(f.n.) – Avete presente miraggi figurati come l’integrazione territorio-ospedale, la continuità assistenziale e…tutto ciò che lascia in giro, un soave ma persistente e soprattutto convincente, olezzo di efficienza?, per non parlare dei premi che qualche mecenate offre e si ritirano in nome della gestione illuminata, di cui qualcuno avrebbe dovuto dar prova ed offerto lettura, attraverso la posa in opera di impeccabili rituali, che contribuiscono a conferire un senso compiuto a quella che fu annunciata, come una sanità da fare invidia alla penisola scandinava…avete presente? Sicuro?, avete letto bene?, e allora provvedete a metterci una pietra sopra perché, fatte salve le passerelle in doppio petto ed i comunicati in modalità: “bollettino della perfetta assistenza”, e le varie ruote del pavone che, a turno, i geni della sanità de noautri, aprono e schierano sul palco dei sogni perduti…la realtà del sistema sanitario pubblico, con cui potreste, malauguratamente, trovarvi ad inciampare nella provincia di Caserta, è ben altro e somiglia ad una mulattiera virtuale, adatta esclusivamente a chi, fin dalla tenera età, segue con diligenza e con una certa assiduità, opportuni corsi di sopravvivenza e relativi aggiornamenti. Ma… per rendere al meglio il concetto della sciatteria gestionale ed organizzativa, che caratterizza le nostre contrade sanitarie, costellate di rosee carriere improduttive ma, proprio per questo, intonse e luminose come fari in lontananza, i cui numi tutelari sono facilmente individuabili e riconoscibili, dicevamo…per rendere al meglio il concetto, è appena il caso di raccontarvi l’ennesimo, piccolo e significativo aneddoto…Qualche tempo fa, una signora X si reca nello studio di un ginecologo privato ed in quella sede effettua un pap test, dal cui risultato emerge il sospetto di HPV (papilloma virus). La signora, sempre privatamente, effettua il test per l’HPV che conferma la presenza dell’infezione. A quel punto la signora X, come prevede il protocollo si reca al Distretto 22 dell’ASL, nel consultorio di Capua, per essere inserita nel percorso previsto per questi casi specifici. La signora viene quindi sottoposta ad una colposcopia, il cui risultato conferma la diagnosi di cui sopra. Fin qui sembrerebbe che tutto stia procedendo regolarmente, n’est pas?, ebbene sì…ma è proprio a questo punto della perfezione, che qualcosa deraglia…ed infatti alla signora viene consigliato, stranamente, di rivolgersi al suo ginecologo privato per effettuare una Leep (procedura di escissione elettrochirurgica delle cellule atipiche)…e questo a proposito della continuità assistenziale e dell’integrazione territorio-ospedale di cui sopra…A questo punto la signora X avrebbe dovuto, così come prevede il protocollo, e come peraltro le era stato caldamente raccomandato, dal personale stesso dell’Asl, fare il vaccino per l’HPV. Ma…a questo punto, con profonda costernazione, dobbiamo rendervi edotti sul seguito…La signora in questione, dal mese di novembre u.s. continua ad andare avanti e indietro tra la sua abitazione ed il Consultorio del Distretto 22 di Capua per ricevere il vaccino…ed ogni viaggio risulta inutile, infatti…non le si può praticare il vaccino anti HPV, per mancanza di personale…La domanda sorge spontanea, dal momento che le nostre pulsioni reattive, sono irrefrenabili:…ma se state asfissiando l’umanità ed oltre, con le vostre chiacchiere farcite di decori e fronzoli, sulle Case di Comunità che, a sentire i soliti comunicatori della domenica, saranno efficienti come Ospedali Svizzeri in miniatura e… le quali strutture per quanto miniaturizzate possano essere, avranno soprattutto necessità di personale, altrimenti ve le sognate le Case di Comunità assieme alle vostre chiacchiere…ma raccontateci un po’… dove andrete a recuperare il personale indispensabile, se non ne avete a sufficienza neppure per fare un vaccino ad una signora, che ne ha strettamente bisogno e da circa quattro mesi, obbligate vergognosamente, a fare avanti indietro?? C’è un’altra domanda che sorge spontanea come la precedente…Poiché in questo momento, sicuramente qualcuno si starà agitando come è sua abitudine, soprattutto quando ha torto marcio, chiediamo per sapere … il motivo della sua suscettibilità dal momento che… se il personale c’è ed è una scusa quella che viene propinata alla signora, ciò significherebbe che questo personale e chi lo dirige non sono degni di fare il mestiere per cui sono lautamente retribuiti. Se il personale manca davvero, piantatela una volta e per sempre di darvi tante arie, perché siete davvero inqualificabili e riteniamo che sia infine giunto il momento di essere seri e darvi una mossa…perché…sapete?, decisamente non riusciamo a comprendere in cosa consista il vostro lavoro di direttori, dirigenti e via col tango, per il quale avete avuto necessità del solito sponsor politico. Hasta la vista companeros!
Vittima o non vittima, sono sette anni e mezzo che sta facendo i suoi porci comodi. Gli interessi sono consistenti.
Il problema dell’Asl è serio.
Blasotti non capisce un cazzo di sanità.
Sta a fa solo frittate e si affida a uno come Iodice ma cosa vuoi che sia questa ASL?
Dobbiamo solo pregare e aspettare.
La regione dovrebbe intervenire su questo scempio.
Blasotti è vittima della capa rasata!
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