Di Alessandro Aita
CASERTA – Una partita che contava il giusto, quella di ieri al PalaPiccolo. La Paperdi Caserta già retrocessa cade fra le mura amiche contro una lanciatissima Bakery Basket Piacenza per 82-105, travolta da una squadra in serata di grazia al tiro da tre punti e che arriva ai playoff a marce altissime grazie alle otto vittorie ottenute nelle ultime nove partite. Ma quello che bisogna registrare è che, nonostante una stagione balorda, il pubblico bianconero (seppur non delle grandi occasioni, ma comunque con una più che discreta cornice) ha deciso di essere al fianco della propria squadra.
Non si sono lesinati cori per il roster e in favore della società, con un gruppo di tifosi che ha mostrato sugli spalti uno striscione inneggiante a Francesco Farinaro con la frase ‘Sempre al tuo fianco Presidente’, riconoscendolo come l’uomo su cui si potrà contare per il futuro di questa società, qualunque essa sia. E a fine partita, nonostante la sconfitta pesante, il popolo bianconero ha voluto comunque onorare i giocatori e Ciro Dell’Imperio, uno dei figli di Caserta catapultato nel ruolo di head coach dopo un inizio tribolato. Crescendo anche lui, allenamento dopo allenamento, giorno dopo giorno, e il PalaPiccolo glielo ha riconosciuto, seppur senza ottenere il mantenimento della categoria. Una squadra che si saluterà nei prossimi giorni, con domani 23 aprile che sarà uno degli ultimi allenamenti prima del ‘rompete le righe’ ufficiale.
La sostanza però non cambia, con la retrocessione in serie B interregionale. Una categoria balorda, che il prossimo anno vedrà 96 squadre al via e con sole quattro promozioni dalla prossima stagione. Un vero e proprio imbuto da cui poche, pochissime, riusciranno a passare. Ma uno dei punti focali da cui ripartire deve essere la passione che il pubblico della Paperdi Caserta ha messo anche in situazioni disperate, o come ieri con il destino già segnato. Poiché in molti potevano decidere di passare una domenica diversa rispetto al ‘deprimersi’ per l’ultima partita in un campionato nazionale, e invece hanno deciso di essere stoicamente lì, al fianco della Juvecaserta. Simbolo che in fondo, la prima missione è riuscita nonostante tutto: quella di riaccendere la fiammella per la pallacanestro.
Lo si scrive oggi, che è il diciassettesimo anniversario di un giorno nefasto per la storia bianconera. Era il giorno della trasferta di Pavia, quando 2246 supporters bianconeri riempirono il PalaRavizza per quello che doveva essere il giorno del ritorno in massima serie dopo tredici anni. Quella squadra, che aveva giocato un campionato di vertice con giocatori del calibro di Bj McKie, Elton Tyler, Andrea Ghiacci e l’arrivo in corso d’opera di un Rodney Monroe assai in là con l’età, fallì l’obiettivo, incartandosi su sé stessa sia in quel match che con Jesi ai playoff. Ma l’anno dopo arrivò la rivincita, assaporando la Serie A l’8 giugno 2008. Da un fallimento ci si seppe rialzare e tornare ancora più forti, spinti da quel pubblico adorante. A distanza di diciassette anni, l’ingrediente pubblico c’è già. E si può ripartire da loro.