di Alessandro Aita
CASERTA – La Paperdi Caserta cambia rotta. Dopo il quarto ko consecutivo al cospetto della Caffè Toscano Livorno con Nando Gentile e Ciro Dell’Imperio alla guida, i bianconeri hanno deciso di rimettersi nelle mani del figliol prodigo Maurizio Bartocci. Per lui il duro compito di risollevare la Juve, già affrontato in precedenza, anche in queste latitudini.
Fu lui l’ultimo condottiero della prima Juve, quella 1997/98 che conquistò sul campo la salvezza in A2, serie poi cancellata dalla mancata iscrizione al campionato nell’estate successiva. Ma spesso si è ritrovato a essere chiamato come risolutore di situazioni complicate: ne sanno qualcosa a Chieti, che portò ai playoff dopo averla presa in zona retrocessione nel febbraio 2014, e a Latina nella stagione successiva, sempre in A2. L’ultima esperienza è quella di un anno e mezzo alla guida della Fidelia Torrenova, portata sorprendentemente ai playoff nel 2021/22 con una squadra su cui molti esperti facevano fatica a puntare.
Con Bartocci alla guida bisogna aspettarsi una squadra più ordinata rispetto a quanto visto nel primo scorcio di campionato, capace di dire la sua su entrambi i lati del campo: nel 21/22 la sua Torrenova è stata la nona squadra per prestazioni offensive del girone D, ma anche la settima difesa, trovando dunque forza soprattutto nella propria metà campo. Quello che sta mancando ai colori bianconeri al momento, la peggior difesa del torneo con 82,5 punti subiti in partita. In Sicilia costruì le fortune della sua squadra sull’asse play-pivot, con Dario Zucca, ora in A2 a Casale Monferrato con meno di 6 punti di media a partita, sotto canestro (ma con chance di potersi aprire per il tiro, con il 30% da tre) e Donato Vitale, nativo di Parete ora in B2 ai Tigers Romagna, a gestire il gioco con oltre 14 punti e 3 assist di media.
Giocatori però parecchio diversi rispetto a quanto ha a disposizione la Juve, con lunghi ‘veri’ in pitturato e che ancora deve capire chi sono gli uomini a cui doversi affidare quando la palla scotta. Un entanglement degno di Schroedinger, e per sbrogliare la matassa c’è bisogno di un uomo come Bartocci, abituato a riprendere i fili, sciogliere i nodi e rimettere tutto al proprio posto.
Dopo settimane tumultuose, arriva dunque il ‘normalizzatore’ di cui Caserta aveva bisogno. Che probabilmente entrerà subito in scena a Fiorenzuola contro i Bees, squadra anch’essa in lotta nella marmaglia di bassa classifica. Un treno da dover prendere al volo per non ingarbugliare ancor di più la situazione. E di complicare tutti i nodi già presenti.