di Alessandro Aita
OMEGNA – Lo switch è finalmente arrivato. La Paperdi Caserta si prende il quarto successo stagionale, il terzo nelle ultime quattro partite, strapazzando la Paffoni Fulgor Omegna nel palazzetto di Gravellona Toce e confermando quanto di buono fatto la scorsa settimana con la Fabo Herons Montecatini, la partita che potrebbe aver svoltato la stagione. Un 77-87, quello di sabato, assolutamente bugiardo per come si sono svolti i quaranta minuti, con la squadra di Ciro Dell’Imperio sempre a condurre le operazioni e toccando anche le ventidue lunghezze di margine nel terzo quarto. Due punti che valgono oro e che rimettono i bianconeri in corsa per i playout per evitare la retrocessione.
UN’ALTRA SQUADRA – Un roster davvero trasformato. Sin dai primi minuti Alibegovic e compagni hanno voluto azzannare la partita, mettendo la questione su ritmi alti ed intensità difensiva, armi praticamente mai viste nella prima parte di stagione. Omegna è rimasta completamente spiazzata dall’interpretazione di gara dei bianconeri, in più di una occasione impenetrabili in difesa con le solite ‘trap’ sui lunghi dal lato debole, oltre ad arrivare con gambe molto più cariche sulle conclusioni da fuori degli avversari; da questo punto di vista, un grande plauso alla coppia Vitale-Mastroianni, due cagnacci rabbiosi su ogni palla. E dalla difesa è arrivata la risposta all’unico vero momento difficile della partita, quando la Paffoni si era riportata sotto di tre lunghezze nel finale di secondo quarto: due palloni rubati, due contropiedi gestiti a meraviglia e nuova minifuga sul +7 al 20′. Questa è la Juvecaserta che tutti avrebbero voluto vedere sin da ottobre. Ma come si dice, meglio tardi che mai.
FIDUCIA – E il lavoro in difesa si traduce anche con il giusto ritmo offensivo, dove arrivano tiri assai più costruiti rispetto al passato. Più movimento del pallone, con le responsabilità finalmente distribuite nella maniera migliore. Ad esempio, con Diego Lucas deputato ad inventarsi conclusioni a ‘gioco rotto’, la costante creazione di uno contro uno per un Paolo Paci assai più in palla fisicamente nelle ultime giornate ed un Fatih Mehmedoviq sempre più costante, ogni giocatore comunque coinvolto nell’attacco. Il destino di questa partita lo si era capito immediatamente, dalla tripla di Paolo Paci nei primi minuti di partita presa allo scadere dei 24 secondi. E a ribadire il concetto, il gioco da quattro punti di Biagio Sergio per chiudere un parziale a favore di 10-0. Dei tiri che non sarebbero mai entrati fino a qualche settimana fa. Vedete che cosa fa la fiducia: ora tutto il roster, dal primo all’ultimo, ci crede davvero ad una salvezza insperata fino a poche settimane fa.
ALIBEGOVIC E BUTORAC, DUE LEADER A LORO MODO – Per parecchio tempo abbiamo parlato di una mancanza atavica nel roster bianconero: dell’uomo che si prendesse le responsabilità quando la palla scotta. Ebbene, finalmente la Juve sembra aver trovato i giocatori a chi affidarsi, nei primi due acquisti di riparazione operati da Francesco Farinaro. In primis, Denis Alibegovic. Lo aveva detto al termine della partita contro Sant’Antimo, persa all’ultimo, sanguinoso tiro: “Se voglio essere un leader devo prendermi io la palla in questi casi”. E lo sta facendo: 15 punti e 6 rimbalzi di media nel 2024, con il 40% da tre punti nelle ultime cinque partite (10/25, tre gare con il 50%) e tanta faccia tosta nel prendersi i tiri: nel terzo quarto regala una ‘barbata’ d’alta classe, crossover a mandare il difensore per le terre e tripla di classe. Anche la squadra lo riconosce come capobranco, con le gerarchie che appaiono delineate. Al suo fianco, Dino Butorac: all’inizio un vero e proprio equivoco, apparendo parecchio timido. E invece, con le gambe che girano ed un sistema di gioco finalmente delineato, emergono tutte le sue qualità con la palla tra le mani: un’intelligenza cestistica che hanno pochissimi nel campionato di Serie B, prendendo sovente la scelta giusta e forzando pochissime conclusioni. Un vero e proprio chirurgo.
I PLAYOUT SONO LI’ – Dopo il match di sabato, la Paperdi ha potuto dare con tranquillità uno sguardo agli altri campi, con i risultati che arridono ai bianconeri. A risaltare è il ko interno di Salerno nel derby contro Sant’Antimo, con la squadra di Amato che ha finito la benzina nel secondo tempo e rimane dunque a nove punti in classifica, solo uno in più della Juve. E intanto arriva anche il ko della NPC Rieti, che rimane terzultima con 14 punti, tre vittorie in più di Caserta, e la vittoria della Pielle Livorno, prossima avversaria bianconera, in rimonta su Fiorenzuola. Ma probabilmente il gruppo di Ciro Dell’Imperio non ha voluto dare nemmeno uno sguardo alle partite domenicali, dopo aver compreso di essere i maggiori, forse gli unici, artefici del proprio destino. Le gerarchie possono sempre essere sovvertite nel basket, la Juve è la testimone maggiore con il successo sulla Fabo Herons Montecatini prima in classifica. Che potrebbe aver dato quel tanto atteso ‘switch’ per avviare un altro campionato.
Paffoni Fulgor Omegna-Paperdi Caserta 77-87
(15-29, 33-40, 50-70)
Omegna: Balanzoni 17 (7/11, 0/0), Coltro 16 (3/3, 2/4), Baldassarre 15 (2/3, 3/6), Kosic 10 (3/4, 1/6), Solaroli 6 (1/1, 0/2), Torgano 6 (0/0, 2/5), Fazioli 4 (1/4, 0/4), Picarelli (0/0, 1/2), Fomba NE, Jokovic NE, Puppieni NE, Trebeschi NE. All. Ducarello
Caserta: Alibegovic 23 (4/8, 3/6), Mehmedoviq 15 (4/6, 0/1), Paci 10 (3/5, 1/1), Sergio 9 (1/4, 2/3), Lucas 9 (2/4, 1/2), Butorac 9 (3/3, 1/2), Vitale 8 (2/2, 1/3), Mastroianni 2 (1/4, 0/1), Pagano 2 (1/1, 0/0), Pisapia (0/0, 0/0). All. Dell’Imperio.
Arbitri: Zuccolo di Pordenone e Zanelli di Motta di Livenza (TV)
Omegna: tiri liberi 16/23, rimbalzi 28 5+23 (Balanzoni 7), assist 16 (Kosic 6)
Caserta: tiri liberi 18/23, rimbalzi 31 5+26 (Alibegovic 8), assist 14 (Alibegovic e Butorac 3)