CASERTA – Adele Vairo è stata rieletta all’unanimità presidente provinciale dell’Anp Caserta, Associazione Nazionale Presidi ed Alte Professionalità della Scuola, il sindacato maggiormente rappresentativo dell’area della Dirigenza Scolastica. Autorevole guida del prestigioso Liceo Manzoni, la dirigente Vairo ha ottenuto la delega durante l’ assemblea provinciale dello scorso 15 gennaio. All’adunanza ha portato il saluto il Presidente Regionale Anp Campania Francesco De Rosa, che ha anche rimarcato l’importante lavoro svolto dal sodalizio casertano condotto dalla rieletta Vairo nel campo della promozione e della valorizzazione della Dirigenza, delle professionalità e della scuola casertana tutta. Durante l’assemblea è stato eletto il rappresentante provinciale ANP delle Alte Professionalità della Scuola il prof Luigi Di Nuzzo, che subentra alla prof.ssa Gabriella Marchitto che resta, comunque nel direttivo provinciale e che è stata ringraziata dalla Presidente Vairo per il brillante lavoro compiuto nel triennio. Eletti anche 3 delegati casertani al Congresso Nazionale che si terrà a Roma il 5 aprile e 10 al Congresso Regionale che si terrà a Napoli il 29 febbraio.
“Sono enormemente grata ai colleghi che mi hanno rinnovato in maniera unanime fiducia e consenso ed al Presidente Regionale De Rosa che, attraverso me, ha voluto valorizzare l’intero mondo scuola casertano di ANP, che lo rappresenta in larghissima parte – ha dichiarato Adele Vairo – Si tratta di un segnale forte che ha reso possibile una crescita consistente dell’ANP, moltiplicandone gli iscritti in maniera costante. L’ANP rappresenta, infatti, oggi, larghissima parte della Dirigenza Scolastica Casertana ed avvicina sempre più docenti, convinti che i temi sindacali alla base delle rivendicazioni assunte corrispondano alle loro concrete esigenze professionali. Obiettivo del prossimo triennio è amplificare in maniera crescente la presenza del mondo scuola in tutte le sue declinazioni nella politica sindacale e regionale, continuando a lavorare per dare centralità alla territorialità del nostro sistema. Tanto soprattutto in questo momento di crisi profonda e seria dell’intero apparato educativo e formativo di cui la scuola deve cessare di essere puro ammortizzatore, ma protagonista realmente e concretamente riconosciuto e considerato dal decisore politico”.