(f.n.) – Abbiamo ricevuto la lettera della figlia di una signora anziana, ricoverata nel nostro Ospedale che, ovviamente, stiamo per pubblicare e al cui contenuto non avremmo voluto aggiungere alcun commento, soprattutto per non scatenare la solita lettura di comodo di qualcuno che non mancherebbe di dire: …”appena le offrono lo spunto se la prende con noi”…Non è così, non è questo il caso ed ognuno di voi sa bene che non è così ma…qualche commento si renderà indispensabile.
La lettera della signora X
“Carissima direttrice, le scrivo col cuore in pena per raccontarle lo strazio che sto vivendo. Mia madre ottantenne è ricoverata nel nosocomio cittadino, per patologie correlate alla sua età. Il personale è ineccepibile e non potrei chiedere di meglio per mia madre. I Medici sono severi sugli ingressi ed io anche se a malincuore, comprendo che è così che devono essere. Mia madre la sento continuamente al cellulare e devo dire che anche questo, va bene così. Il problema principale è il letto rotto e la sedia che non è compatibile con la mobilizzazione del paziente. Io sono del settore e per questo uso la definizione tecnica e quindi so perfettamente che un paziente anziano non mobilizzato, muore. Non è importante il reparto perché dalla Ortopedia alla Geriatria, passando per la Cardiologia l’iter dei pazienti anziani è sempre lo stesso. Sono passata dalla direzione dell’Opsos a chiedere aiuto ma ho avuto la sensazione che il medico con il quale ho parlato non sapesse neppure di cosa stessi parlando e mi ha risposto quasi balbettando giustificazioni incomprensibili e comunque senza senso. Io sono preoccupata per mia madre ed ovviamente mi riservo di denunciare tutto alla magistratura appena il ricovero sarà terminato, spero, con esito positivo.”
La lettera è insolita e proprio perché scritta da una “persona del mestiere” punta il dito in maniera precisa, contro una grave inefficienza del nostro Ospedale. Commenti non abbiamo intenzione di farne ma, ci limiteremo a pubblicare una fotografia che consideriamo assai significativa e che può facilmente essere riconosciuta, come la sedia rotta per la mobilizzazione del paziente, cui fa riferimento la figlia di una persona anziana ricoverata, giustamente preoccupata per la sua mamma. Hasta la suerte!
Vi è piaciuta la bicicletta??? E ora pedalate, ma senza fermarsi mai… nemmeno per riprendere ossigeno.
Totò: Ho detto tutto.
Dottoressa lo sa che in ospedale non esiste una sedia per pazienti obesi? Mio padre è stato ricoverato due mesi sempre a letto perche c’era una sedia di plastica arancione dove persino io temevo che si piegasse, senza braccioli non si sarebbe mai potuto rialzare senza appoggio. E quindi niente sedia nemmeno per andare in bagno. Sempre a letto
Ci metterei la madre su quella sedia. Adesso vediamo il direttore generale che dice. Facesse saltare dalla sedia agresti e lisi. Invece di cazzeggiare entrambi riferissero subito alla direzione in merito a letto e poltrone non a norma. A ragazzi che in ortopedia escono con i piedi fuori dal letto o di obesi che non possono girarsi perché non esiste nemmeno un letto fuori misura
Io mi domando perché nessuno denuncia “quello che non fanno” i medici di staff alla direzione sanitaria
Adesso hanno fatto il direttore p.t. ? Lo pagheranno? E quindi metteteli a lavorare. Al mattino prendono il caffè con carozza, pasqualina e Company. Fanno solo salotto senza girare e prendere provvedimenti. Tuttis Caserta li mandano
Solo un commento: le scienziate del Cio di cui una senza alcun concorso interno sta seduta in direzione sanitaria togliendo braccia all:assistenza, ste cose non le vedono? A voglia di germi in quella sedia. Se la signora non muore per sindrome da allettamento muore per infezione da sedia schifosa
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