(f.n.) – Quando gli annunci dell’Asl lasciano perplessi, come è appunto successo qualche giorno fa, in occasione di un brillante concorso di ingegni, prontamente allertati ed intervenuti, per avviare a felice soluzione un caso problematico, non dovremmo limitarci a manifestare stupore né tantomeno ad evidenziare che, ciò che si stava magnificando, avrebbe dovuto rappresentare la norma, per un Servizio Sanitario degno di questo nome, ma, pienamente consapevoli che l’annuncio altro non fosse che il tentativo, peraltro patetico, di conferire lustro all’immagine del capodistretto di Capua, per “inciso abusivo” e in carica nelle more…(la rima è casuale ma riuscita, n’est pas?)…ebbene… corre l’obbligo di sgombrare il campo da mistificazioni della realtà, sia pure solo casualmente frutto di deduzioni logiche. E quindi, è appena il caso di ricordare al Dg dell’Asl Amedeo Blasotti, che il famoso lavoro sinergico di squadra, resosi possibile, in quanto nella struttura di Via Umberto d’Aquino a Capua, sono ubicati i professionisti del Chronic Care Center, del PSAUT e del SAUT 118, altro non è che il risultato del lavoro della dottoressa Nicoletta Tessitore, già capodistretto di Capua, prima del gran guazzabuglio ormai più che noto, da poco finalmente chiarito e ci auguriamo superato, dal momento che si sta provvedendo ad espletare il nuovo bando per le nomine dei nuovi capidistretto. Se oggi risulta possibile allentare la pressione sulle strutture ospedaliere, almeno per quanto riguarda il Distretto 22, è soltanto perché la dottoressa Tessitore, a suo tempo, spostò il SAUT ed il PSAUT dall’Ospedale Palasciano, dove erano ubicati, per trasferirli ed integrarli con il Chronic Care Center nell’attuale struttura. E prima di decantare tanto il riscontro positivo di un servizio, che peraltro fu inaugurato nel settembre del 2020 come struttura pilota dell’Asl di Caserta, creata appunto con un notevole impegno, dalla dottoressa Tessitore, nonché il consenso entusiasta dell’ex Dg Ferdinando Russo che, si appuntava, con l’occasione ed in virtù dell’altrui intelligenza, un’altra medaglietta sul petto…una medaglietta niente male, in verità! E’ appena il caso di ricordare che il lavoro svolto riscosse una valutazione positiva dal collegio tecnico, presieduto dalla professoressa Maria Triassi…Ora, comp aneros de nuestro corazon, aver dimenticato questa fondamentale parentesi, ed aver menzionato la dottoressa Di Fuccia, laddove non sarebbe stato assolutamente necessario farlo, se non ci fosse stata la volontà precisa di lasciar intendere qualcosa di inesistente, è una cosa che non farebbe onore a nessuno né lo fa, nella fattispecie, alle signorie vostre illustrissime. Persino la brava cardiologa che opera a Capua e che per prima ha individuato il problema giunto a felice soluzione, ha un passato professionale in comune con la dottoressa Tessitore…E visto che stiamo celebrando una specie di amarcord, non possiamo, nostro malgrado, fare a meno di rammentare ciò che, per un residuo di pudore dovrebbe essere dimenticato…Non gratifica nessuno infatti, ricordare che la dottoressa Tessitore, per ringraziarla della sua intelligente dedizione e grande professionalità, fu rimossa dal distretto 22 proprio da chi avrebbe dovuto esserle riconoscente, per il lustro guadagnato “aggratis” …il Dg Russo appunto! Tra l’altro, visto che la struttura è stata inaugurata nel 2020 (vedi le riprese di Rai3) ci si chiede se, a pensarci bene, nominando la Di Fuccia le si sia reso un buon servigio…o non si sia invece trattato di un sottile perverso disegno, che puntava proprio sulla memoria sia pur tardiva di qualcuno, che, come noi, sarebbe andato a scavare tra i fogli ed i fatti, fino a che la verità non fosse rimbalzata alla memoria, con grave “scuorno” di chi si ammanta abusivamente, dei risultati giunti tre anni dopo la messa in moto… Forse non è così o forse lo è …A noi, intanto, piace pensare che nonostante tutto, dietro qualche lichene grigio e rinsecchito, unico ornamento di questa zona brulla e priva di colore, dimensione in cui il SSN diventa sanità de noautri, resista un barlume quasi invisibile, alimentato da quella cosa straordinaria che è il senso dell’umorismo. Hasta la suerte!
Caro Russo, a lu’ frivere sient l’addore
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