CASERTA – Prosegue il 16 aprile alle h. 15.00 nell’Aula Magna del Liceo Classico “P. Giannone” di Caserta il ciclo di lezioni sul Novecento per le classi quinte, intitolato: La «Letteratura» (Femminile e Singolare), per ribadire la centralità in Italia della produzione letteraria di giornaliste, scrittrici e poetesse nel «secolo breve». Il secondo incontro è affidato a Elena Porciani, professoressa associata di Letteratura italiana contemporanea presso il Dilbec dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”. I principali interessi di ricerca di Elena Porciani sono l’opera di Elsa Morante, la rappresentazione della popular music nella letteratura contemporanea e le questioni letterarie di genere. Ha pubblicato saggi e monografie sulla rappresentazione letteraria dell’oralità e sulla presenza dell’autore nel testo. I suoi volumi più recenti sono Nostra sorella Antigone. Disambientazioni di genere nel Novecento e oltre (Villaggio Maori, 2016), Le donne nella letteratura della Resistenza (Villaggio Maori, 2016), Nel laboratorio della finzione. Modi narrativi e memoria poietica in Elsa Morante (Sapienza Università Editrice, 2019) e Il tesoro nascosto. Intorno ai testi inediti e ritrovati della giovane Morante, con sei storie e una poesia dell’autrice (Quodlibet 2023).
Nel corso della lezione, la professoressa Porciani discuterà con le alunne e gli alunni delle classi quinte, e anche con una rappresentanza delle classi terze, del liceo classico e scientifico, del suo ultimo lavoro scientifico, che offre per la prima volta una presentazione del ‘tesoro nascosto’ riemerso dall’Archivio Morante della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma dopo le ultime donazioni degli eredi. Ad esso si aggiunge il recupero di sei storie per l’infanzia e una filastrocca edite fra il 1932 e il 1935 e ripubblicate dalla Porciani. La pluralità di generi, modi e personaggi non impedisce di riconoscere come siano già all’opera le costanti dell’immaginario morantiano più noto: la compresenza di romance e novel, il fantastico psicologico, l’umorismo feroce, e poi temi quali l’adulterio, il culto dell’infanzia, il teatro, gli amori fatali e infelici, il materno, le famiglie spezzate, le passioni morbose. Grazie a queste acquisizioni e riscoperte il corpus della giovane Elsa Morante conosciuto si trova a essere composto da più di centosettanta testi, fra racconti, favole, poesie, articoli e il romanzo a puntate Qualcuno bussa alla porta: una produzione ampia e sorprendente, fondamentale per comprendere nelle sue radici più profonde la parabola letteraria dell’autrice. La ‘preistoria’, per citare il termine utilizzato da Morante per indicare i suoi lavori più precoci, ormai si è fatta storia.