CAPUA – Mancano ormai soltanto tre puntate – accomunate dall’esplorare tematiche particolarmente cariche di aura, ossia di senso del meraviglioso e pregnanza vitale – alla conclusione del XV festival-laboratorio palascianiano di scienza, filosofia, poesia, gioco e umana armonia «Omnia palco sacra. I “Quindici” di Marco Palasciano»: un viaggio lungo più di un anno attraverso i quindici elementi base della formazione del filosofo e artista multidisciplinare capuano, un monumentale bilancio esistenziale preliminare alla stesura del suo opus magnum letterario.
La puntata n. 13 – «N come Narrabilia e mirabilia. Mito, fiaba, horror, fantascienza, altra aura» – vedrà l’Accademia Palasciania in collaborazione con Capua Sacra, tenendosi nella chiesa di San Salvatore a Corte (Capua, via Principi Longobardi 19). L’appuntamento, come sempre a ingresso libero, è per le ore 18.30 di sabato 16 marzo.
L’elemento base di turno saranno i mondi dell’immaginario, dai miti greci e vari fino alla fantascienza e all’utopia passando per favola, fiaba, fantasy, letteratura cavalleresca, cappa e spada, western, gotico, giallo ecc. Il cammino stesso di Palasciano nella narrativa è iniziato, a dieci o undici anni, col comporre – seguendo su un atlante il percorso dei personaggi – racconti d’avventure fantastiche e surreali, ispirate principalmente al Voltaire dei contes philosophiques e ad altri autori settecenteschi; a quattordici anni i primi romanzi che si trovò a scrivere furono di genere fantascientifico, per aver allora scoperto la rivista «Urania», oltre ad essere intriso di suggestioni in tema mutuate dal cinema e dalla televisione dell’epoca; in séguito sarebbe passato a Joyce e Greenaway, ma questa è un’altra storia.
Al termine della lezione sarà donato a chi più lo desideri il volume dei «Quindici» di turno: «Racconti e fiabe».
Ricordiamo che per partecipare non vi è necessità di aver seguito le puntate precedenti, e che il programma completo di «Omnia palco sacra» è consultabile nel blog dell’Accademia