– di Francesca Nardi –
Fino a qualche tempo, molti di noi che, certe situazioni che definire scandalose, è un eufemismo, le hanno vissute assai da vicino, pensavano che tornare ad accennare al Policlinico in costruzione, fosse una vera indecenza. Dopo oltre 25 anni di favole cucite su misura, ad uso e consumo di gonzi ed ingenui, all’occasione marionette caricate al voto, era necessario un coraggio da leone, per cimentarsi nel riprendere il discorso e sperare di essere ascoltati in modalità “be quiet”…Invece, poiché come giustamente abbiamo sempre sospettato, ogni parlamentare che si avvicendi nel pallottoliere romano, può vantare la possibilità di compensare le distrazioni, le mancanze e le incapacità del precedente, allo stesso modo in cui un Rettore di fresco conio, cavalca la tigre meglio di chi l’ha preceduto e via col tango… accade che, quasi in contemporanea e nello stesso stile, simpaticamente “strategico-furbesco-epistolare”, politico e rettore si cimentino in affermazioni, certezze e progetti, tutti rigorosamente in via di realizzazione. Ora… si dà il caso che di prossima realizzazione, nell’area di circa 250 mila mq, in cui avrebbe dovuto sorgere un Policlinico completo, all’esterno ed all’interno di tutto ciò di cui necessità una struttura del genere, l’unica cosa che vedrà la luce, senza tante storie aggiunte, prima della fine dell’anno in corso, ma nessuno ci giura, forse sarà l’aulario o poco più, dal momento che, se il passato ci ha insegnato qualcosa, le affermazioni del Rettore Gianfranco Nicoletti in ordine al fatto che entro la fine dell’anno 2024, il Policlinico di Caserta dell’Ateneo Vanvitelli ospiterà le attività universitarie di didattica e di ricerca…per quel che ci riguarda vanno prese con beneficio di inventario e riteniamo che in merito a questo nostro giudizio nessuno abbia il diritto di fare l’offeso. Ed in virtù delle motivazioni relative al pudore, di cui facevamo cenno prima, è appena il caso di evidenziare che, chiunque sia, tra politici ed universitari a disquisire sul Policlinico, offrendo certezze sull’attuale serietà d’intenti, di chi muove i fili, ebbene debba ritenersi fortunato se riusciamo ancora a replicare con più che giustificate eccezioni, n’est pas? I lettori dei comunicati ufficiali, si dividono in due categorie, quelli che si fermano ad ogni chiusura di periodo e riflettono, scoprendo sempre e comunque un senso più o meno recondito e quelli che colgono la frase ad effetto, soprattutto se giunge come nel caso del Policlinico, a mettere un punto fermo e di riferimento nella nebbia, senza cogliere il particolare che crea una giustificazione per tutto ciò che non si concluderà. Esempio della raffinata posa in opera negli occhi del cittadino di una manciata di sabbia fresca di giornata: ebbene l’onorevole Marco Cerreto di Fdi, presumiamo in buona fede, nei giorni scorsi ha inviato un comunicato in cui si leggeva: “Policlinico, Cerreto: Col governo Meloni finalmente si riparte, grazie al ministro Bernini attenzione e concretezza”. Chi legge, fatto salvo un giustificato scetticismo, è tenuto a credere che i lavori ripartiranno per arrivare infine al completamento del Policlinico, non è vero? Eureka dunque…Leggendo ci convinciamo di avere compreso esattamente il senso del comunicato, soprattutto laddove si legge: “Il Ministro ha condiviso la necessità di garantire la tempestiva conclusione di un’opera di estrema importanza per la sanità campana e per tutta la Comunità universitaria e finalmente, grazie al Governo Meloni, i casertani e tutto il territorio possono contare sull’impegno concreto a superare un’odissea durata davvero troppo a lungo.” Decisamente il comunicato fino a questo punto, è un chiaro annuncio della rapida ripresa dei lavori e dell’ancora più rapido completamento del Policlinico. Ci si riferisce all’intera struttura del Policlinico, non è vero? E mentre tutti i lettori, noi compresi, ci lasciamo andare all’entusiasmo, chi farà mai caso all’ultima parte del comunicato, la più significativa?: “L’attenzione al tema della sanità pubblica è centrale e in parallelo c’è la ferma volontà di concentrare al massimo i tempi per attivare il blocco della ricerca e della didattica” . Quindi appare evidente, in termini pratici, che di parte assistenziale e di pazienti non se ne parla proprio e che per adesso sarà ultimata soltanto la parte destinata alla ricerca e alla didattica…Poi… l’annuncio che la Regione ha stanziato 42 milioni per il completamento del Policlinico…ma per il completamento della struttura o per avviare il blocco della didattica e della ricerca?…Per quale motivo secondo voi, le nostre emozioni sono ancora, nonostante tutto ciò, placidamente assopite?, forse perché… quando fu apposta la firma all’accordo di programma nel 1999, noi c’eravamo? E proseguiamo…a conferma delle disquisizioni politiche giungono, con i dovuti orpelli, le elucubrazioni universitarie. Il Rettore Nicoletti in effetti, è assai preciso, perché afferma con certezza che, entro la fine del 2024 il Policlinico di Caserta che è diventato… Policlinico dell’Ateneo Vanvitelli… ospiterà le attività universitarie e di ricerca…Ebbene stiamo per assistere ad un miracolo dietro l’altro, dal momento che, per attivare questo Polo in pochi mesi, qualcuno si farà prestare la bacchetta magica da Mago Merlino, o no? Il Rettore azzarda anche i tempi per la conclusione delle opere dedicate all’assistenza, ma, furbescamente aggiunge: “Non voglio anticipare nulla!” Intanto lascia intravedere 40mila mq di parchi e giardini, 9mila mq di piazze pubbliche, 350 posti letto, un piazzale di accesso al Pronto Soccorso con eliporto e una popolazione studentesca di cinquemila persone che, entro la fine dell’anno sciameranno nel polo didattico, completato, rifinito e decorato. Se tutto ciò dovesse avvenire saremo felici di dedicare una pagina speciale alle nostre scuse per aver dubitato ed anche se 25 anni di presa in giro e scandalo internazionale, sono ben più di una giustificazione per il nostro scetticismo e se, detto in confidenza, qualcuno dovrebbe chiedere scusa alla stampa e quindi anche a noi, per tutte le volte che ci avete fatto scrivere scemenze sull’apertura, la ripresa ed il probabile completamento del Policlinico, ebbene…lasciamo stare e… se entro il 2024, cinquemila studenti sciameranno per le aule destinate alla ricerca e alla didattica, noi chiederemo cinquemila volte “SCUSA”. Hasta la vista!