ASL, LA GRANDEUR DI IODICE E LE PEZZE AI GOMITI…

(f.n.) – Non possiamo che condividere le sane preoccupazioni di coloro che, per una ragione o per l’altra vincolati al distretto 17-19 dell’Asl, ritengono che il capodistretto, nonché coordinatore di tutti i distretti dell’Asl, dottor Enzo Iodice, stia vivendo un momento di particolare euforia organizzativa, non esclusi i danni collaterali, nel senso che, da quello “splentito” che è, vorrebbe che tutto attorno ai suoi distretti si ingigantisse e prendesse corpo e luce straordinari…ignorando quella virtuale, ma provvidenziale, battuta sulla spalla che, tradotta in presa di coscienza significa: facciamo un party con i fichi secchi…Ma la grandeur che lo caratterizza da sempre, non consente a Iodice di pensare in piccolo e da qualche tempo, si è messo in testa di realizzare de facto, la famosa “continuità assistenziale”, secondo la sua scuola di pensiero che prevede  la creazione di due ambulatori h24, nei distretti 17 e 19, utilizzando però, lo stesso personale che attualmente, è in servizio al Chronic Center ed agli poliambulatori, in cui visitano gli specialisti ambulatoriali. Si dice in giro che nel corso della riunione tenuta da Iodice, qualche tempo fa con i dipendenti, per illustrare appunto gli spostamenti che aveva intenzione di fare, si udisse tra i presenti un borbottio che si rivelò essere la citazione alla buona, di un proverbio delle “saettelle” partenopee: “cummoglie stu piett e o’….teng scupiert” . Infatti i progetti di Iodice non sembrerebbero facilmente attuabili e mettere insieme turni decenti, si rivelerebbe una vera e propria avventura, o no? Tra l’altro, un ambulatorio h24 non ha motivo di essere, perché diventa un reparto a tutti gli effetti…Pare che qualcuno di buon senso da quelle parti ci sia e gli abbia consigliato di aprire soltanto di mattina gli ambulatori, o, al massimo, mattina e pomeriggio e togliersi quindi dalla mente l’h24, perché il personale, ovviamente, non è sufficiente per coprire le notti e sarebbe costretto a toglierlo ad altri servizi distrettuali….Ma… chi lo induce a ragionare, purtroppo parla a vuoto, perché le intenzioni di Enzo Iodice mirano addirittura a spostare il personale dal settore materno infantile, peraltro aperto 8-20, quel personale che garantisce le vaccinazioni, per intenderci. La brillante e geniale operazione, otterrebbe quindi di ridurre drasticamente i servizi, spendendo inoltre, molto di più perché, (ma forse al bravo Iodice è sfuggito), si dovranno pagare le indennità di turno ai dipendenti ed inevitabilmente, aumenteranno vertiginosamente gli straordinari, non avendo personale, appunto, per coprire i turni….La domanda sorge spontanea: ma il Dg Blasotti non è ancora tornato dall’ultimo fine settimana su Marte?, sarebbe opportuno soprattutto, che il Dg dell’Asl spiegasse al volgo, nella maniera più chiara e doverosa, in virtù di quale inossidabile ragione, consente a Iodice di fare il grande di Spagna, sgarrupando in codesta maniera? Qualcuno ironicamente comincia a chiedersi se il caro Enzino Iodice, pensi ed ordini secondo il suo personale pensiero o queste “belle penzate”, le condivida con qualcuno o riceva beata ispirazione da qualcun altro, particolarmente dotato di luminosa, ma insensata e colorata fantasia? Si dice che ultimamente, tra i suoi fidi “consigliori”, vi sia un primario oculista, suo protetto, di Aversa…Mah!…staremo a vedere se, al momento della resa dei conti che, sicuramente arriverà, così come è nell’ordine naturale delle cose, a pagare le spese dell’assurdo, saranno i soliti poveri disgraziati, costretti al silenzio nel tempo, pena l’ostrakon o i signori della luna rossa imbalsamata, con le loro coscienze al seguito? Intanto si vocifera che parecchi dipendenti, si siano messi in malattia e molti chiederanno il trasferimento, anche soprattutto perché lo “stravolgimento artistico” che Iodice sta attuando, comporta rischi notevoli…ma anche di questo il sibarita sanitario sembra non essersene “addonato”. Sembra quasi non essersi accorto neppure della fatiscenza dei locali e delle miserrime condizioni, in cui è ridotto l’ensemble sanitario locale…Ricordiamo al “ciccetto occidentale” che in ogni “tana” appena appena abitabile, prima di organizzare una qualsiasi attività al suo interno, si pensa a rendere la tana agibile, abitabile e soprattutto decente, dal punto di vista igienico sanitario…Iodice “nun se l’è fatt chistu cunt?”… disse uno, passando di lì e parodiando il grande Totò nella immortale “a’ livella”…Hasta la vista companeros!