NAPOLI – Nel contesto di un profondo cambiamento nel panorama della chirurgia, il professor Francesco Selvaggi, tra i maggiori esperti di Chirurgia colorettale e direttore dell’Unità Operativa Complessa di Chirurgia colorettale all’Azienda Ospedaliera Universitaria Luigi Vanvitelli di Napoli, ci guida attraverso le rivoluzionarie tecniche e terapie che stanno ridefinendo il trattamento dei tumori del colon e del retto. La sua visione incentrata sulla prevenzione rappresenta una pietra miliare nella lotta contro questa malattia. Vediamo quali sono le innovazioni nella diagnosi precoce, le sfide legate ai sintomi silenziosi e le prospettive innovative che stanno trasformando il panorama della chirurgia colorettale.
Diagnosi precoce e screening
Il professor Selvaggi sottolinea l’importanza di una visita specialistica come prima linea di difesa contro i tumori del colon e del retto. Questa valutazione accurata può indirizzare i pazienti verso esami diagnostici più specifici in caso di sospetti o problemi. Il protocollo di screening, che include la ricerca del sangue occulto nelle feci seguita da una colonscopia in caso di positività, è il primo strumento cruciale di prevenzione.
Sintomi e campanelli d’allarme
Uno dei principali ostacoli alla diagnosi precoce è rappresentato dalla mancanza di sintomi evidenti associati ai polipi. I sintomi, quando presenti, variano notevolmente in base a diversi fattori. Il professor Selvaggi mette in luce l’importanza di non trascurare segnali apparentemente insignificanti, come la stanchezza e la mancanza di appetito, che potrebbero indicare problemi più gravi.
Total neoadjuvant therapy e approcci innovativi
Selvaggi spiega poi, che l’importanza della Total Neoadjuvant Therapy come strategia avanzata per alcuni pazienti con specifici marcatori molecolari. Questa terapia, anticipando la chemioterapia, offre la possibilità di ridurre il volume del tumore, facilitando interventi chirurgici estremamente conservativi. I dati presentati a Parigi all’ESMO confermano l’efficacia dell’immunoterapia neoadiuvante in pazienti con predisposizione genetica particolare. In alcuni casi, sottolinea l’esperto, è possibile adottare un approccio transrettale, “riducendo significativamente le complicazioni post-operatorie e abbreviando i tempi di degenza. Questo approccio mininvasivo non solo tutela l’organo e la sua funzione ma contribuisce anche a una rapida ripresa postoperatoria”.
Approccio multidisciplinare
Il reparto di Selvaggi si distingue in Campania come centro d’eccellenza per la chirurgia colorettale. Ogni caso viene valutato attentamente dai Gruppi Oncologici Multidisciplinari (GOM), team che comprende specialisti di diverse discipline, garantendo un approccio condiviso e completo. Questo fa dell’Unità Operativa diretta dal professor Selvaggi un faro della chirurgia colorettale. Le innovazioni nelle terapie, la prevenzione attiva e l’approccio multidisciplinare delineano un futuro promettente nella lotta contro i tumori del colon e del retto e la combinazione di tecnologie avanzate e un impegno costante per l’eccellenza posiziona il reparto come punto di riferimento per pazienti in cerca di cure all’avanguardia.