CASERTA – Una brutta partenza per la Paperdi Caserta, che si ritrova a leccarsi le ferite dopo la quarta sconfitta in cinque partite, la terza consecutiva, contro la Paffoni Fulgor Omegna. Un ko salutato anche da più di qualche fischio dei tifosi arrivati al PalaJacazzi, che si attendenvano una squadra più arrembante, sulla stregua di quanto visto durante la scorsa stagione, quando tiri rapidi e alti numeri di possessi erano il mantra di un roster dato dai più adatto alla medio-bassa classifica che invece sorprese tutti lottando fino alla fine per un posto ai playoff. Invece si è optato per una inversione di tendenza, prediligendo lo sviluppo di un gioco più interno e ragionato. Ma, come nella scorsa annata, rimangono ancora intatti i momenti di rottura prolungata. Nel match di sabato, più che la partenza traumatica da 25-7 nei primi sette minuti (indirizzata anche da un’Omegna da 6/7 dall’arco in questa fase della partita), sono stati forse i minuti iniziali del quarto parziale ad azzerare le speranze bianconere, con molte difficoltà al tiro forse dovute anche ai continui spostamenti tra Maddaloni, Aversa e San Nicola la Strada. Dopo una sfuriata di Moffa in chiusura di terzo quarto la Paperdi si era portata sotto di una sola lunghezza e con l’inerzia a favore, buttando però le due occasioni di sorpasso in maniera poco cinica. Certo, si può utilizzare la lunga rimonta come alibi per dei minuti difficoltosi ed è una giustissima osservazione, ma quando si segnano tre punti in quasi sei minuti nel parziale decisivo, vincere diventa difficile. E così, una squadra che poteva essere anche con il saldo in attivo dopo cinque giornate si ritrova a soli due punti in classifica assieme a Cassino e Rieti: due punti che significherebbero ultimo posto, se non fosse per la penalizzazione inflitta a Salerno per il ritardo nella rata integrativa per l’iscrizione al campionato di B Nazionale.
Per una squadra che non riesce ad essere bella, c’è bisogno di cambiare rotta. Di essere ‘brutta e scarsa’. Parole e musica di Paolo Paci, al debutto dopo due mesi di stop, ai microfoni della Paperdi Caserta: “Quella di domenica con la Pielle Livorno può essere la partita che ci fa scoprire le nostre potenzialità. Ho detto ai ragazzi a inizio anno che eravamo una squadra forte, ora dobbiamo essere brutti e scarsi, entrando in campo con quel carattere lì e non con la supponenza, di chi pensa di vincere le partite perché siamo belli e forti. Purtroppo o per fortuna Caserta ha sempre avuto squadre del genere, che hanno conquistato il pubblico piano piano. Mi aspetto di dare qualcosa in più in campo, oggi non mi sentivo nemmeno al 50%, e che anche i miei compagni diano qualcosa in più, nonostante siamo nervosi e infastiditi“. Rimarginare le ferite in questa settimana, per presentarsi agguerriti e con il coltello tra i denti nel match con Livorno di domenica. Per una stagione con il coltello tra i denti, proprio come una volta.