MARCIANISE – Sabato 25 novembre alle ore 16 in piazza Umberto I l’Assessorato alle Pari Opportunità, retto dall’avvocato Carmen Posillipo, nell’ambito delle iniziative organizzate per la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne ha promosso una manifestazione a passo di danza dal titolo ‘Io sono morta, in memoria delle donne decedute vittime della violenza che sarà eseguita dalle scuole di danza del territorio.
In occasione di questa ricorrenza sarà diffusa una campagna di comunicazione attraverso l’affissione nelle strade cittadine di manifesti con delle frasi tipo, pronunciate dagli uomini nei confronti delle donne, già violenza, per imparare a riconoscerla e a chiedere aiuto.
Per il 1 dicembre presso il Palazzo della Cultura, si terrà un convegno dibattito sul tema della violenza di genere che si aprirà con il saluto istituzionale del sindaco Antonio Trombetta e vedrà la partecipazione di rappresentanti dell’amministrazione comunale, gli assessori Antonio Golino, Francesca Cicchella e Lisa Froncillo, le testimonianze di due donne e un uomo vittime dirette e indirette della violenza affettiva.
L’evento sarà anche l’occasione per aprire un confronto tra professionisti che a diverso titolo si occupano di violenza per fare rete e costruire una sinergia per tutelare chi subisce, spesso silenziosamente e anche inconsapevolmente, forme di maltrattamento.
Interverranno la consigliera regionale e comunale Maria Luigia Iodice, nella veste anche di medico, l’avvocato Gaetano Madonna, l’avvocato Francesca Della Ratta, l’avvocato Matilde Di Fuccia, l’avvocato Vincenzo Iorio e l’avvocato Eva Scialdone.
I lavori saranno coordinati dall’assessore alle Pari Opportunità Carmen Posillipo, avvocato esperto in diritto di famiglia e tutela dei minori e delle donne.
“Con queste iniziative – ha affermato l’assessore Carmen Posillipo – non abbiamo voluto solo celebrare una ricorrenza ormai conosciuta o un fenomeno fortunatamente riconosciuto dalla legge e nella società, ma aprire una riflessione più profonda nella nostra comunità dove sicuramente c’è ancora tanto da fare per sconfiggere queste forme di violenza che spesso stentano a uscire fuori dagli ambiti privati delle singole famiglie e dei luoghi di lavoro. Lo faremo mettendo a confronto esperti e dando attenzione e ascolto a testimonianze dirette che ci consentiranno di capire e sensibilizzare la città su un fenomeno che attraversa la società e non interessa solo le donne ma tutti, anche se le statistiche ci dicono che gli autori delle violenze sono maggiormente gli uomini”.