(f.n.) – L’intento di coloro che procedono speditamente, soprattutto nell’organizzazione dei fatti loro, opportunamente contrabbandati per interesse collettivo, è quello, salve prova contraria, di far sì che non si indulga oltre misura, sulla polemica o sullo strascico inevitabile di una discussione, già troppo a lungo lasciata a fermentare. E’ il caso dei rendez vous in cui i sindacati con la Direzione si intrattengono ormai da tempo. Oggi infatti, dinanzi al contenuto della delibera 191/2024 dell’Aorn, stranamente pacifico, se consideriamo il clima variegato che ha caratterizzato gli incontri tra le parti, trascinatisi all’insegna della confusione e del fraintendimento, fino a che la discussione, nel corso dell’ultima riunione, non ha preso una piega urticante, costringendo il Dg Gubitosa ad una sosta d’obbligo, mentre, audite audite…il Nursind in modalità solitaria, scoperchiava la pentola delle occasioni perdute e delle cofecchie compiute. Infatti, in questo caso, intendesi per cofecchia maxima, la consapevole illegittimità, commessa “in paranza” nel 2020 da tutti i sindacati firmatari di contratto e la Direzione dell’Aorn, quando, tutti insieme appassionatamente, firmarono un accordo, che prevedeva la restituzione dei fondi in eccesso, utilizzati per la fascia, in dieci anni, mentre la legge dispone che i tempi previsti per la restituzione, siano di cinque anni. Non a caso il collegio sindacale non aveva mai certificato i fondi. Il Nursind, che non era firmatario di contratto, ovviamente rimase fuori e non sapremo mai se, qualora ne avesse avuto la possibilità, avrebbe votato a favore o contro la “cofecchia”, scusate…volevamo dire “accordo”. Ma, al momento, il processo alle intenzioni è privo di importanza e non sarebbe di alcuna utilità, perdere tempo a fare la conta delle probabilità, perché l’estraneità de iure e de facto, del Nursind all’affaire, legittima il sindacato a puntare il dito contro l’Azienda e non solo che, in questo caso, deve prendere atto dei fatti inconfutabili, quindi agire di conseguenza, come si addice ad una amministrazione pubblica. Il particolare esilarante invece, consiste nella manipolazione dialettica della verità dei fatti, conservati romanticamente in un angolino della memoria di chi ritualmente si sbatte il petto, comunicando “urbi et orbi” con enfasi quasi mistica: “noi la fascia la vogliamo dare a tutti!”, omettendo di dire che, paradossalmente i lavoratori la fascia, avrebbero dovuto pagarsela da soli… Ci si chiede con quale coraggio prima, dopo e durante le varie riunioni, i due sindacati alleati del Nursind, pur con la botta “sotto l’ascella”, abbiano dato fondo alle chiacchiere più accorate e agli impegni più seri e dignitosi, non omettendo di evidenziare, come si siano sempre sacrificati per i lavoratori… Purtroppo su questa manfrina allargata, ci sarà ancora qualcosa da dire …intanto non possiamo non porci alcuni interrogativi, in merito alle variazioni del regolamento, si presume avvenute in sordina, laddove si parla di incarichi e progressioni. Sembrerebbe che prima dei tumultuosi incontri, fosse prevista una prova- concorso prima di procedere ad una progressione o ad un incarico…Ebbene… sembrerebbe che adesso questa prassi, che noi consideriamo sana e giusta, sia scomparsa…così… pluff!, dopo gli incontri! E di conseguenza, progressioni ed incarichi avverrebbero, proprio come sotto la cappa compiacente di questa gestione Ospedaliera, con l’ausilio dei vari alleati che cambiano, secondo il meteo e gli umori, avvengono tutte le cose, tutte le vicende, avanzano le carriere e si distribuiscono i privilegi…con un magico gesto che individua il predestinato…Forse non è così?, bene, se non è così, attendiamo che qualcuno allora, ci dica com’è. Hasta el Domingo!