«Ieri sera il discorso di fine anno del Presidente della Repubblica Mattarella è stato di alto impatto emotivo per noi casertani. Perché il Presidente Mattarella tra le testimonianze di chi non si arrende e combatte, ha voluto citare la nostra Casal di Principe. Terra che per anni è stata identificata con la criminalità, la camorra e il male. E che oggi invece è diventata messaggio di resilienza. Esempio di chi non si arrende. Di chi ha fatto fiorire la vita laddove c’era solo sangue e morte. Di chi ha fatto delle parole di Don Peppe Diana il proprio vangelo d’amore: le associazioni e le attività che sono sorte sui beni confiscati, che quotidianamente lavorano su terre fino a pochi anni fa piene solo di rifiuti e che oggi invece rappresentano un riscatto che non era scontato, ma che è stato voluto e inseguito da chi non ha mai smesso di crederci. E che questa forza d’animo e di cuore l’abbia voluta sottolineare il Presidente della Repubblica in uno degli appuntamenti più importanti dell’anno, non può che essere l’auspicio migliore a fare sempre di più e sempre meglio. Perché Casale sia solo l’inizio di un percorso che veda Terra di Lavoro tornare ad essere anche terra di legalità e di laboriosità. Con buona pace dello scrittore radical chic di turno. Che anche a Capodanno ha perso l’ennesima occasione per stare zitto e fare bella figura».
Lo dichiara Gimmi Cangiano, deputato casertano di Fratelli d’Italia.