La vicenda della lista del Pd alle provinciali rappresenta l’ennesimo episodio di arretramento politico verificatosi tra i democratici di Terra di Lavoro nell’ultimo anno. Dopo la straordinaria partecipazione del congresso che oltre a creare entusiasmo aveva suscitato grandi aspettative di cambiamento nella nostra provincia e nella nostra regione, il riposizionamento delle vecchie cariatidi, attraverso i loro referenti, nella lista per le elezioni provinciali non fanno altro che certificare l’impossibilità di addivenire al rinnovamento auspicato e fortemente voluto dalla nuova leadership nazionale rappresentata da Elly Schlein.
Tutto ciò avviene dopo fatti di enorme gravità che rischiano di rendere evanescente la stessa presenza dei progressisti in Provincia di Caserta: la recente caduta dell’amministrazione comunale di Aversa; la caduta dell’amministrazione di Macerata Campania; la grave vicenda di Marcianise, dove uno sconsiderato voto disgiunto ha consentito alla destra, sconfitta alle urne, di eleggere il proprio sindaco. Fatti avvenuti per mano di consiglieri comunali ed esponenti del Partito Democratico o presunti tali, che hanno contribuito ad un indebolimento del partito stesso e che rischiano di renderlo completamente ininfluente. Azioni spregiudicate che sono lontane anni luce dalla linea politica della segreteria nazionale.
I famosi “cacicchi” che si volevano depotenziare e marginalizzare oggi appaiono ancora più forti e capaci di dettare la linea politica del partito casertano e campano. Di fronte a questa “logica follia”, che assomiglia moltissimo alla teoria del “cambiare tutto per non cambiare nulla”, i compagni provenienti dalla esperienza di Articolo Uno, che si rivedono nel nuovo corso della segretaria nazionale e continuano a credere nel cambiamento, nel criticare decisamente l’azione sin qui svolta dalla commissaria Camusso, ritengono, allo stato, che il Pd casertano non sia una sede credibile per iniziative e confronto politico. Produrremo perciò, anche con l’associazione “Compagno è il mondo“, nelle prossime settimane, un confronto pubblico e aperto a tutte quelle parti della società casertana interessata ad un reale cambiamento dei paradigmi della politica in questi territori.