NAPOLI, L’APPELLO PER L’ACCESSIBILITÀ A PIAZZA GARIBALDI: UNA RICHIESTA DI GIUSTIZIA SOCIALE

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   –   di Christian Mancini   –                                                     

 Napoli, una città vibrante di colori, culture e storie, ma anche di sfide e barriere per alcuni dei suoi cittadini più vulnerabili. Una mattina di ottobre ha scosso la coscienza della città partenopea, quando due avvocati, Riccardo Vizzino e Augusto, si sono trovati a testimoniare una scena agghiacciante di discriminazione urbana. Mentre si dirigevano verso il loro studio legale, sono stati colpiti dall’immagine struggente di un uomo non vedente in balia della folla caotica che si riversava dalla Stazione Centrale di Piazza Garibaldi.

Con i suoi occhiali scuri e il bastone, l’uomo lottava disperatamente per farsi strada tra la massa di viaggiatori, ma la mancanza di percorsi pedonali adeguati e di punti di riferimento per i non vedenti lo aveva reso vulnerabile e impotente. Questo evento ha sollevato una questione urgente e vitale: l’accessibilità per le persone non vedenti e ipovedenti a Napoli, in particolare nella vivace area di Piazza Garibaldi.

Piazza Garibaldi, cuore pulsante della città, si è recentemente trasformata grazie ai lavori alla Stazione Centrale, che hanno attirato l’attenzione internazionale grazie alle opere d’arte del Cracking ArtGroup. Tuttavia, nonostante l’aspetto rinnovato, mancano ancora infrastrutture cruciali per garantire la piena accessibilità a tutti, compresi coloro con disabilità visive.

La mancanza di percorsi pedonali adeguati, sensori acustici e segnaletica tattile rende estremamente difficile per le persone non vedenti muoversi in modo autonomo e sicuro in questa zona. La loro libertà di movimento è compromessa, e sono costretti a dipendere dagli altri per navigare lo spazio urbano.

La situazione è diventata urgente: il diritto alla mobilità è un diritto fondamentale sancito dalla Costituzione italiana, eppure, per molte persone non vedenti, questo diritto rimane un’illusione inaccessibile.

La questione dell’accessibilità non riguarda solo la libertà di movimento, ma anche la dignità e la qualità della vita di intere comunità. Senza azioni immediate e concrete da parte delle autorità competenti, i diritti di queste persone continueranno a essere violati.

È ora che le voci delle persone non vedenti e ipovedenti siano ascoltate e che le loro esigenze siano affrontate con urgenza e rispetto. Napoli non può più ignorare questa emergenza di accessibilità; è tempo di agire e garantire che tutti i suoi cittadini possano godere pienamente dei diritti e delle opportunità offerte dalla vita urbana.