– di Francesca Nardi –
Una città di idee… forse è soltanto il sogno antico, di coloro che credono nel bene comune o forse…è soltanto l’ultima illusione dell’ultimo ingenuo, o forse potrebbe essere il mito vivente di strane creature, ostinatamente tardive, decise a scendere nell’acquitrino senza scafandro, apparentemente ignare della mutazione del “politico de noautri”, ormai tristemente compiuta…Chissà…Forse “la città di idee” è soltanto “il titolo azzeccato” di una lista elettorale che vuole vincere le elezioni e… moti dell’animo come passione, sentimento, sacrificio, dedizione, con la romantica aggiunta di tutto ciò che, inevitabilmente, evoca questa magnifica definizione, appunto “azzeccata”, sono soltanto la nobile melange di quelle deduzioni emozionali, ahinoi, automatiche, che continuano a restare sulla scena del consenso ed a suscitare interesse, nonostante i liquami di una probabile e maleodorante corruzione, che da tempo serpeggiano e trasudano virtualmente, attraverso i vicoli scuri e le trame posticce della politica locale di Santa Maria a Vico…verrebbe quasi da aggiungere il classico: una ridente cittadina del Sud…ma…niente di tutto questo!,… poiché da qualche tempo, il Comune succitato non ha proprio nulla di ridente e l’impalcatura ufficiale, che suggeriva immagini e storie di indubbia, solare efficienza, rischia di crollare miseramente e trascinare nel delta che si intravede, un vero e proprio carico scomposto di materiale di risulta e letame. Ce la va sans dire che laddove, non si voglia scivolare nel greve e sarebbe assai facile scivolare, si preferisce utilizzare la metafora…Le vicende giudiziarie che, ultimamente stanno sconquassando il Comune di Santa Maria a Vico, con effetti deleteri nell’immaginario collettivo locale, a causa soprattutto della pubblicazione ufficiale, di una nutrita serie di intercettazioni della Gdf, che riguardano il sindaco Andrea Pirozzi ed alcuni soggetti, imprenditori e non , con i quali sembrerebbe proprio, che il primo cittadino intrattenesse affaires di un certo peso, hanno aperto un altro squarcio nel tessuto politico e amministrativo, già slabbrato e privo di equilibrio della provincia di Caserta ,provocando ovviamente, reazioni assai diverse. Pertanto nel tentativo di iniziare a fare chiarezza e soprattutto cercare di definire ruoli e responsabilità, il consigliere Vincenzo Guida del gruppo consiliare Città di Idee, (continuiamo a sostenere che la definizione, decisamente, sembra ispirare un programma futurista, assai intrigante), ha accettato di farsi intervistare. Un piccolo, quasi infinitesimale tassello, in questa dimensione brulicante di fatti , misteri e contraddizioni. Hasta la verdad!