CAPUA – Sono accusati di atti persecutori e violenza sessuale di gruppo nei confronti di un minorenne con problemi psichici: tre giovani (uno dei quali minorenne all’epoca dei fatti) sono stati arrestati dai Carabinieri di Sant’ Antimo. Gli investigatori parlano di «gravissimo atto di bullismo» tra compagni di scuola. Insulti, sputi e altri atti denigratori nei confronti di un minorenne portatore di handicap. Gli indagati avrebbero urinato sul corpo, costringendolo a subire aggressioni e violenze verbali e fisiche come la palpazione dei genitali. Alcuni episodi sarebbero stati anche ripresi con degli smartphone.
I fatti sarebbero avvenuti lo scorso marzo ma sono emersi solo di recente, in seguito al successivo intervento della madre della vittima, che si è rivolta ai carabinieri di Sant’Antimo, attivando così le investigazioni dirette dalle due procure.
Ad indagare su quanto accaduto a Sant’Antimo i carabinieri che hanno eseguito ordinanze applicative di misura cautelare, emesse su richiesta della procura di Napoli Nord e della procura per i minorenni di Napoli, nei confronti di tre ragazzi, uno dei quali minorenne all’epoca dei fatti, compagni di scuola della vittima.
Sono gravemente indiziati, in concorso tra loro e a vario titolo, di atti persecutori e violenza sessuale di gruppo in danno di un minore, con l’aggravante di aver agito approfittando della debolezza psichica e del ritardo cognitivo della vittima.
Il Garante dei diritti delle persone con disabilità della Regione Campania, l’avv. Paolo Colombo nell’esprimere vicinanza e solidarietà alla persona disabile e alla sua famiglia si dichiara profondamente addolorato e annuncia che chiederà alla Regione Campania la costituzione di parte civile in quanto la violenza operata sui più deboli fra i deboli è da considerarsi una violenza per l’intera comunità. Il Garante, altresì, sottolinea che oramai si sono persi i valori fondanti del vivere civile e che è opportuno agire non sono in via repressiva ma anche in via preventiva; a tal fine con l’Unicef a breve partiranno dei progetti nelle scuole per educare contro il bullismo, in particolare nei confronti delle persone con disabilità (almeno il 38% degli alunni disabili ha subito episodi di bullismo).