OSPEDALE, GESTIONE IMPECCABILE, OPSOS ALL’AVANGUARDIA…LA MUNNEZZA È VIRTUALE

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%name OSPEDALE, GESTIONE IMPECCABILE, OPSOS ALLAVANGUARDIA...LA MUNNEZZA È VIRTUALE(f.n.) – L’ingresso del Dipartimento Emergenza ed Accettazione ,del nostro Ospedale, che troviamo di lato alla hall del plesso centrale, oggi, nel suo coreografico ensemble, offre una sintesi interpretativa di rara efficacia, del livello qualitativo raggiunto nel tempo, dalle varie gestioni succedutesi, fino all’attuale, decisamente significativa. Il senso di drammatica impotenza, di fronte allo spessore della “munnezza”,  appare chiaro, sia nella dignitosa rinuncia, da parte dell’unico attrezzo adibito alla raccolta, al secolo scopa, che figura compostamente appoggiato alla parete, sia per le due palette con manico, lasciate in bella mostra, una delle quali rovesciata per terra ed infine… cascami vari della lavorazione degli ingegni, in eccedenza, abbandonati in ordine sparso… e quindi il pezzo forte… il contenitore nero e quasi pieno.  A pochi passi, incidentalmente, noi… brutti, sporchi e cattivi, sempre lì a fotografare, ad inquisire, a rompere le scatole, ad infastidire, a guardare il pelo nell’uovo…Già! La domanda sorge spontanea: ma…se noi riusciamo a vedere, spulciare, analizzare, fotografare, scoprire…  non sarà per caso, che qualcosa non funzioni nella vigilanza e nella gestione, o no? E’ il caso, secondo voi, di iniziare a pensare che qualcuno non faccia il proprio mestiere?, oppure lo faccia secondo i propri personalissimi criteri ed i propri umori, incontrollati ed incontrollabili e soprattutto… a prescindere non sanzionabili? Ebbene, noi utenti, cittadini, nonché potenziali pazienti, siamo leggermente indignati ed assai poco disposti, a tollerare il vostro lassismo di convenienza, la vostra giocata abituale, con quattro mazzi di carte e rivendichiamo il diritto ad un servizio sanitario… almeno… appena serio e decente. E ricominciamo con il pesce persico che puzza dalla punta della pinna caudale…il silenzio ostinato sul “centro estetico a buon mercato”…Responsabilità dietro al silenzio? Diverse ed allargate…e la cosa peggiore, consiste nel fatto che un tal silenzio, lascia presupporre oltre che una abominevole complicità de facto, l’intenzione di coprire fino in fondo la sedicente maga delle rughe, prestata alla Cardiologia. A proposito della pinna di cui sopra…qualche giorno fa abbiamo scritto, per la verità con una certa amara rassegnazione, che il dottor Alfredo Matano, era stato nominato ff all’Opsos, in quanto l’unico del nobile consesso,  ad avere il titolo richiesto e cioè la specializzazione in Igiene…un paraustiello, un piccolo, sordido paraustiello, per mascherare la precisa volontà (di chi non si sa ancora,) di nominare ff Matano appunto. Infatti…abbiamo scoperto che esiste un precedente a conferma di come sia possibile per i “Tipi” di codesta Direzione Generale, fare tutto ciò che aggrada loro ed i loro suggeritori…La signora Infante ed il signor Sorrentino a suo tempo infatti, furono nominati responsabili di Uoc, pur non avendo maturato i cinque anni necessari, quindi…sarebbe il caso di non accampare scuse senza senso e quindi, offensive.  Un’altra cofecchia!,… bene. Il signor Matano è direttore medico di Presidio, è vero…oggi si chiama Opsos, ma non ha certamente perduto il suo valore, il significato autentico, lo spessore del ruolo, assolutamente fondamentale nella gestione di un Ospedale, n’est pas? E cosa avrebbe posto in essere, fino ad oggi il signor Matano, offrendo lettura di indiscutibile autorevolezza, con particolare riferimento al “centro estetico a buon mercato”?…ma volete scherzare?, nada de nada!…Ce la va sans dire che lo scuorno, non lo sfiora neanche di striscio, anche perché il suddetto, pare abbia una certa predisposizione ad operare dialetticamente, e con una certa fantasia, più che ad agire concretamente, n’est pas? Decisamente, alla luce dei fatti, delle foto, delle azioni, delle cofecchie, che contraddistinguono questi campioni dell’immaginario, non possiamo evitare di fare qualche paragone, che esorti a diagnosticare, come la cosiddetta indiscutibile “stoffa” dei padri, in alcuni casi, venga stracciata e spietatamente resa inutilizzabile, dalla rozzezza dei figli, che pur se ne ammantano impunemente, senza alcun senso della misura…A tal proposito, sarà un piacere nei prossimi giorni, in occasione del Natale, ricordare ciò che, a quanto pare, in molti preferirebbero dimenticare, onde evitare di chiudere in fretta  baracche e burattini e scomparire nella nebbia improvvisa… della verità. Per adesso non resta che un breve, conciso ammonimento: mettiteve scuorno! Hasta la vista!