(f.n.) – Come possa una dimensione sconfinata come quella di un’Azienda sanitaria delle proporzioni dell’Asl di Caserta (104 Comuni, scusate se è poco) apparire ed essere allo stesso tempo, tanto ma tanto “familiare” e tanto ma tanto “accogliente”, per qualcuno sarà sempre un mistero…Eh già!, purtroppo non tutti sono in grado di afferrare al volo il cambiamento, apprezzare nella maniera giusta e conveniente, lo snellimento (talvolta violento) delle regole, entusiasmarsi per l’assottigliamento estremo della dignità di comportamento e del senso di opportunità di chi muove i fili, ed infine riuscire a sparare i “tracchi” per la definitiva polverizzazione di ciò che resta del pudore professionale….e vivere a lungo felici e contenti. Infatti, resta sullo sfondo un gruppetto di irriducibili resistenti all’arte becera della cofecchia, testardi e cocciuti che vorrebbero che la sanità de noautri e coloro che la governano, arroccati sui piccoli grumi di potere territoriale, si rendessero conto di una cosa soltanto: almeno la faccia, sarebbe il caso che la si salvasse, n’est pas? La premessa, anche in questo caso risulta utile, per consentire a noi stessi, di fare un bel respiro profondo, prima di produrci faticosamente, nel racconto conclusivo di una delle tante vicende, che onorano sia la posizione di responsabilità, ricoperta dai vari protagonisti, sia il candore più che probabile, con cui gli stessi protagonisti, dopo essersi squarciato il camice candido sul petto villoso, se lo sbatteranno (il petto) fino a sfondarselo, puntando il dito contro chi come noi, brutti, sporchi e cattivi, osano spingere la loro cattiveria e disumanità, fino a coinvolgere i figli e la famiglia, nei loro racconti sulla cofecchia organizzata e portata felicemente a termine, in danno di quei poveracci meritevoli ma privi di raccomandazione, che verranno spolverati fuori dalle stanze dei bottoni per far posto alle loro figlie, generi e figlie del compare d’anello in attesa del genero. Ebbene in questa bella Asl, quando, legittimamente per carità!, la UOC GRU, gestita dalla incomparabile Concetta Cosentino, mette in moto la Mobilità per compensazione e all’uopo si pubblica all’Albo Pretorio, una delibera ineccepibile, nella stessa si legge, in maniera costante ed invariabile che i due dipendenti interessati ricoprono nelle rispettive aziende, lo stesso profilo professionale e si specifica in maniera forte e chiara, che la mobilità per compensazione, non crea vuoti di organico. Eccellente! Nulla di più corretto, nulla di più esatto, nulla di più chiaro. Il tutto, è appena il caso di dire, non presta il fianco ad alcun equivoco né manipolazione. See see see! Sarà anche così che si dice ma… qualcuno allora, dovrà spiegarci come mai, in contemporanea alla correttezza ufficiale della delibera, qualcuno sostiene di aver sentito un fruscio, seguito da un sussurro tra due interlocutori…qualcuno dice che si trattava di un gatto e di una volpe e qualcun altro sostiene che avevano anche la coda…Fatto è che uno dei due diceva:” Ma…? e l’altro ribatteva: “Nun te preoccupà…falla venì…poi ghe pensi mi…” Carucci… per l’occasione parlava pure milanese. Dunque veniamo al fatto. Non è certamente un mistero, né si può negare che l’ineffabile Enzo Iodice, direttore del distretto unificato 17-19 per modo di dire, perché in realtà, da un pezzo, fa dell’Asl e dei suoi servizi esattamente quello che crede e i fatti sono sotto gli occhi di tutti… Tra un fatto e l’altro, il bravo Iodice ha fatto sì che la sua figliola, assunta all’Asl Na2 Nord, grazie ai buoni uffici dell’amico Balivo che, nella stessa occasione favoriva anche l’assunzione della sua stessa figliuola (il figlio di quest’ultimo intanto era stato assunto all’Asl di Caserta, dove lavora nell’Ufficio patrimonio ad Aversa) alla fine del 2023in virtù di una Mobilità per compensazione, venisse trasferita a Caserta. La figlia di Iodice avrebbe dovuto, in virtù delle norme di cui sopra, essere assegnata al distretto18 ma, sapete come vanno queste cose…i figli so piezz e cor…perché mandare la fanciulla al distretto 18, quando può farsi le ossa e i titoli nella direzione?, come recita la delibera? La mobilità non crea vuoti di organico? Vabbuò…eccheffa! Voi capite bene che il potere materno, assieme a quello paterno dovevano fare il resto e assieme al resto, anche il genero del megadirettore Iodice, doveva trovare la sua sistemazione, ma… tutto questo lo avevamo già scritto, non è vero?, a proposito…fu in quell’occasione che il dottor Iodice, caruccio, perse, storditamente, una splendida occasione per tacere, consentendosi il lusso di esprimersi nei nostri confronti, con espressioni assai discutibili, evitando da perfetto cuor di leone, di farlo di persona. Ma torniamo ai fatti che sono in verità, assai intriganti. La situazione di cui sopra, tipicamente familiare, rifletteva anche e soprattutto una reciproca e ben salda amicizia, tra Iodice ed il Balivo dell’Asl Napoli Nord…Sistemata la figlia di Iodice sotto casa, era giunto il momento di far tornare a casa, anche la figlia di Balivo, poera cara, o no?, ce la va sans dire, che non si può certo rifiutare un favore ad un amico, soprattutto se l’amico si è già mostrato tanto disponibile nei nostri confronti, n’est pas?, ed ecco che Iodice, generoso ed altruista come sempre, schiocca le dita con quella classe che lo distingue ovunque, ed in men che non si dica et voilà, una bella e più che legittima Mobilità per Compensazione e… la figlia di Balivo, è pronta per non creare vuoti di organico al distretto 21 di Santa Maria Capua Vetere, dove, appunto prestava servizio la collega, che avrebbe preso il suo posto alla Asl Na Nord. Ma come? la figlia di Balivo, uno che ha fatto tanti piaceri! …. a Santa Maria C.V. non sia mai detto!, e che ne parlamm affa’!, e così, senza neanche battere un ciglio, la figlia di Balivo prende servizio, non si comprende bene in virtù di cosa, alla direzione sanitaria di Aversa…Uh Gesù!…e com’è stat! E’ stat… è stat! Dunque, in conclusione caro il nostro Dg Blasotti che nell’articolo di ieri, erroneamente abbiamo chiamato Gubitosa, se non abbiamo fatto male i conti, avremmo ben due vuoti di organico nei distretti 18 e 19, visto che le due giovani figlie di Iodice e Balivo, non hanno occupato i posti resisi “vacanti” per accoglierle. Non nutriamo alcun dubbio sul fatto che abbiate trovato, in men che non si dica una pezza a colore della migliore specie…oppure ve ne siate infischiato, perché, siamo convinti che voi siate convinto di potervi consentire tutto …dopo avevi ascoltato a Sessa Aurunca, ne siamo assolutamente certi… Ma a tal proposito è il caso di rammentarvi che ad una dipendente dell’Asl, madre di una bambina portatrice di malattia rara e quindi assolutamente bisognevole della presenza materna, avete negato il trasferimento che le avrebbe consentito di avvicinarsi a casa, perché avrebbe creato un vuoto di organico e non vi era alcuna possibilità di mobilità compensativa…Ah già…che sciocchi! la dipendente non era raccomandata e non era figlia di …vogliate scusarci…eravamo distratti…Hasta la vista!
porte sempre aperte alla renault recitava un famoso sponsor televisivo.
porte sempre aperte per il donatore di mozzarelle, pizze e pane casareccio.
A cazzi loro tutto è concesso e tutto si può fare.
Al diavolo la povera gente ….
i figli so piezz i cor …. ma i loro, non quelli degli altri ….
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