(f.n.) – E’ davvero stupefacente ed in verità assai significativo, come un episodio di normale ed efficiente assistenza sanitaria, all’insegna della capacità, prontezza e professionalità, nonché intuito che consente all’operatore di attivare eventuali altri servizi (a nostro parere, elementi essenziali a prescindere, di ogni medico), possa essere considerato tanto straordinario, da far sì che il Dg dell’Asl, convochi l’Ufficio stampa, per diramare la notizia ritenuta evidentemente eccezionale, e rendere edotta appunto dell’eccezionalità dell’intervento, la comunità afferente al Distretto 22 di Capua (in questo caso distretto di riferimento) che, ignara di cotanta normalità, da quel momento in poi, magari, avrà iniziato a sperare che persino nel distretto diretto, (ancora per poco) dalla dottoressa Vincenza Di Fuccia, si procedeva secondo ritmi considerati normali. Prima di ricordare i fatti a chi non avesse letto il comunicato del 18 novembre u.s. è appena il caso di evidenziare che il lavoro sinergico di una squadra di professionisti del Chronic Care Center, del Psaut e del Saut 118, ha determinato l’immediato soccorso ad un cittadino, residente sul territorio del Distretto 22, colpito da cardiopatia ischemica acuta. I particolari: Si era verificato che durante un programmato controllo cardiologico di routine, la cardiologa del CCC nel rilevare segni di ischemia in atto, aveva immediatamente provveduto a trasferire il paziente al PSAUT, dove sono state completate le indagini…quindi hanno allertato il SAUT 118 per il trasferimento all’Aorn di Caserta dove è stato preso in carico dai sanitari che lo hanno curato e dimesso…Ora…visto che il Dg Amedeo Blasotti, tiene particolarmente a porre in evidenza che organizzazione, sinergia, interazione assicurano la dovuta risposta unitaria e continua che consente al paziente di superare brillantemente il problema…è appena il caso di evidenziare che…alla base di tutto c’è sempre il senso di responsabilità e l’indubbia capacità di quella cardiologa che ha dato il via ad un procedimento, che si è rivelato adeguato e quindi vincente. Ce la va sans dire che, se non ci fosse stato il Psau ed il Saut 118, non vi sarebbe stato alcun lavoro sinergico e la sorte del paziente sarebbe stata legata ad altre decisioni, che la brillante cardiologa, cardine fisso di questa storia, non avrebbe sicuramente esitato ad individuare e, qualsiasi impedimento avesse potuto incontrare, avrebbe comunque rivelato una vergognosa, inammissibile inefficienza dell’Azienda sanitaria…o no? Sarebbe quindi opportuno che si facessero sane e concrete valutazioni, non dimenticando l’attuale servizio 118 che nel casertano è ridotto alla presenza di un medico e le due ambulanze “medicalizzate” sovente escono senza medico, semplicemente perché nel casertano, pare che… di medici ce ne sia uno solo, visto che chi c’era se n’è andato e via via tendono ad andarsene anche i nuovi arrivati…Si dovrebbe tenere presente che il progetto Chronic Care Center, primo centro pilota, rappresenta la transizione verso la Casa di Comunità…un’altra probabile chimera che si ama spargere come balsamo sulle ferite, che sono già uno squarcio e che, prima di diventare realtà il Paese ed in particolare il Sud ed ancora più in particolare, la nostra Regione e la nostra Provincia, dovranno risolvere la carenza cronica di personale…Se il comunicato ha voluto decantare le bellezze della sinergia tra forze e professionalità, visto che, companeros…si tratta soltanto di volontà ed organizzazione…ebbene…detto tra noi… avreste potuto pensarci prima, n’est pas? Ma forse qualcuno ha pensato bene di fare un po’ di pubblicità, neanche tanto subliminale, alla dottoressa Vincenza Di Fuccia che, nonostante le note vicende pregresse, si è nuovamente candidata a ricoprire l’incarico di capodistretto…Hasta la verdad siempre!
Se qualcuno ha pensato di fare un po’ di pubblicità alla dott.ssa Di Fuccia, oserei dire, senza mai stancarmi: W la dott.ssa Nicoletta Tessitore, prima, adesso e per sempre.
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