INTERVISTA AI SIGNORI DELLA CISL…QUELLI CHE CONTANO…

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   –   di Francesca Nardi

C’è molto di sornione in quella vecchia volpe di Nicola Cristiani, abilissimo nell’assumere l’atteggiamento serioso di chi è appena uscito faticosamente vittorioso, da una complicatissima trattativa con i patron della Sanità, che gli è costata sudore e sangue…una gran quantità di sudore e sangue, ovviamente donata in lodevole e volontario sacrificio, a tutela dei diritti sacrosanti dei lavoratori…Nonostante la lunga militanza, nonché indiscutibile, esperienza strategica di Nicola Cristiani, ogni tanto nel corso dell’intervista, persino lui non può fare a meno di lasciarsi andare ad un breve sorriso, appena accennato, che a parer nostro potrebbe essere interpretato come uno stiracchiatissimo: hai ragione…Questione di esperienza …ti dico tutto senza raccontarti niente… Ancora all’inizio del cazzimma-master invece, il neo segretario aziendale, delfino di Cristiani, Guido Alfano, in servizio al pronto Soccorso dell’Ospedale di Caserta, ancora privo di quella ‘ntecchia di senso dell’umorismo che impedisce in molte occasioni, di prendersi troppo sul serio. Alfano si esibisce nella parte del sindacalista estraneo a tutto ciò che non riguardi la sua mission di paladino dei diritti dei lavoratori e per quanti tentativi si facciano, per indurlo a rilasciare un suo parare sui vari scandaletti del nostro Ospedale, uno fra tanti, la dependance anestesiologica del Dipartimento di Cardiologia, sulla cosmesi a buon mercato, lui resta assolutamente impassibile e muto in modalità: “nu sacciu nente”. A differenza di Cristiani che dopo essere stato costretto a dire con una espressione da premio Oscar: “so quello che hai scritto su Appia Polis”, ti rilascia un mutismo sorridente, lui, il neosegretario aziendale Guido Alfano, non ride…cercando di farti capire con l’espressione severa, che la prossima volta puoi anche fare a meno di chiedere…Peccato che nessuno gli abbia detto che noi continueremo a chiedere…a cercare, a scrutare tra le righe e le pause… fino alla noia. Hasta la vista!