OSPEDALE, IL MEMORIALE DELLA DOMENICA 273

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(f.n.) – Se volessimo utilizzare un linguaggio figurato, per rendere al meglio il racconto di quanto sta accadendo nel nostro Ospedale, potremmo dire che si è finalmente aperta una crepa nell’involucro che, per anni ha occultato le “peggio” cose e perpetuato le “peggio” abitudini…Non resta, quindi, per il bene di tutti, che sperare che la crepa si allarghi fino a diventare una falla e poi uno squarcio insanabile. Si dà il caso però…che con questi chiari di luna che lasciano intravedere un futuro, vivaddio, una ‘ntecchia differente, da questo ingarbugliato, torbido e discutibile presente, sia più che comprensibile il clima da “vigilia del conflitto” che, sta assai scompostamente instaurando, soprattutto il sindacato di maggioranza che, inutile giocare a fare i finti tonti, per una serie di motivi e circostanze, più di altri ha goduto nel tempo, di particolari privilegi, il maggiore dei quali è stato sicuramente, l’immunità da qualsiasi rimbrotto o sanzione. Ebbene, quando si scoperchiano i vasi chiusi da tempo, non sai mai cosa può saltare fuori ma, se risultavano tanto ben sigillati, una ragione seria, ci sarà stata, o no? Via via che dalla falla defluivano aneddoti, storielle e segretucci, ce la va sans dire che, i più stupiti siamo stati proprio noi, nonostante la nostra ben nota appartenenza alla categoria dei brutti, sporchi e cattivi…Pensate un pò… pare che una delle prime cofecchie, scivolate fuori dalla crepa, risalga ai tempi del Covid, un periodo difficile in cui, come ricorderete, vi era una grande necessità di personale infermieristico…La Direzione Generale allora, stipulò una convenzione con l’AO Cardarelli, per attingere alla graduatoria relativa ad un avviso di mobilità e, se la voce che da qualche giorno circola con insistenza, nei corridoi del nostro Ospedale, è vera…audite…audite…adesso viene il bello!, perché qualcuno, questa volta, avrebbe davvero superato il limite…Poiché, per l’assunzione dei nuovi infermieri, le cose andavano un pò per le lunghe, sembrerebbe che qualcuno/a del sindacato di maggioranza, si fosse preso/a la briga di contattare circa una decina di infermieri, che avevano una collocazione utile nella graduatoria del Cardarelli ma, come abbiamo detto erano da tempo in attesa. Il/la sindacalista tallonava con lusinghe prima e provvedeva poi ad incontrare il/la collega in mobilità e gli/le proponeva di fare ricorso contro l’Azienda, assicurando che il sindacato (caruccio) si sarebbe occupato di tutto, per la modica somma di 2500 euro. Così per caso e per associazione di idee di “tipo economico”, chissà perché, abbiamo immediatamente pensato alla maxi cofecchia dell’articolo 9 e al denaro “sonante e cantante” che a suo tempo è stato versato per la nobile causa… ed abbiamo cominciato a sospettare che forse c’era dell’altro, quando ecco che, come si dice, “all’intrasatta”, ci siamo imbattuti in una news incredibile…sempre lo/la stesso/a rappresentante del sindacato di maggioranza, anni fa, ai tempi in cui i privilegi, appunto, grandinavano come noccioline, pensate che, nientedimeno …obbligava un iscritto che lavorava all’ufficio protocollo, di tenerlo/la informato in anticipo di tutto ciò che nei diversi uffici dell’Azienda si decideva e veniva protocollato…Questa è bellissima n’est pas? Un’altra voce aggiunge che ad un certo punto il tutto fu scoperto e chiarita la posizione dell’impiegato, finì anche quest’altra manfrina…Incredibilmente immune a tutto e da tutto il /la sindacalista proseguì nella sua mission…Pensate che fortuna!, sarebbe il caso però che qualora saltasse l’estro al/la responsabile del sindacato di dettare le regole, così come ama fare da troppo tempo o magari gli/le pungesse vaghezza di fare la morale a qualcuno, altra brutta abitudine che lo/la contraddistingue, un lampo illuminasse provvidenzialmente la sua memoria, onde evitarle ulteriori pessime figure, o no? Speranza inutile e peregrina, dal momento che il Nursing up continua ad offrire una lettura assai disarmonica, del suo modus operandi e quel che è peggio, pare siano in molti a ritenere che trascini nella sua scia anche i nuovi alleati, dei quali peraltro fino a ieri, la responsabile del Nursing up, è stata acerrima nemica… Decisamente rassicurante e tranquillizzante l’ensemble! Un episodio recentissimo, di cui peraltro si parla in tutto l’Ospedale, fornisce un esempio chiaro di quanto sopra: qualche giorno fa in Terapia Intensiva Neonatale, poiché mancava una infermiera, il Sitra disponeva che una giovane infermiera, assunta di recente, si spostasse al Nido ed una infermiera con maggiore esperienza, venisse provvisoriamente spostata in terapia intensiva. E’appena il caso di evidenziare che, tutte le infermiere hanno le stesse capacità professionali e sono uguali davanti alla legge, ma la disposizione del Sitra sicuramente derivava dal fatto che il Nido e la Tin, sono nello stesso reparto, il primario è uno solo e vi è un’unica caposala. Una neo assunta per quanto capace, è naturale non conosca a fondo l’organizzazione del lavoro di un determinato reparto ed inoltre nel Nido, vi sono neonati sani, mentre in terapia intensiva vi sono neonati che hanno bisogno di cure particolari. Sembrerebbe che le tre infermiere del Nido, non soltanto si siano rifiutate, peraltro usando toni alterati, di andare in Terapia Intensiva Neonatale, ma abbiano chiesto l’intervento dei sindacati di riferimento, Nursing up e Nursind. Per assicurare l’assistenza ai neonati della TIN, dal Sitra, sono stati costretti a chiamare l’infermiera reperibile e farla venire in Ospedale, con conseguente danno erariale per l’Azienda.  Le infermiere del Nido che, gettando alle ortiche anche soltanto un residuo di naturale, affettuosa apprensione per i piccoli della TIN, si erano rifiutate di sopperire all’assenza della collega, quando al responsabile del Nursing up ha iniziato il suo turno notturno, si sono precipitate per farsi tutelare , girando la frittata al volo, con arte consumata  ed accusando Sitra e Sitrologo di abuso di potere e di voler mettere addirittura in pericolo la vita  dei bambini, affidandoli a personale, non in grado di assicurare loro, la doverosa assistenza…E’ appena il caso di commentare: Cos e’ pazz! Cosicché le tre creature si sarebbero rifiutate di andare al Nido per punire il Sitrologo, che non sa come stanno le cose! Se non ne parlasse tutto l’Ospedale, avremmo davvero difficoltà a crederlo! La tragedia consiste nel fatto che questa volta, non riusciamo neppure a ridere…  Ma non finisce qui…infatti c’è di peggio, come del resto avevamo annunciato. La responsabile del Nursing up, infatti…invece di prendere per il bavero le sue iscritte e richiamarle al senso del dovere e soprattutto del decoro…(per inciso stiamo parlando di neonati…forse non è chiaro) dimostrando invece di avere perso totalmente la memoria, pare abbia pensato bene di dare il via, alle classiche ritorsioni sindacali e, decisa a chiedere la testa del Sitrologo, avrebbe fieramente marciato vero la palazzina “grigiotopospento” in fondo al parco e, quivi giunta, dopo aver chiesto udienza al DG, che ancora una volta gliela avrebbe concessa, si sarebbe scagliata contro al Sitrologo.  È appena il caso di sottolineare che la responsabile del Nursing up avrebbe ancora una volta ignorato, la direzione dell’Opsos e la Ds, unici interlocutori in materia di organizzazione del personale, ma… quando parlavamo di privilegi…appunto… non era un modo di dire… Del resto, ancora una volta ci chiediamo… il caro giovane Mensorio, cosa abbia fatto e concluso in tutto il tempo in cui ha soggiornato in quel della Direzione Sanitaria prima e Opsos poi? Forse sarebbe ora che, da quelle parti, ci si desse una mossa, onde evitare che i famosi privilegi si traducano in qualcosa di troppo grave per essere menzionati con una battuta. Hasta el Domingo!

2 Commenti

  1. Ci risiamo, ecco l’associazione a delinquere finalizzata alla truffa dei dipendenti. Io so ma non mi affretto a dirvi. Fui zittito che non potevo aprire bocca, con l’art.9 si è arricchita lei e la nipote e poveri gli illusi che l’hanno creduta a quell’essere mitologico… sembra un Minotauro e non un pitbull.

  2. Non sono stati chiesti solo agli infermieri i soldi, io sono OSS e anche a me sono stati chiesti 1500 euro per fare interessare avvocato del sindacato e farmi velocizzare la chiamata, io dissi che non avevo quella cifra e la signora mi disse che potevo darli anche a rate, ovviamente a nero. Ma io ero ad Avellino non dal Cardarelli

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