ASL BENEVENTO, DEMEDICALIZZAZIONE AMBULANZE: INTERROGAZIONE DELL’ON. ZINZI

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GZinzi ASL BENEVENTO, DEMEDICALIZZAZIONE AMBULANZE: INTERROGAZIONE DELLON. ZINZIBENEVENTO – In merito alla questione della demedicalizzazione delle ambulanze e del servizio di emergenza dell’Asl di Benevento il deputato e vice coordinatore regionale della Lega, onorevole Gianpiero Zinzi, ha presentato interrogazione a risposta scritta al ministro della Salute Schillaci.

Immediato il sostegno del Responsabile Coesione Territoriale e Zes Lega Salvini Premier Luigi Barone al deputato leghista “Ringrazio l’amico deputato della Lega e vice coordinatore regionale del partito, Gianpiero Zinzi, per l’interrogazione presentata al ministro della Salute Schillaci riguardo la questione della demedicalizzazione delle ambulanze del 118 e del servizio di emergenza Asl Benevento.
Si evidenzia, così, la sensibilità della Lega su un tema che sta creando non poche preoccupazioni per i cittadini del Sannio.
Tema su cui, tuttavia, permangono diverse perplessità: per il mese di Marzo, ad esempio, sono stati coperti tutti i turni con i 48 medici a disposizione e questo rende evidente che la demedicalizzazione delle ambulanze non può in alcun modo essere giustificata con le carenze di organico, motivazione più volte addotta dai vertici Asl.
Per contro invece avanzerebbero addirittura disponibilità per coprire altri turni: si potrebbe così verificare la possibilità di ripristinare la presenza h12 del medico in ambulanza a San Bartolomeo in Galdo. Un eventuale potenziamento del servizio quindi, mentre appare certa la possibilità di mantenere i medici in ambulanza e totalmente ingiustificata la demedicalizzazione tout court: ciò al netto, ribadisco, di un totale e incondizionato apprezzamento per la figura degli infermieri.
La Lega, come evidenziato anche dall’interrogazione dell’amico Zinzi, continua a vigilare attentamente sulla vicenda nell’esclusivo interesse del territorio e dei suoi cittadini”.

Riportiamo di seguito e in allegato il testo dell’interrogazione

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Al Ministro della salute. – Per sapere – premesso che:
l’emergenza sanitaria territoriale costituisce un’articolazione cruciale dell’assistenza distrettuale che deve assicurare «interventi tempestivi», nonché il trasporto «in condizioni di sicurezza» del paziente ai sensi del dPCm 12 gennaio 2017;
nell’Asl di Benevento, il servizio di Emergenza Territoriale 118, istituito ai sensi del DPR 27 marzo 1992 e della legge n. 2 del 1994 della Regione Campania, garantisce l’assistenza su un territorio esteso 2.080 kmq con 277 mila abitanti distribuiti in 78 comuni;
il contingente del 118 si è assottigliato nel tempo e sulla definita dotazione risulta una carenza di oltre 30 medici. In ogni caso, con il 62% di medici in organico, l’Asl di Benevento potrebbe garantire l’assistenza medica sulle ambulanze attivando l’istituto delle prestazioni aggiuntive;
il CCNL dell’Area Sanità, all’art. 115, comma 2, consente alle aziende ed enti del SSN di “acquisire prestazioni aggiuntive, soprattutto in presenza di carenza d’organico”;
l’articolo 11 del decreto-legge 30 marzo 2023, n. 34 (decreto bollette), convertito, con modificazioni, dalla legge n. 56 del 2023, prevede che “le Aziende e gli Enti del SSN per affrontare la carenza di personale medico […] e al fine di ridurre l’utilizzo delle esternalizzazioni possono ricorrere, per il personale medico, alle prestazioni aggiuntive di cui all’articolo 115” citato;
nonostante tali possibilità, l’Asl di Benevento, inspiegabilmente, già a far data dal 1° luglio 2023, ha avviato la demedicalizzazione di quattro ambulanze su dieci. A breve, la medesima Asl procederà alla demedicalizzazione di tutte le ambulanze del servizio emergenza 118 sull’intero territorio della provincia;
l’Asl di Benevento non ha mai adottato il servizio di pronta disponibilità, disciplinato dall’art. 27 del CCNL di settore, «caratterizzato dalla immediata reperibilità del dirigente e dall’obbligo per lo stesso di raggiungere lo stabilimento nel tempo stabilito nell’ambito del piano annuale adottato, all’inizio di ogni anno, dall’Azienda o Ente per affrontare le situazioni di emergenza in relazione alla dotazione organica ed agli aspetti organizzativi delle strutture»;
l’attività del 118 affronta condizioni cliniche e assistenziali ad elevato rischio e il malfunzionamento del sistema di trasporto infermi rappresenta uno degli eventi sentinella di particolare gravità potenzialmente evitabili che devono essere prevenuti in ragione della raccomandazione n. 11/2010 del Ministero della salute;
la demedicalizzazione delle ambulanze contrasta con i principi dello «sviluppo dell’assistenza territoriale» e del potenziamento della «rete territoriale di soccorso» dettati dal DM 70/2015 e DM 77/2022;
la scelta dell’Asl di Benevento contrasta anche con l’obiettivo prioritario del SSN che è quello di offrire assistenza di alta qualità ed in condizioni di massima sicurezza;
con la demedicalizzazione delle ambulanze, mancando la funzione di filtro, aumenteranno i ricoveri dalla rete 118, andando a congestionare ulteriormente una rete ospedaliera, come quella sannita, già molto intasata;
numerosi Sindaci del territorio, l’Ordine dei Medici e diversi sindacati hanno protestato, anche a mezzo stampa, per la scelta della demedicalizzazione decisa dall’Asl di Benevento;
dalla rassegna stampa emergono dati preoccupanti, come la morte di pazienti durante i soccorsi per la problematica del trasporto infermi e all’ambulanza senza medico in alcuni comuni della provincia di Benevento (San Bartolomeo in Galdo, Ginestra degli Schiavoni, Cusano Mutri) –:
se il Ministro sia a conoscenza dei fatti esposti;
se intenda promuovere iniziative, per quanto di competenza, a tutela della salute pubblica, anche valutando la sussistenza dei presupposti per l’avvio di iniziative ispettive, per verificare la situazione in essere, eventuali profili di responsabilità e garantire un adeguato servizio trasporto infermi emergenza 118 nel territorio sannita, nel rispetto delle norme e raccomandazioni nazionali in materia.