BAIA DOMITIA, DIANA: “PROBLEMI URBANISTICI AFFONDANO L’IMPRENDITORIA CITTADINA”

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Cesare Diana Rete Civica 300x180 BAIA DOMITIA, DIANA: PROBLEMI URBANISTICI AFFONDANO LIMPRENDITORIA CITTADINABAIA DOMITIA – “Problematiche urbanistiche decennali mai risolte stanno affondando e desertificando il tessuto economico imprenditoriale della nostra Città”, queste le parole di Cesare Diana, Presidente del Comitato Città Domitia, che ha raccolto il malcontento dei commercianti distrutti dalle misure adottate dall’amministrazione locale.

“Il Sindaco Petrella, i consiglieri che lo sorreggono e l’intera Giunta – evidenzia Diana – hanno letteralmente scaricato le loro incompetenze sugli imprenditori.  Decine di attività commerciali, anche storiche, sono state chiuse per irregolarità urbanistiche, ripeto irregolarità urbanistiche mai sanate dall’Ente e per decenni accantonate. E’ il Comune a rilasciare i certificati di agibilità, lo ha fatto per anni, oggi si scopre che questi certificati sono difformi? La cosa più sensata sarebbe quella di concedere dei giorni per verificare ed eventualmente sanare, senza distruggere l’economia locale e la vita di intere famiglie, poiché le responsabilità sono dell’ente e non dei cittadini. Peraltro ci sono gravi responsabilità a carico degli amministratori che per decenni sono stati inadempienti per negligenza, incompetenza e in alcuni casi per volontà.”

“Ancora una volta colpiscono i più deboli ed altri restano impuniti. Sono è sarò sempre per la LEGALITA’, – precisa il professionista – una legalità uguale per tutti, nessuno escluso! Nel momento più delicato della vita della nostra città è stato deciso di distruggere il tessuto economico imprenditoriale medio. Solo per fare un esempio, per Halloween sono state organizzate numerose iniziative con il fine di conferire un volto nuovo alla nostra Città, e ci sono riusciti quegli imprenditori che definire “EROI” è il minimo, visto il contesto in cui sono costretti ad operare, tra problematiche urbanistiche mai risolte e mancanza di sicurezza. Una sicurezza compromessa in larga parte dagli immigrati irregolari, che vengono lasciati liberi di delinquere e di svolgere le loro attività illecite, senza che nessuno muova un dito.”

“Se si volesse essere davvero equi, bisognerebbe chiudere per primo il Comune proprio per carenza di agibilità, sicurezza e salubrità degli ambienti. Basti pensare che alcuni uffici non hanno le caratteristiche minime previste dalla legge sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, per non parlare degli utenti, ovvero i cittadini costretti ad attendere file chilometriche in strada alle intemperie, eppure si chiudono locali e attività commerciali, rovinando centinaia di famiglie. È ormai nota a tutti la conoscenza delle problematiche urbanistiche del territorio del sindaco Petrella, sia come amministratore pubblico, sia come dipendente tutt’oggi di uno tra i maggiori imprenditori edili di Castel Volturno. In cinque anni – conclude – avrebbe potuto risolvere il problema, ma ha preferito cambiare dirigenti ed assessori, sprecando risorse pubbliche, perdendo fondi e non assegnando i beni confiscati. Il primo cittadino, si è limitato ad incassare lo stipendio e quando è stato chiamato a rendere conto delle sue responsabilità le ha scaricate sulla Città e sulle spalle dei commercianti.”