MARCIANISE – Si terrà mercoledì 22 maggio, alle ore 17.30 presso il Palazzo della Cultura in via Duomo, nell’ambito della rassegna ‘Letture d’autore’, il reading di brani tratti dall’opera di Joseph Conrad ‘Cuore di tenebra’.
L’evento è organizzato nell’ambito delle attività promosse in seguito alla sottoscrizione del protocollo d’intesa tra il Comune di Marcianise, il tavolo di coordinamento e monitoraggio del Patto Locale per la Lettura della Città di Marcianise rappresentato dal funzionario comunale Domenico Corsale, l’Istituto Comprensivo D.D. 2 Bosco, l’APS Pro Loco di Marcianise, la Pro Loco Marthianisi, l’Associazione Culturale “Risvegli Culturali”, l’APS “Il Cortile di Cerere”, l’Associazione Archeoclub d’Italia e il Forum dei Giovani del Comune di Marcianise, per la promozione della rassegna “Letture d’Autore” e della Fiera del Libro.
L’iniziativa si inserisce inoltre nel più ampio cartellone di eventi culturali promossi dall’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Antonio Trombetta nell’ambito della campagna nazionale per la lettura, lanciata per la prima volta nel 2011 dal Centro per il Libro e la Lettura, diventata ormai un appuntamento fisso e giunta quest’anno alla quattordicesima edizione.
La manifestazione si aprirà con i saluti istituzionali del sindaco Antonio Trombetta mentre le letture e le riflessioni sull’opera saranno affidate al professore Domenico Rosato.
‘Cuore di tenebra fu scritto da Joseph Conrad in due mesi, nel 1898, sotto l’influsso della biografia e del mito di Rimbaud. È anzitutto un libro sul viaggio, sulla passione della scoperta di luoghi nuovi. In seguito, la vicenda di Marlow diventa una discesa agli inferi, nel cuore dell’Africa. L’incontro con Kurtz – agente dei mercanti d’avorio, che ha reso brutalmente schiavi gli indigeni – mette il protagonista, e il lettore, a contatto con il “cuore di tenebra”: il Male, reso grottesco da quegli uomini che credono Kurtz una sorta di divinità. Ma anche lui è, a suo modo, una vittima della solitudine, della follia, della cultura occidentale che va in mille pezzi quando entra in contatto con l’Altro. La morale del polacco-inglese Conrad è una risposta polemica al russo Dostoevskij: dato che Dio non c’è, difendiamoci da soli contro noi stessi’.
Joseph Conrad è lo pseudonimo del romanziere inglese di famiglia polacca Teodor Józef Konrad Korzeniowski (Berdičev, Ucraina, 1857 – Bishopsbourne, Kent, 1924). Appassionato della vita di mare, a 17 anni s’imbarcò a Marsiglia come mozzo su una nave francese; nel 1878 passò sotto bandiera inglese; nel 1884 conseguì il brevetto di capitano, naturalizzandosi britannico. Frutto del suo spirito d’osservazione durante i viaggi furono i suoi romanzi e racconti: Almayer’s folly (1895); An outcast of the islands (1896); The nigger of the Narcissus (1898); Lord Jim (1900); Youth (1902); Typhoon (1903); Nostromo (1904); Under western eyes (1911); Victory (1915); The shadow line (1917); Suspense (1925), ecc. S’impadronì tardi della lingua inglese ed espresse una concezione pessimistica della vita, con un senso drammatico che investe anche il paesaggio. Sebbene i suoi siano romanzi d’avventure, ciò che lo interessa è il dramma interiore dei personaggi, l’analisi della tragedia individuale, e va per questo avvicinato a scrittori come James, Dostoevskij e Proust.