OSPEDALE, I NEONATI CASERTANI…VERI E PROPRI TEMERARI IN CULLA

2

VITE SPERICOLATE OSPEDALE, I NEONATI CASERTANI…VERI E PROPRI TEMERARI IN CULLA

(f.n.) – Torniamo al Nido e ai bambini che nascono nel nostro Ospedale, per segnalare un altro problema di notevole importanza, purtroppo a lungo e tuttora ignorato…ma prima di ogni altra cosa, corre l’obbligo di rettificare qualche passaggio che, nel Memoriale di domenica scorsa, è stato dedicato proprio al Nido e alla Tin. Abbiamo parlato dell’assenza improvvisa di una unità alla Tin e della necessità di sostituirla da parte del Sitra, ma riteniamo sia il caso di specificare, aggiungere e di conseguenza fare una piccola correzione a quanto pubblicato. L’assenza dell’unità infermieristica non aveva il carattere dell’imprevisto, perché era stata programmata da oltre una settimana ma la coordinatrice del reparto, non si era preoccupata di preparare l’ordine di servizio per la sostituzione. Se lo avesse fatto non si sarebbe verificata l’emergenza, con tutto ciò che ne è conseguito, compreso l’intervento del Sitra resosi necessario per ovviare al disagio venutosi a creare. Di qui l’atteggiamento discutibile del personale e la decisione finale di chiamare l’infermiera reperibile. Alla base di tutto sempre e comunque un difetto di organizzazione, questa volta interno all’Unità di riferimento. A tale proposito è appena il caso di sottolineare che, all’inizio di ottobre u.s. una disposizione di servizio a firma della Ds, del direttore dell’Opsos e del dirigente del Sitra inviata ai coordinatori, illustrava con chiarezza le modalità di gestione delle assenze impreviste o improvvise, che avrebbero dovuto essere osservate dai coordinatori stessi. E restando al 4° piano, nei pressi del Nido e della Tin, da profani e alla luce di certe abitudini e negligenze, ci rammarichiamo che l’ubicazione del reparto, non si trovi, come una volta e soprattutto come previsto da ogni regolamento, sullo stesso piano della Ginecologia. I piccoli nascono al 6° pino in sala operatoria o al terzo piano…in ogni caso sono costretti a “viaggiare” negli ascensori per raggiungere il Nido o la Tin o le mamme che li aspettano.  Per il loro “primo viaggio” che, peraltro non dovrebbe essere previsto in Ospedale, i neonati dovrebbero poter usufruire per ovvie ragioni di “incubatrici neonatali per trasporto dei nuovi nati”, ma nel nostro Ospedale, Dea di II livello, Azienda di Rilievo Nazionale ad Alta specializzazione, emula della migliore Maternità scandinava, si pensa a ben altro, non è così?…Invece di promuovere battaglie sindacali degne di questo nome e provvedere a rifornire delle giuste ed indispensabili attrezzature, reparti sensibili come il Nido, la solita sindacalista di maggioranza preferisce sostare ed imperversare, come in zona franca, per orchestrare, come ha fatto anche qualche ora fa, il nuovo spartito musicale, urlato e diretto in danno del predestinato di turno. Ci risulta però che un sindacato minore, qualche tempo fa inviasse una nota alla Direzione Sanitaria, per portare a conoscenza la Ds che l’UO Assistenza Neonatale, era sprovvista dell’incubatrice per il trasporto dei nuovi nati e che il personale, era costretto ad utilizzare le culle termiche fisse, che peraltro non rispettavano le normative vigenti, in materia di sicurezza sul lavoro. Il sindacato minore chiedeva nella nota, la risoluzione della problematica ad horas. Naturalmente al terzo piano della palazzina “grigiotopospento” in fondo al parco, da allora staranno ancora oggi cercando il traduttore dal latino, poi esausti, un bel giorno getteranno la spugna e passeranno appresso…ma potranno sempre rispondere a chi chiedesse loro conto dell’ennesima sciatteria: “non si capiva il senso…era sanscrito”… Fatto è che negli ascensori si caricano tre o quattro cullette aperte e non ci credereste mai, ma sembrerebbe che ciò avvenisse persino nel periodo Covid…Vogliamo per caso soffermarci sulle condizioni igieniche degli ascensori?, forse è meglio che lasciamo perdere, n’est pas?, vogliamo per caso ipotizzare un  eventuale rischio, sia per i neonati sia per le infermiere?, con tre o quattro cullette da spingere dentro agli ascensori, ce la va sans dire, che non dobbiamo neppure approfondire il concetto, non è vero?, …e se qualcuno inciampa?…Un’ultima cosa…ma almeno uno straccio di risposta, alla nota del sindacato minore…non era forse il caso di concederla? Vedete, se c’è una cosa che indigna molto più della sciatteria e dell’indifferenza che contraddistinguono la gestione della Direzione Sanitaria e la sua predisposizione ad uno strano concetto di organizzazione, ebbene, questa è la strafottenza del silenzio, questo lasciar intendere de facto, che non gliene frega niente e che può concedersi il lusso di non fregarsene niente, perché… tanto, al momento opportuno, ci sarà sempre un gerente politico responsabile, che alla faccia dei meriti sudati di qualcun altro, la sposterà da una direzione all’altra…E se qualche piccolino dovesse mai prendere una infezione in ascensore, sarete tutti bravissimi, nessuno escluso, a gestire la cosa…e nessuno di voi sarà sciatto o lento e le idee o qualcosa di simile, viaggeranno come il vento assieme alla commozione, per l’infame destino…Hasta la verguenza, companeros de merienda!

2 Commenti

  1. La minaccia di denuncia le ha fatto fare dietrofront? Allora è vero che la Pitbull fa paura😂😂😂

    • Gentile Annamaria, probabilmente immaginarmi tremebonda ed in preda al terrore, costituisce per lei fonte di divertimento…ma devo deluderla perché, vede, se c’è una cosa che mi lascia totalmente indifferente e sicuramente non riesce neppure a farmi ridere, sono le denunce “avvacante” di chi fa la gradassa a beneficio dei creduloni, come lei stessa Annamaria, in questo preciso frangente, ha dimostrato di essere. Detto questo e nella speranza che ve lo ricordiate tutti, sia lei che la bella compagnia che, dopo essersi fatta prendere per i fondelli per anni, oggi si permette di dire a me, che avrei fatto marcia indietro. E poi, scusi, avrei fatto dietrofront su cosa?, a me risulta che, rispetto all’articolo precedente, io abbia aumentato la dose, visto che le responsabilità della coordinatrice erano, in un primo momento, passate inosservate…Gentile Annamaria mi duole ricordarle che sarebbe opportuno imparare a leggere e soprattutto, sforzarsi di comprendere il significato di ciò che si legge, prima di sprecare ottime ed irripetibili occasioni per tacere, onde evitare di fare l’ennesima figura da quattro soldi. Buona giornata mia cara e grazie sempre per la dis-attenzione che mi consente di ribadire fondamentali concetti ed imprescindibili principi.

Comments are closed.