricordiamo tutti, le varie riunioni, delegazioni trattanti, tavoli tecnici e via col tango che si sono tenuti, anche in maniera piuttosto tumultuosa, nel periodo precedente alle elezioni europee, non è vero?, ricorderete sicuramente gli impegni assunti dal Dg, dopo una serie di scontri, non è vero?, ebbene…nonostante la scarsissima fiducia negli impegni che i Dg della sanità in genere assumono, eravamo certi che almeno una, tra le varie scadenze fissate e assicurate, sarebbe stata rispettata…Ma, a quanto pare, il silenzio è tutto ciò che è stato registrato fino ad ora, proveniente dalla Direzione generale, che ancora una volta offre della sua gestione l’aspetto peggiore…quello che ci mostra senza possibilità di errore che il nostro ospedale sta andando alla deriva…Il paradosso consiste nel fatto che proprio in questa dimensione negativa, il Dg Gubitosa è riuscito in un’impresa da Guinness dei primati…con il suo atteggiamento è riuscito per la prima volta nella storia dell’Ospedale di Caserta, a mettere d’accordo tutti e diciamo tutti, ma proprio tutti i sindacati. Infatti, le note che le varie sigle hanno inviato al Dg, chiedono la stessa cosa e la chiedono per le stesse identiche ragioni…gli impegni tardano ad essere mantenuti e si rende indispensabile riunire al più presto un tavolo tecnico…Bravo Dg Gubitosa, non potendo metterli tutti d’accordo, su un inesistente progetto migliorativo per tutti, li ha messi d’accordo senza alcuno sforzo …comportandosi esattamente in linea con la sua indole e secondo i dettati del suo carattere… Nella vita la coerenza è davvero una cosa molto importante…n’est pas?, sovente è quella che fa la differenza….E adesso che ci siamo complimentati con il Dg Gubitosa, riconoscendogli il giusto merito, proprio per restare nella dimensione, appunto dei meriti stupefacenti, corre addirittura l’obbligo di spendere un passaggio, sui successi che continua a mietere il golden boy Mario Massimo Mensorio. I colpi di scena, le coincidenze, il caso ed il destino favorevole, senza omettere la simpatia personale, nonché il genio che il giovane Mensorio ha avuto modo e maniera di sviluppare al meglio, nelle soste didattiche, compostamente accomodato sul divano della Direzione, all’epoca e per sua fortuna, guidata dal compianto Luigi Annunziata, ce la va sans dire, che hanno giocato un ruolo importantissimo, nella vita professionale di Mario Massimo Mensorio che oggi, si trova a ricoprire l’incarico di Direttore sanitario, nientedimeno che al Cardarelli, il più grande Ospedale del Meridione d’Italia…Il caso che ha voluto che il Direttore Sanitario del Cardarelli nominato nel 2022, si ricordasse che aveva maturato i tempi della meritata pensione, è sicuramente dovuto ad un disegno opportunamente architettato dal destino, che in un particolare momento, ha determinato che il Ds del Cardarelli, che magari fino a quel momento non aveva minimamente pensato alla pensione, sentisse improvvisamente le esigenze dell’età e decidesse di riposarsi. A rendere il tutto assai più morbido e gradevole vi era poi la mistica figura del DG D’Amore detto affettuosamente “bimbò” il quale avrà sicuramente assecondato i disegni del destino che hanno indicato una lauta pensione all’uno ed una opportunità del tutto casuale all’altro…Quando si dice il destino…quel d estino che da sempre accompagna il giovane Mensorio che non a caso, viene da noi definito golden boy…chissà perché…chissà nel momento in cui abbiamo coniato questo vezzeggiativo, cosa avevamo in mente…Quando si dice la fantasia…Hasta el Domingo!
Gentile Gennaro, se “per becero e provinciale pettegolezzo ammantato di giornalismo” lei intende il pietoso, affettuoso e materno tentativo di non essere troppo cruda e sincera, nel raccontare doverosamente, l’accettazione passiva, tipica del pusillanime, dell’indottrinamento in posizione rilassata, relativo alla futura assicurata carriera politico-sanitaria, ebbene…devo dire che… o lei fa parte di quella categoria che, non avendo contezza alcuna del merito reale e della qualità di un individuo e della nobile fatica che un uomo onesto, deve sopportare per farsi strada nella vita, ha sempre pensato che l’unica dote importante per un individuo, fosse quella di possedere una lingua viscida e lunga idonea a leccare, senza tanti complimenti, il deretano dei potenti, oppure deve dimostrare qualcosa a qualcuno e pertanto è disposto anche a fare quella ignobile figura da quattro soldi che ha appena fatto… Prima di parlare e correre il rischio di parlare “a schiovere” sarebbe opportuno contare fino a dieci e prima di scrivere invece, almeno fino a cento. Hasta la suerte companero!
Mi devo ancora una volta complimentare con Lei. Un fulgido esempio di giornalismo di inchiesta, rispettoso dei fatti e delle persone, con un lessico equilibrato ed autorevole. I suoi pochi e affezionati lettori ne saranno soddisfatti.
Gentile Gennaro finalmente ha capito. Meglio tardi che mai e naturalmente accetto i complimenti che ritengo da parte mia ampiamente meritati. Tra i miei pochi ed affezionati lettori presumo di poter annoverare anche lei, non è vero?, altrimenti perché mai, perderebbe tanto del suo prezioso tempo?, e adesso caro Gennaro o chiunque lei sia, apprezzi soprattutto la mia cortesia che, nonostante io non abbia alcuna simpatia per coloro che, a differenza di me, non hanno il coraggio di dichiarare il proprio nome e cognome, mi consente di dedicarle tanto tempo. Adios!
Credo che sia il momento di chiedersi come mai i professionisti che lasciano l’ospedale di Caserta, che spesso sono stati oggetto di un becero e provinciale pettegolezzo ammantato di giornalismo, riescono in altri ambienti a raggiungere ambiti risultatati professionali. Hasta el Domingo!
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