(f.n.) – Battaglia persa e gioco scoperto, non resta che l’ultima spes…facite ammuina! Un falso storico è esattamente quello che occorre per restituire una vrenzola di dignità a quel bizzarro “nonsense” che qualcuno chiama ancora quadro politico sessano, giusto per illudersi e continuare a distrarre il resto del mondo, dall’unica soluzione, che, a suo tempo, nessuno ha avuto gli attributi di assumere e che avrebbe diviso, i presunti buoni dai cattivi accertati. Le intemperanze storico-politiche di Gennaro Oliviero, furono imposte de facto… è vero, ma è altrettanto vero che furono tollerate, per timore o convenienza o meglio per incapacità politico-gestionale o semplice pavidità, mentre avrebbero dovuto essere stroncate sul nascere, se i missi dominici del partito, non avessero scelto di far soltanto finta di fare la voce grossa e se il partito stesso, non avesse fatalmente tollerato, fin dal primo momento il concetto di “ibrido” a tutto tondo. Ma…quel “Voto non olet”…della prima ora, sconsiderato sia nel principio che nel significato, ha scatenato nel tempo il suo odore sgradevole, fino al completo deterioramento della dignità del Pd e dei suoi rappresentanti, ufficiali o tali per modo di dire. La recente, inqualificabile e persino grottesca circostanza, che ha visto un consigliere di maggioranza di Sessa Aurunca, quindi sostenitore del Pd di governo, placidamente planare e accomodarsi con tutti i crismi della legittimità, nel coordinamento provinciale di Fdi, sarebbe stata persino impossibile da presumere, in una dimensione politica, appena appena decente…Il solito scettico bene informato, direbbe sicuramente che, un coordinamento provinciale presieduto da una star del tappeto rosso, come Gimmi Cangiano, può bene accettare la nomina di un componente, che a Sessa appoggia il sindaco Iorio, forse in ossequio alla sua antica appartenenza al centrodestra… Né ha battuto ciglio l’onorevole Susanna Camusso, che ha cominciato a deragliare dal percorso indicato, subito dopo la prima curva incontrata, in qualità di commissario in carica, dal momento che la sua esperienza sindacale non riesce in alcun modo a compensare l’assenza totale di saggezza politica, indispensabile per tentare di sanare e rimettere il partito sessano in equilibrio. La presunzione maculata di ingenuità della Schlein, non ha tenuto conto, ancora una volta, di un dato fondamentale…così come i consensi da lei ottenuti a suo tempo, non erano nativi del Pd e di questo avrebbe pagato le spese, così i consensi che hanno trasformato la Camusso, da sindacalista in senatrice e quindi in un personaggio politico, risiedono in un’area sindacale che, per quanto si vogliano confondere le acque, resta ben distinta e distante dalla politica propriamente detta…Quando si affida un ruolo politico specifico a chicchessia, sarebbe opportuno tener conto di certi particolari, onde “scansare” inevitabili fallimenti. Pertanto l’invio di un commissario come la Camusso, in un territorio, nelle cui contrade per combattere i politici prepotenti, si deve aggiungere alla sapienza politica la “cazzimma”, si è rivelato una pessima decisione di cui Roma sembra continuare a non avvedersi. Si continua quindi a sommare all’estrema fragilità decisionale del partito, che ha consentito tutto ed il contrario di tutto, a firma Oliviero, compreso la candidatura, scandalosa dal punto di vista squisitamente politico, a suo tempo, di Di Iorio e tutto ciò che ne è derivato e ne deriva, all’incompetenza attuale della cosiddetta classe dirigente ufficiale del Pd, nella persona del commissario che rischia di degenerare se è vero come è vero, che la cara Camusso, emette discorsi farneticanti, sempre dal punto di vista politico, del tipo: i voti di Oliviero servono per la lista alle provinciali e giù sul tavolo, due candidati di riferimento del dux aurunco e addirittura uno dei 5 stelle in omaggio non si sa a chi e a che cosa, ignorando totalmente, chi del Pd era e continua ad essere, nonostante tutto. La domanda sorge spontanea…ma la Camusso non era stata inviata dalla Schlein per arginare, anzi per dare una lezione di stile (sic) e di politica (sic) a Oliviero, che andava impunemente e continuamente fuori dal seminato, spargendo petali di arroganza ovunque?, ebbene analizzando i risultati decisamente avvilenti e il quadro devastante in materia di coerenza e serietà, verrebbe quasi da ipotizzare, che Oliviero avesse convinto persino la Camusso che la terra aurunca risponde ancora e soprattutto a lui…Infatti, chi se non Oliviero, ha favorito e non da ora…l’alleanza tra alcuni gruppi di centrodestra e il Pd?, e chi ha fatto bu ba bu e ancora ba e poi bu per consentirgli comunque, di continuare a fare esattamente ciò che voleva, alla faccia del Pd autentico e dei suoi autentici appartenenti?, ebbene chi se non Boccia prima e la Camusso adesso?… Intanto, grazie alla presunzione e facendo affidamento, soprattutto sull’ingenua platea che dinanzi a questo quadro di insieme, dipinto da una segreteria nazionale del Pd incerta e presuntuosa ad un tempo, continuerà a ritenere, anche se non è vero per niente, che il potere di Oliviero, sia sempre quello che ha condizionato la collettività negli anni, l’astuto Gennaro Oliviero, presidente del consiglio regionale, che non ha alcuna intenzione di ritirarsi, ma intende mantenere il “carro per la scesa,” in attesa delle condizioni che ancora una volta, se il Pd non si dà una mossa, gli consentiranno di scegliere se cimentarsi nel 2024 come candidato alla Presidenza della Provincia o qualcosa di più e di meglio, cosa fa? Esattamente quello che sta facendo, anzi ordinando di fare: l’ammuina! Un politico degno di questo nome e sicuramente al Pd non ne mancano, ci metterebbe un minuto secondo per sparigliare il gioco…se soltanto volesse! Hasta la vista!