IN MEMORIA DEL POLICLINICO: INTERVISTA A CARMINE CRISCI, STORICO SEGRETARIO DELLA CISL…

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–   di Francesca Nardi   –   

Forse e soltanto per coerenza, ogni qualvolta la sorte ci offre l’opportunità di incontrare la “ragione”, nella sua lucida perfezione, per quanto cruda ed aspra essa sia, dovremmo premettere che siamo drammaticamente consapevoli che, nonostante ciò che stiamo per ascoltare, non cambierà nulla…perché?, perché questo scetticismo?, perché nelle cosiddette stanze dei bottoni, (luoghi grigi e squallidi privi di manutenzione) si alternano da sempre, elementi dell’unica categoria cui è consentito l’accesso al potere decisionale. Tutto ciò che si agita attorno a quella tristissima cosa, che è la realtà dei fatti, sapete e sappiamo che non conta nulla, laddove non sia strettamente funzionale al grigio del potere. Il preambolo è quasi un intercalare con una precisa funzione…quella di frustare virtualmente a sangue, tutti coloro che, pur non appartenendo alla categoria di cui sopra, ne conoscano a perfezione l’esistenza, la genesi ed il prodotto e… tacciono, da decenni, da sempre…arrecando alla comunità, con il loro pernicioso silenzio, danni ancora più devastanti di quelli ufficiali, che peraltro, contribuiscono pesantemente a legittimare. Carmine Crisci storico segretario della Cisl, oggi dietro nostra insistenza, torna a parlare di Policlinico, e lo fa nell’unica maniera possibile…raccontando in maniera ferocemente asettica, l’unica verità possibile che, nel corso degli anni, le diverse comparse di questa lunga storia senza protagonisti, hanno manipolato, decorato, umiliato e deriso, affossato per recuperarla improvvisamente, solo e soltanto in virtù dell’unico motivo che conta per le comparse, il misero compenso in termini di asservimento per un tanto all’ora. Uomini come Carmine Crisci, la cui esperienza è un’autentica scuola di pensiero cui iscriversi per amore di conoscenza, dovrebbero mostrare il loro amore per la verità ed il futuro dei giovani di questa Città, raccogliendo coraggiosamente il testimone che in questo momento, sembra non appartenere a nessuno, dal momento che giace semi seppellito da una consapevole vergogna, nell’ultima buca che abbiamo appena superato, evitando miracolosamente di restarci inchiodati, a causa di un più che possibile sfondamento del braccetto… Hasta la suerte!

CARMINE CRISCI IN MEMORIA DEL POLICLINICO: INTERVISTA A CARMINE CRISCI, STORICO SEGRETARIO DELLA CISL…