OSPEDALE, UOC OTORINO ALLO SBANDO!…NESSUNO FIATA!…PRIMARIO PERMALOSO!

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(f.n.) – Non vi sono richiami alla ragione o suppliche alla presunta coscienza di chicchessia, che riescano a modificare, purtroppo, quell’ignobile, consolidata indifferenza e perniciosa malafede che, assai facilmente, si identificano e rivelano, nelle condizioni generali di un reparto ospedaliero…Paradossalmente, nel nostro Ospedale, persino i famosi “LEA” potrebbero dipendere in gran parte, dalla sciatteria della gestione in generale e dalla strafottenza in particolare, con cui si distruggono de facto, i reparti, la loro immagine e la loro storia. Il grado di umanità e coscienza, nelle corsie di un nosocomio o nelle stanze dei bottoni, dovrebbero essere considerate l’unità di misura, per la formulazione di un giudizio che, qualora umanità e coscienza fossero “promosse”, non potrebbe risultare, anche dal punto di vista sanitario, che eccellente. Il preambolo si rende necessario, soprattutto perché in alcuni reparti, il nostro Ospedale, distante anni luce dalla sanità svedese di De Luca, sembra la dépendance malandata di un lazzaretto…leggi UOC ORL. I pazienti del reparto Otorino infatti, tanto per fare un esempio, sono praticamente, abbandonati a loro stessi. Che la UOC di cui sopra, fosse ormai considerata, uno dei reparti peggiori in assoluto del Sant’Anna e San Sebastiano, è cosa risaputa, come del resto è noto a tutti, che la decisione del dottor Manni di andare altrove, abbia determinato anche un fenomeno migratorio dei pazienti casertani, verso l’Ospedale di Aversa…Le voci circolano in fretta… Caserta non è Filadelfia e l’Ospedale non è MD Anderson Cancer Center di Houston…quindi, appena il dottor Manni se n’è andato, pazienti, garbo e qualità lo hanno seguito nella sua destinazione…  La notizia ha viaggiato piuttosto in fretta…pertanto non ha suscitato alcuna meraviglia, che se ne parlasse persino in Piazza Vanvitelli…Ciò che invece ha lasciato allibiti, pur risultando in perfetta sintonia, con lo sfascio ospedaliero, è il fatto che, persino dai telefoni del nostro Ospedale, si dessero notizie in tal senso ed informazioni… Ebbene, ci risulta che i pazienti laringectomizzati, a Caserta non vengano seguiti dai logopedisti, perché questi ultimi, non sarebbero adeguatamente preparati allo scopo…A causa di questa carenza inqualificabile, si rende indispensabile recarsi a Napoli, dove si trova personale specializzato. Quando ne abbiamo sentito parlare per la prima volta, in verità abbiamo pensato o forse soltanto sperato, si trattasse di una bufala…ed infine abbiamo deciso di chiamare il CUP, per prenotare una visita ma ci hanno risposto che avremmo dovuto parlare direttamente con il reparto…Dopo due settimane…questo il tempo che abbiamo impiegato a metterci in contatto con la UOC ORL, il nostro interlocutore occasionale, finalmente ci ha reso edotti che non esisteva alcun ambulatorio logopedico, se non quello per gli impianti cocleari. Ce la va sans dire che soltanto a sentir nominare gli impianti cocleari, ci siamo commossi al pensiero dell’indimenticabile, insostituibile professor Ortensio Marotta…tornando poi, più rabbiosi che mai, alla triste e squallida realtà di oggi, che registra la presenza di tre logopedisti e  “zero ambulatorio” post chirurgico.  A questo punto…la domanda sorge spontanea e si dirige a senso unico verso il terzo piano della palazzina “grigiotopospento” in fondo al parco: “ Scusate…ma non sarebbe meglio che chiudeste baracca e burattini?, non fareste una figura migliore sbarrando il tutto, anziché continuare a collezionare figurelle da quattro soldi, davanti al mondo “stupetiato”? E’ appena il caso di puntualizzare che, con il professor Marotta, un solo logopedista faceva tutto, ora invece, dal momento che sono tutti scienziati che guariscono con lo sguardo o l’imposizione delle mani sul braciere, si cazzeggia vezzosamente, nei pressi del distributore del caffè? Bene…sembra proprio sia giunta l’ora di interloquire con il dottor Aniello Lanzuise, il Sitrologo… “ Dottor Lanzuise, si faccia portare la relazione annuale dei carichi di lavoro e vediamo un po’ se è normale, ma soprattutto giusto, che un paziente laringectomizzato, debba andare a Napoli, per imparare a gestire la cannula o se il logopedista se ne possa lavare le mani? Ovviamente il pesce puzza sempre dalla testa…e che ne parlamm a ffa!?! Si dà il caso che, piuttosto indignati dalle news assai poco edificanti, abbiamo raccolto un po’ di notizie in giro ed è emerso che i logopedisti nuovi, i quali (carucci) effettuano molta attività privata “in nero”, di conseguenza in reparto si risparmino molto…impegnandosi soprattutto nelle pubbliche relazioni…creature sante! E’ appena il caso di evidenziare, che il Sitrologo, sistemati Infermieri, OSS, Coordinatori e via col tango…dovrebbe iniziare a “rimodellare” le varie figure tecniche, che da sempre e forse per imposizione divina, hanno giocato a fare i liberi professionisti …anche e soprattutto perché a nessuno pungeva vaghezza di effettuare uno straccio di controllo, o no? Giusto, amigos? Conoscendo i vari problemi organizzativi, causati anche e soprattutto dai ritardi sulle nomine dei nuovi coordinatori, ci sarebbe un’altra domanda, che sorge spontanea e chiede riscontro con una certa urgenza…ma… un coordinatore dalle parti del reparto di Otorinolaringoiatria, c’è o non c’è? Ma certo che c’è!…Che domande oziose! Eccome se c’è! Ma è il mitico segretario Fials, Raffaele Zevi!, ed essendo i succitati, suoi iscritti… ce la va sans dire che non si toccano, n’est pas?, e poi… nell’orario di servizio il “caruccio” ha molto, anzi troppo, da fare con il sindacato…cerchiamo quindi di non infastidirlo, su! Del resto, se il nostro Ospedale fosse gestito da professionisti competenti e all’altezza del ruolo, ma soprattutto con la coscienza al posto giusto e non da illustri inquilini, delegati del potere politico di turno, che a malapena, dopo due anni di permanenza, conoscono il numero dei reparti, sarebbe il caro Matano, guerriero indomito dell’Opsos, a dover esortare il Sitrologo ad intervenire al più presto, ma…dovete sapere, companeros, che l’ultimo pensiero di Matano, il nostro giovane eroe, è proprio quello di urtare la suscettibilità del primario dottor Marco Manola…entiendes? E al di sopra ancora del Matano di belle speranze, ci sarebbe in verità, la riccioluta direttrice sanitaria…di ancora più belle speranze! Ops …scusateci… anche stavolta ci siamo fatti trascinare da considerazioni inutili…come se non sapessimo che la Annicchiarico è una fanciulla assai timida, che non riesce proprio ad esprimere ad alta voce e ad imporre,  ciò che sarebbe giusto fare…e poi …ha sicuramente sperimentato che, a bassa voce e senza muoversi dallo sgabello dietro alla scrivania, può fare e disfare tutto ciò che vuole…nella certezza che sarà assai difficile nei momenti critici risalire a lei e alle sue direttive silenti…o no? Per adesso… hasta la vista!  

8 Commenti

  1. La graduatoria di quei coordinatori é piena di vergogne, cose da far vomitare chiunque abbia un minimo di cervello e di dignità. Potevamo incolpare Ferrante, ma adesso quella vergogna, tutto quello schifo, viene inesorabilmente prorogato.
    Coordinatori dimessi, reparti senza coordinatori, ma che cosa si sta prorogando? Questi sindacati e questa dirigenza aziendale stanno prorogando le loro incapacitá e nemmeno se ne rendono conto.
    Questo ospedale ha eccellenze infermieristiche che stanno subendo,senza fiatare, rassegnati, in attesa “che pass a nuttat”
    Però una cosa deve essere detta!ci state facendo divertire

  2. Nulla a togliere che l’ospedale di Caserta sta andando, in caduta libera, verso un grosso “buco nero”;
    ma dire che il male maggiore sono dei caposala…beh….
    Allora vogliamo parlare di primari che non sanno l’ABC di come si svolge o come si deve svolgere il lavoro in un reparto o in un servizio?
    Vogliamo controllare un po’ quanti pazienti ritornano nei reparti o nei servizi per visite di controllo o secondi accessi senza passare per il CUP, con il beneplacito di medici e primari?

    • Gentile Alberto Capone, non mi sembra di aver mai detto che il male maggiore del nostro Ospedale, siano i caposala…evidentemente lei mi legge saltuariamente, altrimenti non avrebbe fatto un’ affermazione del genere. Infatti non ho certo risparmiato né medici né tantomeno primari, quando ho avuto contezza de certe, chiamiamole cosi’, intemperanze o “sciuliate”. Ritengo inoltre che al momento, dinanzi alle condizioni in cui è stato ridotto l’Ospedale, la difesa d’ufficio di chicchessia sia davvero fuori posto. Grazie sempre per l’attenzione

  3. Ma cosa volete da “Ciccio bello”…?
    Zevi è così: va interpretato, va capito e va anche studiato….
    Sì, studiato perché un individuo del genere non si comprende come sia arrivato a quel ruolo di coordinatore.

  4. Le persone per bene scappano a gambe levate da questo nosocomio. Ed il dottore Manni ne è stato l’esempio lampante.

  5. Dott a dire il vero questo Zevi sembra più un contadino che un infermiere.
    Pensa solo al sindacato …ammesso e concesso che riesce a capire e spiegare ai dipendenti qualcosa di contratti e normative ….
    Ho i miei dubbi…

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