CAPUA – Dovrebbe tenersi questa sera a Porta Roma un incontro dibattito organizzato da un gruppo nutrito di cittadini per discutere dei valori attribuiti alle aree edificabili ai fini dell’applicazione dell’IMU, ritenuti “spropositati e fuori mercato”. Con deliberazione del sub commissario dell’11 marzo 2022 furono attribuiti dei valori alle aree edificabili, in relazione alla loro ubicazione e tipologia. Conseguenza di quella delibera sono i valori unitari molto alti, che nella realtà del mercato non trovano riscontro e l’ulteriore conseguenza che il valore dell’IMU è elevatissimo. Ulteriore conseguenza, sempre legata all’IMU, è la richiesta del pagamento dell’imposta per gli anni precedenti all’approvazione del PUC, calcolata sulla base di quella tabella del 2022 ma per un periodo in cui l’iter del Piano Urbanistico Comunale era ancora in corso e quindi, “di fatto, non vi era ancora la possibilità di edificare”. Il consigliere Massimo Antropoli: “Per un’area della zona B1, il valore unitario a mq è fissato in 180€; a S. Angelo in Formis, ove i terreni ricadono nella zona B3, il valore è di 110€ a mq. Quotazioni che non trovano alcun riscontro nel mercato reale, chiaramente spropositate. Necessario rivedere quei valori riferiti alle diverse zone”. Anche il consigliere Fernando Brogna ritiene necessario intervenire sui valori attribuiti alle aree edificabili, anche per la richiesta dell’IMU per gli anni pregressi. Somme ingenti per terreni che di fatto non erano ancora edificabili. “ Auspichiamo si metta mano a questa situazione paradossale; molti cittadini si vedranno recapitare cartelle per terreni che erano privi di opere di urbanizzazione, per un periodo in cui l’iter del PUC era in corso e quindi, di fatto non si poteva edificare. Spero che si faccia presto a mettere mano a questa assurda anomalia, il tempo perso è già tanto” – conclude Brogna.